Alla fine del prologo del secondo
racconto dei tre del libro Ecstasy di Irvine Welsh “La fortuna sta sempre
nascosta”
Otto giorni più tardi gli
affranti Emmerich ricevettero un pacchetto anonimo da Berlino. Conteneva,
avvolti in politene, due braccini blu, gonfi, paffuti. Capirono entrambi di che
cosa si trattava e che cosa significava: ma soltanto Gunther Emmerih sapeva
perché-
I medici legali dissero che non c’era
alcuna possibilità che il bambino fosse sopravvissuto a una simile amputazione,
eseguita con uno strumento rozzo, tipo una sega. Da certi segni appena sopra le
giunture dei gomiti si capiva che le braccia erano state chiuse in una morsa. Se
non lo aveva ucciso lo shock, Dieter Emmerich era sicuramente morto nel giro di
pochi minuti.
Gunther Emmerich sapeva che il
suo passato si era abbattuto su di lui come una vendetta. Andò in garage e si
sparò via la faccia con un fucile da caccia che sua moglie non sapeva nemmeno
avesse. Brigitte fu trovata dai vicini drogata e in una pozza di sangue, colato
da polsi che si era tagliata. Fu portata in una clinica per malattie mentali
alla periferia di Monaco, dove ha trascorso gli ultimi sei anno in stato
catatonico.
Adoro questo libro, in particolar
modo questo pezzo.
In tutta sincerità, ci ho messo
non poco ad ingranare la marcia nel leggere questo libro. Ha uno stile che non
avevo mai avuto il piacere di leggere: sporco, diretto, malato. Lo amo davvero.
E' stato questo libro che ha dato il nome ai My Chemical Romance.
Al momento, di Welsh sto leggendo Acid House.
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