Ci
sono momenti in cui ti senti inutile, e non ne capisci il perché. Questo mi fa
terribilmente incazzare.
Poi
ci sono quei momenti, oh sì, tanti momenti, in cui ti senti una merda. Questo perché
ci sono persone che non fanno che ricordartelo. E quando non ci pensano loro,
lo fai comunque. Alle volte, ci pensa proprio la persona a cui tieni, a farti
sentire così. Quando sai che ci riesci benissimo anche da solo, a darti della
merda. Perché non serve essere circondati da nemici, essere in una stanza
affollata con i tuoi amici in giardino. Per essere una merda, basti solo tu. E non
tu inteso come una seconda persona accanto, no. Intendo tu come te stesso.
E
allora bevi acqua, volendo che avesse il sapore della vodka, ricordandoti di
qualche anno prima e a come passavi le tue serate. Sentendoti quasi un ex
alcolizzato del cazzo quando non sei mai andato molto pazzo per questa merda, e
poi non ne bevevi poi così tanta da essere considerato alcolizzato. Ma alle
persone piace la tragedia, dico bene? Quindi… okay.
Non
parliamo d’odio. Parliamo di cose che fanno incazzare. No, davvero, facciamolo!
Cosa vi fa incazzare? Perché siamo umani e so che chiunque ha quella cosa che
fa prudere l’ano. Non guardatemi con facce da santarelli sconvolti. Perché è
una delle cose che non sopporto- giusto per non ripetermi. Non reggo proprio
questa cosa… perché lo stare giù è una cosa che, per una persona come me, dura
poco. Quindi dirmi frasi o fare gli scazzati non serve assolutamente a nulla.
Fare con me gli stronzi o i buoni, scatena in me solo una reazione in questi
casi: fanculo. Perché sì, ho scoperto che mandare a fanculo (sia verbalmente
che solo nella propria mente) fa davvero un gran bene. Perché le cose le so da
me, okay? Tenetevi per lui le ramanzine del cazzo! E provate a capire, okay? Se
io sono tanto merda e voi tanto santi e bravi, allora dovreste CAPIRE quando
aprire bocca e non cagare il cazzo, dico bene?
Altra
cosa che mi fa incazzare- e devo dire, al tempo stesso ridere: è il perbenismo.
Quella cosina assieme alla morale e alla coscienza. Che ti fa tirare indietro
la mano dopo aver lanciato il sasso, quella cosa che ti fa stare male anche
quando fai la cosa giusta, quella cosa che non ti permettere d’essere chi sei
per paura del giudizio del prossimo, quella cosa che ti fa provare vergogna
anche quando non hai nulla che non va. Fa apparire tutti dei cittadini e
persone modello mentre tu sei la cacca secca del cane sotto le loro scarpe
(certe persone dovrebbero baciare le cacche dei cani come se fossero robe
sacre)… ma per favore! Abbiate il coraggio di dire che una cosa che alla
normalità non sta bene, a voi invece va fa arrapare, cazzo! Almeno questo! Se non
lo fate per voi stessi, fatelo almeno per il povero sasso che avete lanciato e
che era l’unico a non c’entrare nulla!
Il
fare le cose per se stessi. Ecco. Le coppiette falso felice del cazzo. Falso
non è per coppiette o per la felicità. Falso sta per tutte quelle cose che si
dicono DOPO. Ma davvero siete certi che il mondo diventi improvvisamente
perfetto quando trovi la persona giusta? Pronto? Il mondo non cambia, resta lo
stesso di sempre- finché non si fa qualcosa di meglio, solo… è cambiato il tuo
modo di vedere. E l’amore, tesori miei, non rende ciechi, ne stupidi o che. Rende
felici e ti fa pensare positivo. Dovremmo tutti essere più innamorati. E allargare
i nostri orizzonti su questo.
Non
starò qui a spiegare della fottuta appendicite che mi spunta appena penso alla
parola omofobia e cose così. No. Dico solo… che le persone non dovrebbero aver
paura. E qui torniamo comunque al perbenismo… FANCULO. Okay?
Ma
resto comunque dell’idea che un grosso male nel mondo sia l’ignoranza. Tutto, è
riconducibile a questa, sapete? Ignorante è colui che ignora. E molti ignorano.
Ignorano di poter essere felici. Ignorano di essere belle. Ignorano la bellezza
del mondo. Vedono solo la cattiveria, solo quella. E fanno i poeti tragici nel
dire che il mondo fa schifo. Beh. Tu la vedi così. E se dici così che succede,
mh? Non cambia un fottuto nulla. Non cambia neanche se io dico il contrario, ma
almeno qualcuno con del buon senso si chiederà: perché questa senza cervello
dice così? Fammi un po’ vedere cosa ha di bello questo mondo… e magari anche
questo capisce. Capisce che c’è di più- fate tanto gli amanti della lettura,
dell’arte, della fotografia, del cinema… quando davvero, sono in pochi,
pochissimi, quelli che riescono a guardare oltre. Perché la società fa schifo
finché ve la fanno credere. Finché continuate col vostro perbenismo, con i
vostri scetticismi e i vostri pregiudizi, sprofonderemo sempre di più. Spero solo
che ve ne rendiate contro prima della fine. Giusto il tempo per dire: cazzo,
sono un coglione.
Mi
sta sul cazzo il fatto che ci si ricorda di più le cose brutte che non quelle
belle. Perché? Perché essere infelici? Sei triste? Bene, allora fai qualcosa
per essere felice. Qualunque cosa tu abbia, sappi che ci sarà accanto a te, chi
sta mille volte peggio ma non lo da a vedere. Chi invece sta male, ma ti aiuta.
Perché, per quanto ti piaccia sputare in faccia alle persone che è tutto uno
schifo, ci sarà sempre qualcuno che ti tenderà la mano. Apprezza i piccoli
gesti, figlio di puttana, apri gli occhi e capisci quando una cosa, anche se
piccola, va conservata come un cazzo di prezioso tesoro e quando invece va
buttata nel cesso. Magari ci vorrà del tempo, magari si, sei nella merda, ma a
tutto c’è riparo. A tutto c’è una soluzione. E se la tua risposta è: sì, la
morte. Io ti dico: hai visto che c’è? Peccato che sia quella sbagliata. Quella più
facile.
Mi
sta sul cazzo tutta questa storia che si più nessuno pensa da solo, che tutti
vanno a presso agli stereotipi- ma mi prendete per il culo? No, davvero.
Ditemelo se è così. Perché tutti abbiamo un cervello e solo perché non
comprendiamo come funziona quello degli altri, non vuol dire che l’altra
persona sia scema. Certo: perché fare una cosa solo perché la fa un’altra, dite
voi. Ecco, vi rispondo: non si tratta di pubblicità che ti dicono “sei okay, ma
se fai come dico io sarai migliore” perché non conta davvero come appari, conta
come sei. Perché potrai essere magra, potrai essere grassa, ma se sei una
persona orribile dentro beh dolcezza, c’è davvero poco da fare, non trovi? Perché
per quanto diciamo che il prossimo guarda solo l’apparenza, facci caso, puoi
perdere tutto il peso che vuoi, fare tutto, per essere ciò che non sei fuori,
ma primo o poi, presto, verrai scaricata, perché? Perché non gli piaci dentro,
perché non gli andavi bene, come a te non andranno bene mille altre persone,
non trovi che piangere ora, sia pessimo? Non sto difendendo nessuno, dico solo
che sarebbe carino da parte nostra, non giudicare troppo quelli che in genere
vengono chiamati i testa di cazzo. Perché lo siamo tutti. Quindi le persone
guardano davvero dentro, non ne siete felici?
Odio
gli obblighi. I doveri. Quelle cose che devo fare per forza senza che mi venga
detto un cazzo di fottuto perché. Cosa c’è, temi che non lo faccia, una volta
saputo che dietro a questo, non c’è proprio nulla? Siamo sempre costretti a
fare molte cose, anche quando non vogliamo. Per questo si dice: faccio quello
che voglio, quando voglio e come voglio. Perché ci obbligano dalla nascita
quando, appena possiamo, facciamo quello che vogliamo che in genere, è quello
che ci piace. Che poi, chi non ha qualche problemino verso chiunque eserciti
ordini e cose così? Io ho questa cosa da sempre. Genitori. Insegnanti. Tutti li
a dirti cosa puoi e non puoi fare “per il tuo bene”. La risposta per tutto
questo? Un bello sputo in un occhio!
Mi
fa incazzare quando qualcuno è certo di conoscermi sotto ogni aspetto. Nello specifico:
sto parlando di quelle persone che sono assolutamente certe di sapere cosa stai
pensando. Ma lo saprò io cosa cazzo sto pensando, no? No. Sono certe di avere
poteri mistici, a quanto pare. Beh, maghi del cazzo, lasciate che vi dica una
cosa: la scatola dei giochi magici l’avete comperata taroccata. Non funziona.
Mi
fa incazzare… chi critica la musica. No. Sul serio. Chi dice che questa
meraviglia ha anche una preferenza politica e cazzate così. Chi ha la canta,
magari. E chi la canta, non è cantante. Mi dispiace. Non sente davvero la
musica. Mi dispiace, perché non ha capito un cazzo di cosa vuol dire musica. È libertà.
È amore. È raccontare emozioni e sensazioni. Non… politica e cazzate varie. Non
reggo chi etichetta la musica… come fai ad etichettare la musica? Forse sono io
che non sopporto cose come le etichette, davvero. Ma… andiamo, perché giudicare
per la musica. Okay, magari non si comprende il perché ad una persona (magari
anche intelligente) piacciano CERTE band o cantanti soliti e okay. Ma inutile
insultare quando neanche conosci questi poveri cristi- parlo di band ecc. Se
una canzone fa stare bene, nessuno ha il diritto di sputare merda, d’accordo?
Essì,
parlo anche di quella… musica… spacca neuroni (e neutroni e anche dei pianeti…)
che mettono nelle discoteche. Questi vanno li per passare una serata senza
pensieri e senza seghe mentali (magari fisiche, ma queste, entrambe, si possono
fare un poco ovunque) e noi altri preferiamo cuffiette e carta e matita? Okay:
ditemi dove è il problema. Loro fanno quello che vogliono. Noi facciamo quello
che vogliono. Dipende poi da chi è più
intelligente non dire all’altro: tu non capisci un cazzo. Perché siamo tutti
umani e vogliamo solo stare bene, per quanto amiamo il tragico, alla fine,
vogliamo solo essere felici, non trovate?
Adesso
parliamo di un’altra cosa che non mi fa incazzare ma che, comunque mi da
fastidio: le foto su internet. Tutte queste foto di ragazze e ragazze spuntati
del fottuto nulla… ma dove sono stati fino a poco tempo fa? E allora mi chiedo…
o un numero incredibile di persone da usare Photoshop, o tutti sono
improvvisamente bravi ad usare la macchinetta fotografica… o tutto so davvero
così come si vede. Tutti amanti delle tinte. Tutti con occhioni grandi. Tutti con
i piercing. Tutti con i tatoo. E sapete che vi dico? Che, nonostante i miei
capelli tinti, nonostante i miei tattoo, sono contenta di non essere come loro!
Con lo stampo. Però almeno una cosa di buono c’è, anche se è stato stereotipato
anche questo (l’uomo delle volte, è davvero un coglione): le smorfie. Ma brutte
perché studiate. O almeno alcuni è questa l’impressione che danno. Quando invece
è bellissimo scattare foto quando una persona non se l’aspetta, perché catturi
proprio come è questa persona. Al naturale.
Chi
urla. Oddiomiosanto. Non reggo davvero le persone che urlano. Okay, io spesso
ho la voce alta. Ma quando mi fanno notare questo, io l’abbasso subito. Checcazzotiurlimerda?
Soprattutto quando sto al telefono, quando sento la musica ma cosa al di sopra
di tutte… quanto. Ho. Mal. Di. Testa--- dopo un poco, ci si domanda se una
persona lo fa apposta, no?
Mi
fa incazzare… quando non vengo creduta. Detto meglio: quando si da per scontato
che io dica una cazzata e okay, spesso e volentieri cago certe cose davvero
assurde che potrei benissimo risparmiarmi (-ma perché?) ma quando dico ehy,
amico, sto dicendo la verità… perché non mi credi? Perché io devo dire solo
minchiate e solo bugie? Può capitare anche a me di dire qualcosa di giusto, no?
Mi
fa incazzare non tanto chi mi urla mostro per strada. O chi mi sorride e
intanto lo pensa, certa di prendermi per il culo (tesoro, dillo prima, così uso
il tempo in modo migliore che non romperci in due le palle, ne convieni?). No.
Non sopporto chi ha da ridire sull’abbigliamento. Il pudore è okay. Perché non
importa come sia il tuo corpo, ma il coprire per te stesso ciò che proteggi per
te. Io non sono una di quelle ragazze con un bel seno o un seno ben fatto o
abbondante, ma è okay, che problema c’è, se è così? Il punto è: che io abbia
questo seno, oppure una quarta ben fatta o che… non mi cambierebbe nulla (forse
mal di schiena…) perché mi coprirei comunque. Okay? Odio stare col petto troppo
scoperto. E okay, mi metto gonne corte oppure vestiti che ehy, ma sono maglie,
ma non passo le mie giornate a novanta solo per raccogliere l’immaginario
cadutomi per terra (no, perché dovrebbe essere il mio cervello e il mio buon
gusto, se lo facessi!). Mi vesto anche così perché mi va, e così come io non
rompe le palle a voi, siete pregati di non rompermi a me! Perché so che non
serve questo per sentirsi bene con se stessi, ma è solo una vittoria personale
perché metti cose che prima ti potevi solo sognare (anche solo una fottuta
maglietta del cazzo, perché non c’era la tua taglia) e che ora invece ti senti
abbastanza a tuo agio con te stessa da poter indossare queste cose.
Non
sopporto che basta un fottuto nulla, per farmi sciogliere. Sì. Da una parte, è
anche così.
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