lunedì 8 dicembre 2014

frerard

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se davvero gerard ha richiesto di "nascondere" il momento credo di capire il perché.
non tutti... capiscono. l'amore è bellissimo ma fa anche paura, sopratutto quando uno ha bisogno di metterlo in tanti spazietti personali con un nome diverso per paura di essere franteso dal prossimo.

ci sono persone che si baciano sul volto. a precindere dal punto... vuol comunque dire qualcosa di positivo e pieno di affetto.
c'è chi bacia sulla bocca la persona che gli sta accanto da anni pur non avendo la stessa fede al dito, questo perché il loro rapporto è qualcosa che non ha a che fare con il sentimento che provi per il tuo partner effettivo verso cui provi comunque qualcosa, ma visto che le persone sono diverse, pur restando Amore, qualcosa è sempre diverso, personale e intimo. solo questo.

gerard ama lyn-z, lyn-z ama gerard.
frank ama jamia, jamia ama frank.
gerard ama frank, frank ama gerard- lo fanno nel modo in cui lo fanno due persone che hanno vissuto e passato ciò che hanno vissuto e passato, esattamente come chiunque altro, ma pur sempre a modo proprio. ma non tutti capiscono...

succede che si aspetta solo qualcosa del genere per attaccare, quando in realtà non c'è da dare contro niente e nessuno perché non è accaduto nulla di male. eppure, per evitare che accada qualcosa di pessimo a prescindere, si fanno queste cose... e chi è abituato a tutto questo, dice che "ah, ma tanto lo sappiamo"

Se gerard e frank sono stati mai davvero assieme? OH, ma che razza di domande...
Inoltre, a prescindere da questo, occorre ricordare che: solo perché non si sta più con una persona non significa a priori che questa cessi di esistere. Dipende anche dalla vostra storia e magari riuscite comunque a stare nella stessa stanza senza piangere o scannarvi, no? Ad una certa età si vanno oltre alcune cose (dipende anche dalle situazioni...). ad ogni modo... quando state assieme al partner e dite ti amo, poi caso vuole che non state più assieme... quando trovate una persona che vi sta sentire bene e dite ti amo che fa, non vale?
quel che succede ad una persona sono affari della persona stessa, noi possiamo solo cercare di unire i pezzi di un puzzle massacrato e storto e cercare di venirne a capo perché lo vogliamo, per un motivo o per un altro loro rappresentano qualcosa per ognuno di noi.




mercoledì 26 novembre 2014

tra caffè e musica, informo che sono viva




Sto sviluppando un progetto con dei miei amici e… ho sempre sognato di poter lavorare in qualche modo con loro. Insomma, per tre anni (anno più, anno meno…) ci siamo sostenuti, aiutati e… abbiamo visto come ognuno di noi sia migliorato sempre di più. Una delle cose che adoravo- e che adoro tutt’ora, è che, ecco… capivamo dal lavoro chi lo aveva fatto, non c’era bisogno del nome scritto. Siamo questi ragazzi e abbiamo stili così diversi… credo che sia un grosso punto a nostro favore.

Continuo comunque a scrivere. Non riesco a non scrivere.
Presente quando dicono che ognuno ha il proprio modo per sfogarsi? Ecco, non ho mai sentito il bisogno di uno sfogo… fisico, ecco. Forse anche perché non ho mai avuto un particolare interesse per lo sport. Riesco solo a trovarmi più a mio agio con carta e penna. Solo questo.
Tuttavia, questo comporta anche il fattore di mh tempo, perché spesso mi rendo conto di qualcosa solo rileggendo un mio testo scritto dopo uno ma anche due anni e dico “oh cazzo!” cose a cui prima non avevo fatto caso, non me n’ero accorta… ho trovato il mio modo per stare bene, e non smetterò di usarlo.
Perché le cose fanno meno male, quando me le metto davanti.
Cerco anche di trovare il modo migliore per portare avanti la cazzo di serie di storie iniziata anni fa. Ne sono davvero soddisfatta, perché è una di quelle cose che ho sempre desiderato fare. In più è mh una terapia. Mi fa piacere ricevere aiuto per migliorare per quanto riguarda la grammatica e cose di questo tipo, mi fa piacere leggere di chi apprezza e mi dice cosa la storia gli trasmette ma… beh… io scrivo per me. Non credo che sia una buona cosa, scrivere per far contento qualcuno, si scrive per cercare anche di trasmettersi da soli, qualcosa. Okay, sì, poi lo rendi disponibile anche ad altri, ad un pubblico, e… è okay, per ogni motivo lo si faccia, è okay.
Non so tutti i motivi che possono spingere le persone a pubblicare qualcosa di magari davvero personale, posso solo parlare per me e intuire o immaginare il resto.
Scrivo per me, per capire qualcosa, per… per divertirmi, per arrabbiarmi, per riflettere. E se lo rendo pubblico, è perché mi espongo totalmente, voglio questo perché per cercare di dire qualcosa devi prima farti del male dentro per ricordare e speri solo che qualcuno che non conosci, dopo aver letto ciò che hai scritto, non si senta più così solo- anche se per pochi minuti.
Stesso discorso per quanto riguarda il disegnare.

E visto che ho parlato di testi scritti, tanto per, metto il link dell’ultima storia a quattro capitoli che ho pubblicato.
“Spaceboy” è una di quelle storie, e lo dico anche dello spazio autrice, nata senza pretese e che vuole essere solo un passatempo sia da scrivere che da leggere… tutto quello che inizia con questo pensiero finisce dopo parecchie pagine e tanti di quei viaggi mentali che ne esci totalmente rincoglionito, anche se stranamente ti sei capito da solo!
Di tutto questo, devo ringraziare come sempre, la musica e i fumetti.

E sì, sia mai che scrivo cose felici! Forse perché sono troppo ottimista e vedo del positivo dove magari non c’è… credo anche che basti leggere una o due di quella robaccia che scrivo per capire che no, non mi piacciono le cose felici. Sono troppo complessata, per scrivere di cose felici, abbiate pietà <3
Sì, okay, ho il prurito per le storie felici. Non nego di possedere anch’io una parte romantica (da qualche parte) quindi sì, ogni tanto mi piace leggere quelle storie dolci che sanno di fiaba dove il culmine è il bacio.

Spendendo due ultime parole sulla storia If you are… cambiando il finale a questa, si è svelato quello reale per la quarta e ultima storia della serie, per adesso sì, è così.

Ah.
Oggi al supermercato ho incontrato, se così si può dire, perché è stata lei, a trovarmi, una ragazza con una felpa degli Iron Maiden che mi voleva chiedere dove avevo preso il giacchetto di Party Poison <3 ho sentito il forte desiderio di abbracciarla e l’ho fatto. Lei era così dolce e gentile ed entusiasta che mi ha ridato il sorriso in un momento in cui non ce l’avevo.
Mi dispiace solo di essere una scema incapace di comunicare bene e di non aver fatto la sfacciata e averle chiesto almeno il suo Twitter.
Ovunque tu sia, ragazza bionda e bella: Grazie!
Quando mi sono girata e lei se n’era andata… mia madre che aveva visto tutta la scena, si era commossa così tanto che ha pianto.
E sì, ragazza, so cosa intendi… <3

Ridete e mangiate tanta cioccolata
xla

giovedì 24 luglio 2014

risposta a @g_mcrmy

risposta a @g_mcrmy via blog perché sono vecchiotta per tumblr. Scusa l'inconveniente. 


Grazie ancora per aver preso il tuo tempo per rispondermi. So che non è mh facile, ecco, rispondere. Ahah la lotta eterna truzzi vs emo ahah chi l’avrebbe mai detto che le stronzate varie un giorno le avresti pensate anche tu, a modo tuo, eh? I MCR fanno anche questo. Ringraziamo la “sfortuna” di aver dovuto condividere una cosa così intima come l’mp3, dunque! In questi anni abbiamo dalla nostra internet: in pochi attimi, cercando bene, possiamo trovare di tutto. Poi che sia roba vera o merda è un altro discorso… ma si ha libero accesso a ogni genere d’informazione. Oh sì, capisco cosa intendi quando dici che il primo che colpisce è Gerard- per varie ragioni, comode o meno che siano. Soprattutto perché dici “merda, sa come mi sento” e dentro lo innalzi… poco fa qualcosa che non dovrebbe e allora sentiamo una grossa delusione. Da entrambe le parti, sono cose totalmente umane. E non importa da quanto tempo puoi conoscere qualcosa, ma quello che senti verso quella particolare cosa. Whoa, grande questa ragazza <3 in qualche modo ti ha dato la spinta che ti occorreva, giusto?
Tra il ricordarti il nome di Frank e dover nascondere il tutto a tuo fratello non deve essere stato un qualcosa di sereno. Oh sì, il frerard è come un’esplosione alla “è tutto così fottutamente evidente”! Oh ahahah le telenovela argentine ahahah non ne finisce bene una cazzo ahahahah o almeno se finisce bene, non è mai davvero bene ahahah come minimo hai la famiglia sterminata!
Possiamo amare qualcuno che ci fa incazzare parecchio, ci sta tutta ahahah! Oh sì che ho visto il volto di Frank… anche di Mikey, Ray e Bob <3. Grazie per la tua storia, non mi hai annoiata affatto, davvero, anzi <3 E grazie per aver chiesto della mia, spero di non fare troppi orrori di grammatica, davvero. Em. Vediamo… è… strano, perché non c’è stato un momento preciso in cui tutto è iniziato, sai? E’ un po’ come se ci fossero sempre stati, con me. Era circa il 2006/2007 (avevo 15/16 anni) e non guardavo MTV. Non mi piaceva e non mi piace tutt’oggi. Mandavano spesso questo video che iniziava quasi con la faccia sullo schermo di un tizio platinato ed io ero come “no, sto tizio con la faccia da disperato no te ne prego!” ahahah e cambiavo. Non mi piaceva… non mi piaceva quel video quindi non avevo mai davvero sentito la canzone, e guardavo tutti i giorni un video che avevo trovato su youtube ambientato in un cimitero e attenzione che qui si nota la mia intelligenza eh: “the sims 2 my chemical romance thank you for the venom” e cazzo, lo amavo e lo amo anche ora. Era… esattamente tutto quello che avevo sempre provato. Poi ho sentito Helena e I’m not okay…  sentivo anche FLW, ma le altre tre per me erano tutto. E i mychem rimasero un mio piccolo segreto per qualche tempo, non avendo nessuno con cui poterne parlare. Em, all’epoca ero parecchio fissata con Harry Potter e bazzicavo in quel fandom ahah quindi sì, i mychem erano roba privata e basta. Poi tra em sai no, famiglia, “amici”, morte e scuola… il tempo passa, finché un giorno al liceo, questa mia amica ha una foto di un ragazzo che sembra una ragazza nel diario. Era Gerard. Io e questa ragazza abbiamo spulciato il web alla ricerca di ogni informazione possibile sui MCR. I MCR avevano iniziato a spingerci verso qualcosa. Aspettavamo il nuovo album che venne rimandato e sapendo di Bob ci chiedevamo se non fosse stato per quello, che avevano scelto di “cancellare” tutto. Più scoprivo della storia della band e di ogni singolo componente e più non mi sentivo sola. E più avevo questa tremenda voglia di poter tornare indietro nel tempo per poterli abbracciare e sostenere in qualche modo anche se anch’io mi sentivo uno schifo, più ero contenta per loro per il presente. Mi ricordo ancora quando questa mia amica assieme ad un’altra mi hanno chiamata “Asia, i MCR vengono in Italia!!!” ero al supermercato e fissavo gli shampoo come una pazza ahahah e ricordo la sera prima del concerto… il giorno, del concerto… beh, normale, no? Poco dopo è inizio quello che primo o poi ci rendiamo conto che accade a tutti noi e ogni motivo per cui io continuavo ad andare avanti erano i MCR o comunque roba collegata a loro. E’ stato il periodo più orrendo che abbia mai passato e al tempo stesso il migliore di tutti, e credo sia okay questo, che sia così, intendo. In quel periodo ero riuscita a ottenere Bullets e Ecstasy e Irvine Welsh è il mio scrittore preferito e i suoi libri mi hanno aiutata molto. I MCR mi hanno salvata, ma nel senso che mi hanno aiutato a capire che potevo salvarmi. Rivedere… i disegni di un certo periodo… mi fa dire “oh dio, ma come cazzo stavo?” ahah, incredibile davvero… in breve: la storia della bimba grassa presa in giro che giocava con un coniglio immaginario durante l’intervallo, con difficoltà a leggere e che non riusciva a fare niente- forse avevo il superpotere di succhiare l’energia vitale dal prossimo, visto che nessuno voleva stare vicino a me neanche a sedere alla sedia accanto. Anni dopo, quando avevo trovato come unico interesse il disegno beh, ho provato a continuare su quello. Così, la ragazza che disegnava “pupazzetti sul banco sporco” e che indossava tute e cappucci anche in estate, si è iscritta a liceo finito, alla scuola di fumetto. Non sono mai stata in grado di parlare, vorrei che fossero i miei lavori, a parlare per me. In tre anni dall’inizio di questa scuola sono successe un sacco di cose, e rifarei tutto da capo, come sempre, perché mi ha reso ciò che sono ora. Il giorno dello scioglimento è il compleanno di quella mia amica ed io non ero certa di volerle dire qualcosa e leggevo frasi di persone disperate per la rete… e io avrei tanto voluto fare qualcosa, essere d’aiuto a queste persone. Anche se ero e sono consapevole che quando sei ferito, arrabbiato e deluso, non ascolti molto qualcuno che non sai neanche chi cazzo sia. Sono andata a casa di quella ragazza e le ho detto la beh la notizia.
Ci ho messo un anno a capire qualcosa, essenzialmente il mio cervello aveva chiuso i battenti su quell’argomento, così ho scelto di dedicarmi semplicemente allo studio. Alla fine ho capito cose che non mi aspettavo e ogni volta che leggo qualcosa di nuovo mi sento sempre più tranquilla in un certo senso. Anni fa pensavamo che la BP li avrebbe distrutti e che li aveva, distrutti. Solo dopo qualche anno loro stessi li hanno detto, togliendo ogni dubbio e trasformandolo in realtà. Così sta succedendo adesso. Nel senso che più passa il tempo, più le cose escono fuori. A prescindere se positive o meno. Nel mio piccolo con non poca presunzione, credo di aver capito più di qualcosa, che mi porta a pensare positivo ogni giorno e verso il futuro.
Il Frerard. AH. Ho “scoperto” prima il frerard e DOPO che erano sposati ahahah. E con il passare del tempo, delle cose viste, lette, immaginate e sognate… credo che il Frerard mi abbia aiutato ad arrivare in punti che non credevo possibili esistere per me- anche, per me. Al di la di ogni cosa che ci sia stata o meno e che sanno davvero solo loro passo passo, io… credo che anche così, abbiano mandato più del messaggio provocatorio e dell’amore, mandandolo anche verso loro stessi. I sentimenti sono roba che non puoi gestire, soprattutto quando sei quasi un trentenne con l’animo da adolescente. Succede che fai cazzate e sei felice e poi non lo sei e dopo un po’ capisci che non era una cazzata e cerchi solo di trarne il positivo, per te e per quella persona. Ci sono persone che si sono scoperte l’una con l’altra e verso loro stesse con roba come “Tu sei il mio Frank, io il tuo Gerard.” E beh… non è roba da poco. Anche perché scrivo storie Frerard, quindi se non la pensassi così, andrei contro me stessa un poco ahah. Per me questi cinque ragazzi sono come i miei amici segreti e speciali. Che non importa quanto ti senti una merda, in qualche modo, andrà tutto per il meglio, alla fine. Da un disastro, può nascere qualcosa di magnifico che spingerà altri a credere in qualcosa di grande e fare altrettanto qualcosa di magnifico.
E oh mio dio… ho una cotta allucinante per Frank da anni ahah non riesco neanche a guardarlo negli occhi in foto che arrossisco ahahah sono un caso disperato ahahah
Scusa per il papiro e le innumerevoli volte che sono andata fuori tema davvero, so che non è la domanda migliore del mondo, quella che ti ho fatto, ma mi piace leggere/ascoltare di come uno li ha conosciuti. Il ecco… il viaggio, il percorso, fino ad arrivare qui, ad oggi. In qualche modo ahah.
Credo che ti ho addormentata io ahahahah scusa <3 e grazie ancora per aver risposto e per aver voluto sapere la mia, di storia.

mercoledì 2 luglio 2014

Cover per "Meds", di MySkyBlue182







Cover per "Meds", sorprendente storia di MySkyBlue182 (autrice di "Trust me")
E Mio Arcobaleno <3

venerdì 25 aprile 2014

Aggiornamento eventi

Dovrei davvero creare un blog per i disegni. Ma non riesco ancora a tenere aggiornato questo nonostante tutto.
Allora. Facciamo un rapido punto della situazione...

Romics.
Come ad Ottobre, abbiamo riportato il gruppo della DC. E' stata una giornata emozionante contando sopratutto il fatto che eravamo questo gruppo super cool e colorato di undici persone, sopratutto per il fatto che ho incontrato due garlZ pucciose e amorevoli. 

Comics.
Ultimo anno che sta per finire, cosa posso dire?... non esistono parole suppongo ahahah. Forse solo il sangue potrebbe rengere l'idea. Mi sono resa conto da sola di mh del mio percorso, rispetto agli anni passati. Ci vuole parecchio tempo per arrivare a dire "questo è il mio stile", anni! Ma posso tranquillamente affermare di aver intrapreso la strada che sento mia. Per una volta... non mi sento come se stessi camminando sul prato tra due strade, su delle siringhe e pacchetti di sigarette. La pressione è alta, si alza sempre di più, ti porta a non dormire e se solo riesci a chiudere gli occhi, a svegliarti di scatto. Ti porta a voler quasi mollare... ma non smetti mai di disegnare. Di voler, disegnare. Perché non fare nulla, porta a nulla. Ed io preferisco sbagliare piuttosto che non fare niente. Non ho talento, predisposizione o qualunque altra cosa carina... è solo ciò che mi esce più naturale voler fare. 
Al momento c'è questa grande agitazione per i progetti di fine anno e per chiudere vecchie cose/sistemare vecchie cose... tante sensazioni tutte mischiate che è meglio non concentrarsi troppo su come ti senti ahahah. Non importa come ti senti o cosa tu stia passando: continua a disegnare! Continua a crederci, continua a provare. Sbaglia, e riparti da capo per andare avanti. Ascolta, leggi, esercitati, tieniti aggiornato su più eventi e avvenimenti possibili, informati su quanto più riesci... Credici. Occorre che ti ripeti più spesso di quanto credi, il motivo che ti ha spinto a iniziare. 
Tutto questo non mi demoralizza. Anzi, se succede che inizio a sentirmi uno schifo... lo trovo come l'ennesimo motivo per continuare, che tutto questo è giusto per me, per ciò che vorrei fare. 
Ho un totale rispetto verso le persone con cui ho condiviso e continuo a condividere quest'avventura. E spero di tenere i contatti con quanti più di loro.

Progetti di Fine Anno
Al plurale perché sono due storie. 
Mercato Americano o Italiano, e una volta scelto quale (in merito a varie cose) si opta o per la sceneggiatura gentilmente consegnata dall'insegnante (a cui è stata cedua dallo sceneggiatore che l'ha messa a disposizione per poter essere usata), oppure la storia personale, quindi una sceneggiatura scritta dallo studente stesso.
Poi il secondo lavoro è per il Mercato Francese, e il procedimento è lo stesso.
A seconda della scelta, il procedimento varia o meno. Insomma mh, se prendi la sceneggiatura già pronta, logicamente devi andare a informarti sulla testa ecc, ma comunque è un procedimento che si è già fatto per i tre anni. Leggi la sceneggiatura (eggià), ti documenti sulla testa di questa, poi parte la documentazione per ciò che interessa la storia che vai a sceneggiare, gli schizzi, lo studio dei personaggi, i layout, l'impostazione della pagina, le matite, la china e il colore (in digitale se si vuole fare questa cosa in più personale). Invece, se si sceglie il progetto personale la cosa è mh un po' diversa, diciamo più... lunga? Nah, neanche. Proponi la storia sotto forma di sinossi che è un'idea, della storia intera (e qua cambia il modo di proporla a seconda del Mercato) riassunta in modo davvero sintetico con: inizio, svolgimento/punto di svolta, fine. Poi si passa al trattamento che è la versione più... estesa, della storia. Poi la sceneggiatura e da qui, si parte con lo stesso procedimento di sempre.
Ovviamente, a seconda del Mercato cambiano non poche cose. 
Ho scelto per entrambi i Mercati il progetto personale. Buttando giù varie idee.
Ho voluto continuare con questo perché ho la possibilità di farlo seguita da chi davvero ci capisce e ha esperienza in modo da poter imparare il più possibile. Ho l'occasione, perché non farne tesoro?
Forse avrei dovuto lasciar perdere la cosa, per una questione di tempo e anche perché, come dice Recchioni: "Volete vedere gli occhi del terrore? Chiedete a un autore unico di storie intimiste di descrivervi un soggetto" ma... non so perché, nonostante mi sia stato detto chiaro e tondo che questo che voglio fare è un progetto ambizioso e pericoloso e che farei meglio a lasciar perdere... mi siano state date molte possibilità. Spero solo che nel continuare a provare qualcosa sia migliorato e che, specialmente, sia emersa la mia voglia di voler sapere e di quanto voglio continuare.

Incontri
Lo scorso sabato ho avuto l'opportunità di passare il pomeriggio con un gruppo di persone fantastiche. Spero davvero che ricapiti il prima possibile <3
Sono stata sorpresa anche per il fattore che la giornata l'avevo proposta io e che siamo riuscite a vederci. 

Scritti (chiamiamoli così-)
Sto lavorando al seguito di I'm not drunk--- primo o poi m'imparerò il nome, abbiamofiduciainme<3. If you are true to yourself, you can never go wrong. Che io, abbrevio- non si sa perché, in: If u are true to uslf u can nvr g wrng
*alza le spalle* 
Ho postato fino il capitolo sette, per ora. Aggiorno una volta a settimana (di lunedì), scelta presa per via delle deadline. 
Le canzoni che faranno da titolo sono, come ho sempre detto, quelle delle CW e di DD. Al momento sto usando solo quelle delle CW, semplicemente perché sono quelle che descrivono al meglio la situazione che sto raccontando. 
Da quando l'idea per questa serie ha iniziato a prendere forma nella mia mente, anche quando non avevo idea che sarebbe diventata una serie di quattro storie... sapevo che ci sarebbero stati dei punti che non avrei voluto raccontare ma che non vedevo l'ora, di raccontare. Strano? Per me no.
Contando che inizialmente c'era solo Hey You e poi questa che sto pubblicando adesso, in modo totalmente diverso. Avevo scritto fino al capitolo undici. Poi ho pensato che la storia di Gerard e Frank meritava di essere scritta passo per passo- secondo il mio punto di vista, e allora è nata I'm not drunk. I'm not drunk è, per me, come ho spesso detto, un intermezzo. Una metropolitana tra Hey You e If you are... un piccolo passaggio. Non fatevi ingannare dai 40 capitoli, sono solo io che sono lunga nei tempi di narrazione ahahah.
So come finirà questa storia, ma non come finirà la quarta e ultima storia che chiuderà la serie. (e già mi chiedo: cosa farò, dopo, una volta finita questa epopea trapanapalle? Semplice: continuerò a scrivere ancora storie.) Ma, anche se non so questo... so che ci sono dei punti che arriveranno con determinate canzoni che non vorrò scrivere. Anche se non vedo l'ora, di scrivere la quarta storia. Ho appunti che risalgono a quasi quattro anni fa, che la riguardano! Diciamo che so delle cose, per la quarta, ma non so come finirà e, così come per questa che sto scrivendo adesso, non so ancora parecchi particolari che sono importanti perché influenzano il percorso della storia e dei personaggi.

Ieri con mio padre, in auto. Lui indica un punto al lato di una strada e dice che lì è morto un nostro parente. In bici. Io non so andare in bici, mio padre ci va quasi tutti i giorni a farsi il suo giro immenso e turistico. Io dico che le bici sono il male e che doveva prendere ad esempio quel nostro parente e quindi, evitare.
Lui "Nono, tranquilla. E' morto sereno. Facendo ciò che amava fare."
Io "Non vorrei mai morire mentre sto disegnando... posso sognare, quindi dico che la mia morte serena sarebbe morire su un palco, non m'importa se arena o bettola di merda, morire su un cazzo di palco, mentre suono con la mia band."
Lui "Tu non sai suonare."
Io "Per ora."
La cosa davvero incredibile è che questo... desiderio, c'entra con una mia storia che vorrei presentare, appunto, per fine anno. Non credevo possibile questo. Non me ne ero resa conto di... non avevo capito e non ci avevo neanche pensato o fatto caso, a quanto di me, ci fosse, in quella storia.
Vedremo come andrà a finire, intanto io mi godo il viaggio.
Ridete e mangiate tanta cioccolata
xla



mercoledì 2 aprile 2014

rivelazioni normali ed illuminanti

In alcuni momenti sei quasi costretto a scavare dentro di te. Per capire e per andare avanti… oh, cazzo, qui iniziano i guai, dico bene?
Okay, vediamo se riesco ad essere sintetica:
Delle volte sbatti la testa al muro e neanche te ne rendi conto oppure lo fai sapendo di starti facendo male- sei un grandioso coglione per questo, amico. Delle volte occorre solo mettersi all’opera per capire e andare così avanti. Altre volte fai così tante cose che ti sfugge la questione. Ma l’aiuto è esattamente davanti agli occhi- sempre lì. Lo trovi dove l’hai lasciato l’ultima volta.
Stavo girando per il web e sono capitata in uno spazio che tratta disegni e chi disegna. Tra questi c’era una scritta “Disegno, una lingua universale” ecco. Delle volte, per andare avanti, serve cercare indietro, quel qualcosa che ti ha spinta ad intraprendere quella strada.
Perché ho scelto di voler diventare una fumettista? Per poter raccontare, trasmettere.
Ma questo non basta, mi sfuggiva qualcosa e lo sentivo. Giravo attorno alla questione senza vederla realmente.
Andiamo più indietro: perché disegno? Perché non riesco a trovare altro modo per comunicare (oltre la scrittura), perché con le parole, oralmente, non ci so fare.
Mi piace il disegno perché una cosa che può arrivare a chiunque a prescindere dalla lingua, dalla religione e da qualunque altra cazzata del genere. Lo stesso per la musica, ma non componendo musica, mi posso permettere di parlare solo per il disegno come esperienza diretta e attiva. Non intendo sminuire e/o innalzare nessuno dei due mondi, visto che per me, sono uno solo: uniti.
Okay, ammetto che non ho mai avuto voglia di studiare. Che ho sempre preferito la pratica e… sì, magari sono un po’ pigra ma il punto è: tutto è iniziato perché ho sempre pensato che per leggere un disegno non fosse necessario saper leggere una lingua straniera. Leggi, ma in modo diverso.
Mi complico sempre le cose- chi non lo fa?, ma adesso mi sono ricordata della questione chiave, pura, semplice e chiara… tutto ciò che avevo perso intossicandolo con varia merda accumulata col tempo.

Il disegno è una lingua che universale

lunedì 24 marzo 2014

i'm back little bitches

Con passione, confusione e deadline.
Ho iniziato a postare il seguito della storia "I'm not drunk-" dal titolo: If you are true to yourself, you can never go wrong, terza e penultima storia della serie che porta il titolo di questa stessa storia.
Quindi tra sinossi e photoshop riesco a gestirmi questa storia, cercando di non perdermi nulla per strada o quanto meno troppo.
Link della storia: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=20868

lunedì 10 marzo 2014

MCR - ''Flash Gordon Theme'' + ''Cancer'' (Projekt Revolution 2007 video

http://www.youtube.com/watch?v=yiW91e3IZkM

fa quasi male. eppure non riesci a scollare gli occhi e a chiudere il cuore.
è impossibile non fermarsi e ascoltare tutto questo... e non puoi farlo, senza il tuo cuore.