In alcuni
momenti sei quasi costretto a scavare dentro di te. Per capire e per andare
avanti… oh, cazzo, qui iniziano i guai, dico bene?
Okay,
vediamo se riesco ad essere sintetica:
Delle volte
sbatti la testa al muro e neanche te ne rendi conto oppure lo fai sapendo di
starti facendo male- sei un grandioso coglione per questo, amico. Delle volte
occorre solo mettersi all’opera per capire e andare così avanti. Altre volte
fai così tante cose che ti sfugge la questione. Ma l’aiuto è esattamente davanti
agli occhi- sempre lì. Lo trovi dove l’hai lasciato l’ultima volta.
Stavo
girando per il web e sono capitata in uno spazio che tratta disegni e chi
disegna. Tra questi c’era una scritta “Disegno, una lingua universale” ecco.
Delle volte, per andare avanti, serve cercare indietro, quel qualcosa che ti ha
spinta ad intraprendere quella strada.
Perché ho scelto
di voler diventare una fumettista? Per poter raccontare, trasmettere.
Ma questo
non basta, mi sfuggiva qualcosa e lo sentivo. Giravo attorno alla questione
senza vederla realmente.
Andiamo più
indietro: perché disegno? Perché non riesco a trovare altro modo per comunicare
(oltre la scrittura), perché con le parole, oralmente, non ci so fare.
Mi piace il
disegno perché una cosa che può arrivare a chiunque a prescindere dalla lingua,
dalla religione e da qualunque altra cazzata del genere. Lo stesso per la
musica, ma non componendo musica, mi posso permettere di parlare solo per il
disegno come esperienza diretta e attiva. Non intendo sminuire e/o innalzare
nessuno dei due mondi, visto che per me, sono uno solo: uniti.
Okay,
ammetto che non ho mai avuto voglia di studiare. Che ho sempre preferito la
pratica e… sì, magari sono un po’ pigra ma il punto è: tutto è iniziato perché
ho sempre pensato che per leggere un disegno non fosse necessario saper leggere
una lingua straniera. Leggi, ma in modo diverso.
Mi complico
sempre le cose- chi non lo fa?, ma adesso mi sono ricordata della questione
chiave, pura, semplice e chiara… tutto ciò che avevo perso intossicandolo con
varia merda accumulata col tempo.
Il disegno è
una lingua che universale.
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