giovedì 17 ottobre 2013

g quote

"Se sei razzista, pieno di pregiudizi, omofobo, o semplicemente un completo coglione.. va' a casa, lascia il pubblico, via dal parco, non ci ascoltare, restituisci i nostri CD. Cazzo, va' a casa." 


"Ho imparato che il mondo non vuole essere salvato, e ti prenderà a pugni in faccia se ci provi."



Gerard: Esce fuori dal tessuto, come un fiore. Sembra... Fiorisce all'esterno come un fiore. Frank lo sa.. L'ha visto.. Io sono un uomo, non ho alcun fiore, capite cosa intendo? Nessun fiore.. Beh [Frank] l'ha visto, e dice che sembra un fiore. Probabilmente ha ragione.



"C'è una così grande varietà di gusti nella band. A noi piacciono le melodie. Siamo una band che ha tante doppie facce. Abbiamo un lato buono e un lato oscuro, e cerchiamo di sposare queste due parti. Se una canzone è super orecchiabile e 'carina', farò sì che il testo sia così perverso e dark che non si passa far passare per radio." 



"Sei dalla nostra parte e vuoi essere diverso o sei dalla loro e vuoi tirarmi un pallone in testa?"



"Io sono la prova vivente che per quanto la vita vada male, migliorerà.



"Non voglio che la gente abbia paura di vivere, ciò che credo essere la più grande paura che ognuno prova. Voglio che le persone si esprimano nel modo che desiderano. Ovvero, se vuoi vestirti come una donna, fallo. Sono contro l'intolleranza, il razzismo, il sessismo. Gli uomini vengono ancora trattanti come cittadini di seconda classe, anche nella scena punk-rock. Se è così lì, è così ovunque. Sto davvero dalla parte dell'accettazione."



"Non piaci a qualcuno? Fottitene.
Stai avendo una pessima giornata? Fottitene.
Non sei stato assunto, non hai preso un bel voto o una promozione? Fottitene.
Stai litigando con il tuo amato? Fottitene.
Ti senti grasso? Fottitene.
Perdi il controllo di tutto e tutti? Fottitene.
Ciò che importa adesso presto non importerà più; ciò che importa davvero è che sei vivo e che hai la capacità di fare assolutamente ogni cosa con questa bellissima e pazza coincidenza di esistere su questa terra. Alza il dito medio all'aria e pensa, 'Cazzo, mi è andata bene.'"



"Fare di te un qualcosa è la vera vendetta."




Happy?

Non sono affatto una persona felice. Sono essenzialmente una rompipalle che non ha mai l’umore che va d’accordo con chi incontra. Non sono la persona che vorreste incontrare di prima mattina o anche solo avere a che fare in qualche modo.
Non sono una persona felice. Ma per quanto io mi possa sforzare… non riesco ad esserne una triste. Non sono felice e non sono triste, ma non sono apatica. Sono solo quella persona rompi cazzo che trova sempre il positivo in ogni cosa che sente, che vede, che ascolta.
Ho smesso da qualche anno di distruggermi con ogni mezzo. Ho capito che ci pensa già abbastanza la società, a farlo… non ha bisogno del mio aiuto. Sono io, ad averne bisogno. Ecco perché, anche se m’impongo di auto-sabotarmi… alla fine, non ci riesco mai. Perché la mente corre così veloce che è inutile darci retta, è inutile iniziare e portare avanti una lotta contro la propria mente, perché si perde. Siamo troppo forti per noi stessi. Ecco perché siamo il nostro peggior nemico e al tempo stesso, il miglior alleato. Ci conosciamo. Quella parte che noi additiamo sempre, lo sa. Dobbiamo passare una vita, con noi stessi. Tanto vale accettarci, no? Conoscerci. Capirci.
Ho accettato parecchie cose di me. Ne ho visto il positivo, in qualche modo e sotto qualche luce/aspetto.
Voglio chiarire ancora però… io non sono una persona felice. Ma positiva. Ho così tante pessime cose, nella mente… che spesso le persone si stupiscono se mi vedono/sentono incazzata. Posso sparare cazzate, può scoppiarmi la ridarella… posso fare battute porche, inadeguate… io sono inadeguata, cazzo… e si vede che questo mio modo di fare, riesce a far dimenticare che anch’io sono un essere umano e che possiedo l’innata capacità d’incazzarmi (oltre che d’irritare e far incazzare)… solo che io m’incazzo e mi scazzo in pochi secondi. Più volte al giorno. Ma è normale! I sentimenti e l’Io sono puttane, normale che stiamo sempre a litigare per qualcosa.

Detto questo.
Ho molto da fare. Quindi meglio che continuo <3

Questa frase dice: voglio dire molte cose, ma sta a te, trovarle e capirle e applicarle.



"Distruggereste qualcosa di perfetto per renderlo bellissimo?"

lunedì 23 settembre 2013

xoxo

 |  | ti dice di fare una cosa così e tu che fai? Non la fai? EH, sei maleducato u.u.
 | no, no, nonono NON PUOI, NON PUOI FARE UNA COSA DEL GENERE! Fai un omicidio di massa cazzo!... continua pure, ti prego <3
 |  |  |  | ehy... cosa cerchi di dirmi?
 | hi, hair *-*
 | ... forse inizio a capire...
 | *muore*
 |  |  |  | suppongo che qui mi occorra l'aiuto di LUI, ecco, per cui, la mia reazione a tutto ciò: 
 | --- oh, la... la... MAGLIA, sì, MAGLIA! ...
 |  | non esiste altro essere più adorabile Q_Q
 | ... e sexy <3

 |  | --- E' UN BELLISSIMO VIZIO <3
 | -> *me*

Bene. Non so quante ne avevi già viste, amore. Ma spero di averti strappato almeno un sorriso e fanculo qui non c'è immagine del nostro arcobaleno. <3
<3

venerdì 13 settembre 2013

Shut the fuck ups

Shut the fuck ups

Ho parecchia… sfiga, ecco, nelle cose. Esempio stupido: da quando ho iniziato ad usare l’mp3- parecchi… le cuffie mi sono sempre durate uno sputo. E non capisco il perché… non lo capisco…
Avevo anche delle cuffie fighissime, di quelle mh, grosse. Presente? Ecco. Un giorno non si sentiva più un cazzo…
Vai te a capire il perché…
Intanto, vorrei tanto anch’io avere delle cuffie in grado di coprire ogni rumore esterno. Le chiamerei anch’io “Smettila di rompere il cazzo”…
Ho già abbastanza casino qui dentro (*indica testa*) non posso stare appresso sia a questo che al mondo esterno!


Detto questo… Sto lavorando al seguito di I’m not drunk e giusto ieri ho finito la lista delle canzoni e dei capitoli. Saranno 27. Molte cose mi sono più chiare ora che prima… e vorrei almeno fare una sorta di mappa dei punti chiave. Io stessa odio questo genere di cose, però ho un tot di capitoli e dei punti a cui tengo molto… 

martedì 20 agosto 2013

fckoff (ho sboccato il bottone)

Dopo tutto quello che è successo quando meno ce l’aspettavamo siamo ancora qui a piangere e delle volte anche a riderci su. Ridere non vuol essere un modo per sottovalutare qualcosa, è solo a libera interpretazione. Una risata cattiva, non è una risata. E spesso possiamo capire male qualcosa e rovinarci tutto quando non ce n’era bisogno… quello che vorrei dire è: capisco cosa si prova. Tutti lo capiamo, no? Ci sentiamo ancora male per questo. E so anche che capita di dire cose per rabbia e per disperazione, perché in quel momento le pensiamo davvero, ma non le sentiamo sul serio… la rabbia è utile a suo modo, ma in genere corrode e basta e fa stare solo dimmerda.
Ognuno sta affrontando da mesi qualcosa come una battaglia dentro se stesso e magari ci restiamo male quando constatiamo che la realtà non è come ce la siamo immaginata. Non accade spesso che il mondo sia come vogliamo noi e da una parte è davvero un bene visto che spesso è difficile riuscire a capire cosa si vuole nel vero senso della parola e, insomma, quante volte ci è capitato di essere stati capiti male? Quante volte qualcuno che dice di conoscerci oppure che non ci conosce affatto, si è costruito un’immagine totalmente per cazzi propri di noi? Non dico che siamo un’entità sola, perché non credo che siamo personaggi piatti, credo invece che siamo anime piene di passione e di talento e che abbiamo molto da dire… mh, per questo sono dell’idea che… siamo sì, una persona- ciascuno di noi lo è, ma non siamo singola. Nel senso… ognuno di noi è una persona con mille sfumature che possono essere di ogni genere. Abbiamo colori accesi, colori scuri, in due dimensioni e in occhiali 3D. Reagiamo alle cose in modo diverso, a seconda della situazione davanti a noi e anche a seconda di come ci sentiamo, non si tratta di cuore o di mente. Si tratta di anima.
Ci capita di sentire delle cose che ci feriscono, a priori. Non importa di che umore sei e cosa tu stia facendo. Ci resti dimmerda. E assieme, ti accorgi che senti anche dell’affetto- o qualcosa del genere comunque. Ecco, appunto. Parlando di sfumature dico esattamente questo. Non si può essere soli, non si può non provare tante di quell’emozioni da far venire la nausea! Lo sappiamo da soli.
Siamo anche a conoscenza che non possiamo aprire bocca che c’è subito il rischio di essere fraintesi, solo che delle volte mandiamo a fanculo chi potrebbe non afferrare bene il concetto di quello che siamo andando a dire e allora diciamo effettivamente quello che vogliamo dire. E anche se c’è qualcuno che ancora non afferrerà appieno beh, col tempo lo farà, altrimenti non sa davvero cosa si perde…
Ci sentiamo feriti e arrabbiati, delle volte siamo così disperati che scoppiamo a piangere senza un apparente motivo. Ma se solo dovessimo concentrarci per provare a darci un nome e una logica… allora sarebbe davvero peggio, e noi non ci vogliamo così male. Ci basta e avanza quello che sentiamo di provare in quell’apparente non-motivo. Tuttavia… ci sono stati anche attimi, in cui ci siamo sentiti come se nulla al mondo potesse ferirci, il fatto che poi sia successo una o dieci volte non fa differenza, vuol solo dire che siamo vivi, ridere e piangere fa parte della vita, perché se è già successo di essere felici per una cosa piccola o per una cosa grande… credo davvero che possa risuccedere. Come c’è di peggio, c’è anche di meglio e se oggi piangiamo e siamo incazzati, nulla toglie che domani ci ritroveremo a sorridere. Può succedere di tutto in così poco tempo che è difficile tenere il passo. Basta anche mh, non so, basta che ci premuriamo di seguire quello che sentiamo sia la strada giusta per noi stessi, quello che ci fa stare bene. Nulla può impedirci di andare avanti, sapete? Nulla al mondo può, sotto ogni aspetto e per troppo tempo, impedirci di essere felici.
La musica. I My Chemical Romance… mi hanno dato così tanto che è davvero difficile da esprimere a parole quanto effettivamente abbiano rappresentato per me. Sono sempre stati più di una band, le idee non muoiono mai, anche se non ce l’hai più oppure se fa parte di quella che è stata un tempo la tua vita. Un’idea non può morire, può solo nascere ed esserci. Ma non può morire.
Come band e come persone in se per se, mi hanno fatto capire così tante cose che prima non ne afferravo bene il significato, oppure che sapevo ma che non credevo fosse possibile, o… o ancora che, e qui mi viene da sorridere, per quanto io fossi confusa da me e al mondo… mi hanno detto le stesse cose che ho sempre pensato… e al tempo stesso, non mi hanno fatta sentire sola.
Ho uno strano rapporto con la realtà e nel ricordare gli eventi, soprattutto quelli particolari. Ecco perché non riesco ancora bene a dire esattamente cosa ho provato il giorno che mi è stato detto dello scioglimento, per messaggio. Poi quando l’ho visto sul sito ufficiale… è stato… mh… ecco, devo ancora capire bene. Guardavo quelle parole e non le capivo. Non perché in inglese, no. Potevano essere anche i disegnini dell’Ikea. Non li avrei mai capiti. Ma pure se erano le opere dell’uomo delle caverne… non avrebbe fatto differenza. Ricordo che mia madre ha fatto una delle sue battute poco gentili, e ricordo che mi è scesa solo una lacrima e che la guardavo sul pc portatile e che ancora non capivo. Non so bene come reagisce il mio cervello. Da quello che ho capito, chiude i battenti e le persiane e mette un cartello con su scritto “lavori in corso”. Dopo mesi, quel cartello è ancora lì. Solo che l’ho mandato a fanculo e ho riaperto il mio cervello, facendo entrare altre notizie e penso che ho fatto bene, perché se non lo avessi fatto, a quest’ora non avrei capito tante cose. Perché sapete… anche con il loro scioglimento, mi hanno insegnato qualcosa. E non che anche le cose belle finiscono, questo lo so da anni, lo sappiamo tutti, è una di quelle cose che si sanno e basta senza che nessuno ce le dica o che le leggiamo da nessuna parte. Quello che mi hanno trasmesso è un altro aggroviglio di sensazioni e di emozioni che sto ancora cercando di venirne a capo. Come quando ti s’incastrano i capelli nel culo del phon. Ecco. Sì. Si potrebbe dire questo per spiegare come mi sono sentita. Tutto al solito, come quando ti lavi i capelli e ti comporti con naturalezza, poi all’improvviso neanche te ne accorgi e quel bastardo di un phon si è mangiato i tuoi capelli. Come ti senti? Ti fa male, sei incazzato, infastidito. Appena riesci a liberarti scaraventi via tutto, e mentre cerchi di sciogliere i noti l’incazzatura verso il phon la trasferisci a te stessa. Vorresti lasciarti i capelli così, pensi di tagliarli subito così alla cazzo anche se sai che poi non ti piacerà il risultato. Sei libera di fare quello che vuoi. Anche prendere il pettine e picchiarti la testa finché non stacca. Ma è okay, perché stai reagendo. Io in genere uso la spazzola e le dita, cercando di capire, anche se non vedo bene. E penso che ho usato la stessa tecnica per tutta questa storia. Per tutto quello che ha sempre riguardato loro.
Non mi sono mai sentita tradita o ferita. L’unica cosa che volevo era capire. Ma dall’altra parte, sentivo che non mi dovevano nulla loro, a me. Avrei ascoltato e avrei cercato di capire qualunque cosa… era il silenzio che mi stata torturando. E come molti, non ho creduto ad una sola parola di quello scritto sul loro sito ufficiale. Fanculo anche le riviste! La sera stessa della notizia, ho spento il telefono, non ne potevo più di leggere parole di persone così distrutte e confuse, visto che mi sentivo un po’ come anche io distrutta e confusa. Più che altro… mi da fastidio leggere determinate cose. Tutti abbiamo quel qualcosa che ci fa scattare la molla nel cervello, no? Ma capivo anche che erano solo persone ferite e che si sono ritrovate senza terra e cielo su cui camminare e in cui respirare. Ho riacceso il cellulare e continuato a leggere quello che veniva scritto. Mi è rimasta impressa la foto del diario di una ragazza… con sopra la frase sopra di Famous Last Words… che chiedeva cosa ci avrebbe fatto, da quel momento in poi, del suo diario. Non ho resistito e le ho scritto. Le ho detto di fare quello che lei stessa aveva scritto. Continuare a vivere. Perché io sono assolutamente certa della forza che c’è in ognuno di noi e so per certo che ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato di non farcela, per tutti gli anni che abbiamo vissuto, eppure siamo ancora qui. Ogni volta abbiamo detto “questa volta non ce la farò”… poi siamo tornati a sorridere. Succede di stare male, ma sappiamo anche che possiamo e sappiamo essere felici. Non so quella ragazza di dove sia e cosa sta facendo adesso, ma so che è forte. Lo siamo tutti.
Poi è arrivata la lettera di Gerard. E il cartello rotto nel mio cervello aspettava solo quello. Perché tutti noi sapevamo che non poteva essere finita così. Dopo tutto quello che è stato… sapevamo, nonostante tutto, che non sarebbero spariti così. Non ci credevamo ancora. E aspettavamo. Avremo creduto solo alle loro parole. Ci aspettavamo Frank. Che sarebbe stato lui a parlare per primo. Invece fu Mikey. Però a noi non bastava, egoisticamente e giustamente, non ci bastava. Ed ecco la lettera di Gerard. Ci si scorda troppo spesso delle cose belle, ma è normale, non lo si fa apposta, la storia stessa dell’uomo ci fa capire che si è più portati, per ironia, a ricordare un gesto negativo che non uno positivo. Ne basta uno del primo, per cancellarne dieci del secondo. E sta proprio qui, che entriamo in gioco noi. Ci sono momenti in cui i nostri mostri tornano per mangiarci, questi stronzi, noi li conosciamo e sappiamo di cosa sono capaci di fare e di farci fare… ma sappiamo anche se, se sono tornati, vuol dire che prima se n’erano andati, e che quindi… c’è un modo per cacciarli. Vuol dire che c’è un modo per essere felici, e non sempre sta a significare che altri devono soffrire per noi, vuol solo significare che c’è questa possibilità: la felicità. E quei mostri… torneranno sempre, ci proveranno sempre… ma possiamo sconfiggerli.
Per questo capita di… mh, interpretare, in modo poco carino, qualcosa che viene detto da Gerard. Vuoi per il tono, vuoi per la situazione o vuoi per il pensiero che uno può avere verso di lui… dopo tutto quello che ha fatto e che detto, non può essere tutto spazzato via solo perché non ci va giù qualcosa che dice o che fa. E’ un eroe e un essere umano, e con le sue canzoni ce lo ha fatto capire appieno. Sto parlando di quella persona che non ci ha mai fatto sentire sole, che c’è sempre stata per tenderci la mano e per non lasciarla mai quando ne abbiamo avuto un bisogno disperato. Mi riferivo a questo, quando all’inizio parlavo d’idee verso una persona che possono non corrispondere a realtà… ma solo perché la persona non è come la sia è immaginata… beh, non vuol dire che sia falsa. Senza dubbio, ci si sente feriti, quando accade, ma questo non vuol dire che si debba smettere di sentire, di capire.
Ogni volta che abbiamo creduto in lui, nei MCR… ci è sempre tornato indietro Amore.
Sciogliendosi non hanno detto che non credono più in quello che fanno. La lettera di Gerard credo abbia mille significati, da quello più chiaro a quello più privato, esattamente come lo sono sempre state le sue canzoni… ha avuto paura… ha provato ad andare avanti e ha capito ciò che stava tornando ad essere ed è vero… è vero, tutto questo è già accaduto. Alla fine della Parata. Lì avevano un grande bisogno fisico e non di una pausa. Quello che ho sento è… che succede. Succede che passi un fottio di tempo con qualcuno… poi… senti che qualcosa non va più… e allora provi a capire e a cercare di tornare come prima. Funziona. E la vita torna ad essere quella che hai sempre desiderato e va avanti così per un altro fottio di tempo. Arriva un giorno in cui riavverti quelle stesse sensazioni, lo sai in anticipo perché oramai ne conosci i segnali… sai cosa fare e rifai le stesse che hai sempre fatto… solo che questa volta non funzionano. Torni ancora più indietro e risolvere le cose come prima anche se sai che non hanno mai risolto nulla, anzi… sei sempre più spaventato e non sai più che cazzo fare, se prendere la situazione in mano oppure continuare così. Non sai che posizione assumere, come reagire e non sa neanche se reagire, perché sai perfettamente che ad ogni tua minima mossa, crolla qualcosa attorno a te e tu senti che hai bisogno di questo qualcosa, che con questo qualcosa vi siete sorretti per anni. A… a differenza della prima volta e… di altre volte, in altre situazioni e con altri perché… capisci che devi fare qualcosa. E allora ritocchi il fondo in modo diverso, ritrovandosi a pensare quello che definisci un pensiero dell’essere maturo, diverso da prima. Sai la merda che si scatenerà, ma lo fai. Non ti nascondi e neanche hai mai pensato di farlo, perché vuoi far capire le tue ragioni e ciò che ti ha spinto a farlo e pensi che l’Amore arriverà a chi sicuramente capirà. Perché senti che qualcosa è cambiato… e che va bene anche così. E ti svegli un giorno realizzando che da tempo le cose stavano mutando, diventando quello che senti adesso… ti svegli un giorno e solo quel giorno realizzi che ciò che ti ha sempre tenuto in vita, non lo fa più. Non più come hai sempre sentito o come vorresti sentire. Quando… ti crollano le certezze, crolli anche tu.
Non è stata colpa di nessuno, non può essere colpa di nessuno in alcun modo. Perché delle volte… le cose mutano in altro. E tu te ne rendi conto solo quando il vuoto è così evidente che non sai come riempirlo. E l’ossigeno non basta. Perché non pensavi di campare con quello, ma d’altro. Finché non ti abitui all’idea… ci stai dimmerda ma… alla fine ci costringi a trovarne i lati positivi. Nonostante tutto. E anche se non tutti capiranno e vedranno questi lati positivi… servo a te per sopravvivere.
La parola che più di tutte, io ho atteso col cuore in gola, è stata quella di Frank. Ho letto in giro che c’è anche chi l’aveva accusato per essere la causa dello scioglimento della band. Inutile dire che, chi ha pensato e chi ci crede tutt’ora… non capisco davvero perché dicono di essere fan dei MCR… vuol dire non aver capito assolutamente nulla. Frank è sempre stato il fan numero uno, dei My Chemical Romance, cazzo! Tanto che, quando sentiva qualcuno dire a loro “sono il vostro fan numero uno” lui sorrideva e pensava “cazzate, sono io il loro fan numero uno”. Lui ha dato tutto alla band e per la band.
Quando lui decise di farsi sentire… io non era a casa, quella sera. Ho potuto davvero leggere appieno quello che ha scritto solo una volta tornata. Non ha scritto quello che mi… aspettavo, anche se non mi aspettavo nulla di preciso, a dire il vero. Frank ha sempre fatto l’opposto di quello che io pensavo che facesse… penso che sia una delle tante cose che mi piacciono di lui come persona. I MCR sono sempre stati così… pensi che fanno una cosa, invece fanno l’esatto opposto- oppure ciò che non ti aspetti, hanno sempre fatto così e ne abbiamo mille prove. Di Frank mi ha sempre colpita la passione. Tutta quell’energia che gli è sempre appartenuta e che continua ancora a sprigionare. Ascolto ogni cosa che vuole dire, attraverso gli scritti sul suo sito oppure attraverso le canzoni per i Lea o per i DS. Ha un modo tutto suo per esprimersi, totalmente diverso da Gerard, eppure, in qualcosa modo… simile. Questo perché sono due persone diverse, è normale. E anche se Frank dice che i MCR non torneranno, non vuol dire che non ci crede più o che non ci ha mai creduto o che sia colpa sua. Vuol solo dire che non avrebbe senso sciogliere una band per poi, dopo tre mesi: scusate, eccoci qui. Frank continua a star accanto alla sua famiglia e a fare ciò che ama: musica.
Il primo a parlare direttamente è stato Mikey. Lo stesso Mikey che non parlava quasi mai, ma che è sempre stato la colonna portante dei MCR. La formazione sul palco… Mikey è sempre stato al centro. Le colonne portanti questo fanno, stanno al centro. In più… guardava sempre le spalle a Gerard- come fa tutt’ora. Mentre il fratello era davanti a lui, a proteggerlo. Si sono sempre protetti. C’è anche chi ha detto che era per via di quello che è successo tra lui e Alicia, che i MCR si sono sciolti. Ma, per quanto delle cose improvvise, possono farti sbattere la faccia e farti male… non è sempre così. Le faccende private tra Mikey e Alicia non hanno nulla a che vedere con i MCR. Mikey suona il basso ogni singolo giorno e si è anche dato alla recitazione, mentre Gee cura le sceneggiature degli episodi degli Aquabats e dei costumi di scena. Dopotutto l’hanno sempre detto… se non avessero mai avuto una band, loro due avrebbero comunque fatto qualcosa assieme.
Ray sembrava essersi dileguato. Lui e Christa sono diventati genitori… mi sarebbero davvero piaciuto seguire questo nuovo componente della famiglia Toro, esattamente come B, le gemelle e il piccolo Miles. Ray è un genio. Ray Toro, l’uomo con un piano. La sua dedizione al lavoro che ha sempre portato avanti col sorriso e il suo modo di comunicare, così espansivo, con il suo gesticolare… ti mette davvero a tuo agio. Quando vedi lui e Gerard nei momenti in cui componevano i pezzi demo, resti in silenzio ad ammirarli. È stato Ray, a cercare sempre di spingere Gerard a darsi una ripulita, a modo suo e con le proprie parole. È stato sempre Ray a dire a Gerard che forse aveva solo bisogno di una lunga pausa da tutto quello, dalla Parade e da quello che li aveva portati ad essere. Persone come Ray, non dovrebbero mai smettere di continuare a fare quello che esce loro meglio. Non dovrebbero mai privare il mondo del loro talento e della loro positività.
Sapete chi manca, vero? Manca chi ha vegliato su di loro per molto tempo e che per tutto per percorso di DD, ne abbiamo sentito la mancanza. Sappiamo che i MCR non sono sempre stati quattro, sappiamo anche che inizialmente c’era un batterista diverso, e che nel corso del tempo, è cambiato. Ma per noi, l’unico batterista dei MCR degno di portare questa nomina è Bob… io mi sono spesso ritrovata ad immaginarmelo come Killjoys nella California del 2019, a combattere contro la BLi.
Ogni concerto a cui ha preso parte Bob, Gerard è stato sobrio. Inoltre… non ha mai amato la visibilità. Penso che Bob sia sempre stato l’unico vero batterista dei MCR.
Sono certa che avete letto molti scritti come questo, ma, davvero… non è come parlare di cinque persone che sono dall’altra parte del mondo. Parli con persone che sono tuoi amici, tuoi compagni di vita. Con cui hai passato momenti belli e momenti brutti. Sono come quell’amico che incontri e che ti sembra di conoscere da sempre. Ognuno di loro ti ha insegnato qualcosa e, anche se le cose cambiano, continua ancora a farlo, direttamente e non, volontariamente o meno. Contando che ci sono cose che a distanza di tempo, anche di anni, ancora non capiamo. Perché ci vuole tempo, per le cose. Non tanto. Non poco. Solo… il suo tempo.
Quando è uscito l’articolo su Kerrang! Dedicato ai MCR… io… io leggevo tutte quelle cose e non mi sembrava vero.
Penso davvero che sia impressionante e stupendo, quello che cinque ragazzi sfigati siano riusciti a fare. Restando loro stessi, imparando dalle loro esperienze. Senza mai nascondere ciò che sono, la parte migliore e la parte peggiore di loro stessi. Le stesse cose che ci hanno fatti sentire più vicini a loro. Io sono pienamente consapevole di quello che sono sempre stati e che hanno sempre fatto, non solo per loro stessi, ma anche per noi. Ma… vedere. Sentire… in quanti siamo e che proviamo tutti quei sentimenti così intensi allo stesso modo eppure in maniera distinta per ciascuno di noi… ho detto whoa: incredibile. Hanno ispirato tante di quelle persone nel credere e nell’essere ciò che sono veramente che non puoi non sentirti felice, al pensiero che così tanti hanno ascoltato ciò che per te è così importante.
So- mh, so la faccenda che si è creata per il fattore Frerard. È vero… il tutto ha avuto inizio contro l’omofobia. Perché ci sono persone che disprezzano altre persone solo perché respirano… è sempre stato quello che i MyChem hanno cercato di far capire, di combattere. Perché sanno cosa vuol dire essere trattai dimmerda solo perché esisti e sei te stesso. Non si tratta di gay o etero. La cosa è decisamente più grande di quel che si possa pensare e si estende al di la della sessualità. Fino ad arrivare a chi è razzista, sessista o semplicemente stronzo. Ecco, a tutte queste persone così colme di odio senza ragione d’essere, loro hanno sempre detto di tornarsene a casa. Perché non li volevano. Ma… se tu vai da loro, per una parola, per dire ciò che hai nel cuore… loro non ti butteranno mai in pasto ai leoni. Se vuoi ascoltarli, loro ti parleranno. Facendoti capire. Si tratta solo di avere tempo e voglia di ascoltare e pazienza per capire e riuscire ad afferrare davvero ogni genere di sfumatura.
Per quanto riguarda tutto quello che è nato dal loro modo di fare… oltre l’omofobia e il resto. Beh. Questo la verità effettiva la sanno solo loro due. Noi sappiamo che gli occhi sono lo specchio dell’anima e sappiamo anche riconoscere il vero sentimento e distinguerlo dal resto. Il sentirsi offesi perché Gerard ha detto “chi crede nel Frerard non è un vero fan” non ha senso. Davvero. Per il semplice fatto che suona esattamente come suona la frase “Se sei fan della band solo perché il cantante è cool, allora non sei un vero cantante”. Capite? Mettiamoci ancora una volta nei panni di Gerard. Lo facciamo per le canzoni, perché non anche per queste cose?, penso che siamo tutti felici che abbia trovato Lynz e che sia diventato padre. Penso che tutti amiamo Lynz e B. Come si fa a non amarle? Gee e Lynz sono la prova della speranza. Insomma. Pensiamo un attimo a Gerard… a ciò che ha sofferto. E adesso, guardiamolo ora. Non sorridete anche voi, vedendolo felice con lei?
Lui è abituato a sentirsi dire di tutto, come ogni persona che è in vista, ed è una persona con un suo limite di pazienza come tutti noi. La frase che ha detto, lo dice da sempre, si riferisce esattamente che, chi crede che tutto quello che ha fatto solo per il Frerard e chi li ha sempre seguiti solo per il Frerard… allora non li ha seguiti affatto. La prima volta che li ho visti e non ho problemi a dirlo, è stato in un video del 2007, mentre Frank spingeva la testa di Gerard verso il proprio pacco. Già li conoscevo, ma non li avevo mai visti, solo le canzoni e non facevo che ascoltarle- la storia su come li ho conosciuti è davvero strana e lunga e non sono qui per parlare di questo. Quello che c’è stato tra Frank e Gerard lo sanno solo loro, noi possiamo vederlo dai loro occhi, al di la che vediamo anche tutto quello che sono sempre stati i MCR.
Come sapete, anch’io scrivo Frerard. Anche con questo loro mi hanno insegnato molto. Nuove cose e nuovi modi di poter vedere quelle vecchie. Non per quanto riguarda il razzismo o il sessismo, anzi, per quel che penso: uscite e trombatevi tutti, ma prima assicuratevi le protezioni e di essere single! Perché sappiamo che non importa quello che hai tra le gambe, ma nel cuore. T’innamori di una persona perché è quella persona… così come io mi sono innamorata di loro cinque. Così come mi hanno spinta ad essere più combattiva verso le ingiustizie non solo mie ma che di quelle che vedo vengono fatte ad altre persone. Mi hanno fatto capire un altro lato dell’amore e da come può essere sentivo e percepito. Un altro lato, tra i mille dell’amore. Mi sono anche stati d’esempio… sotto ogni aspetto e modo, in ogni cosa che hanno fatto e che continuano a fare.
Io… continuo a credere. In loro. In me. Nell’Amore e nell’Arte. Credo che torneranno, un giorno, in qualche modo. E credo anche in me e che posso fare qualunque cosa. Posso realizzare i miei sogni, difenderli e provare a far sognare qualche qualcun altro.
So che ho detto molto… è solo una piccola parte però, di quello che sento e che vorrei dire. Ma per ora, ho trovato solo queste parole. Chiedo scusa per i verbi sbagliati e per eventuali errori/orrori grammaticali e stupri alla povera lingua italiana. Sentivo solo il bisogno di scrivere tutto questo, di dirvi, tutto questo.
Grazie per tutto, buona fortuna.


Ridete e mangiate tante cioccolata.

venerdì 26 luglio 2013

Tralasciando un alquanto fastidioso ronzare attorno a me che urla cose senza senso, che sono solo fastidiose, appunto per questo ronzare: zanzare.
Il dodici Luglio ho finalmente portato a termine quella ciò che ero certa mi avrebbe uccisa. Ho postato il quarantesimo capitolo di I’m not drunk. Devo dire che sono davvero, davvero, davvero soddisfatta e non solo. Soddisfatta è solo una parte di ciò che sento: in questa storia c’è davvero molto, sicuramente ho messo cose di cui io stessa ignoro l’esistenza all’interno di essa, altre cose erano così impercettibili eppure importanti che forse avrebbe meritato d’essere messe più in evidenza… ma c’è un perché. C’è sempre, grande o piccolo che sia, c’è.
Come già scritto a fine capitolo, lo avevo pronto già da una settimana prima e mi ritrovavo senza nulla da fare. Mi sono detta: semplice, vado avanti. Già, difatti lo sto facendo, ma in modo del tutto diverso da come lo avevo immaginato e la cosa non mi stupisce per niente.
Per capire I’m not drunk, c’è voluto il suo tempo e solo da un certo punto in poi, credo d’averlo davvero ascoltato, e vorrei partire con il piede giusto con la terza storia, che porta il nome della serie. Solo che questa l’avevo già scritta fino a un certo punto, pensata, in un certo modo e che vertesse sotto un certo aspetto, ma alla luce dei quaranta capitoli, dei quattro precedenti e di quelli di cose che vorrei tanto dire… molte cose cambieranno. Visto che i numeri dei capitoli saranno le canzoni stesse (DD & CW) devo prima capire cosa cercano di dirmi le canzoni (sì, ricordiamoci che io sono certissima che le canzoni vogliano dirmi qualcosa…) solo che… mh, come sempre, mi sarei stupita se così non fosse accaduto, per ogni canzone, ogni pezzo mi manda a qualcosa da dire… devo mettere le cose un po’ in chiaro a me stessa, non trovate? La terza storia sarà la risposta alla seconda, la denuncia, alla seconda. Un poco come l’arte.
Tuttavia, per staccare un poco e fare comunque qualcosa, ho preso la scelta di spolverare una vecchia idea del 2010, vagamente ispirata ad un libro- come idea, appunto, ma che durante il pre-sviluppo ha preso pieghe totalmente diverse dal libro, anche perché non era mia intenzione ricreare qualcosa che è già stato fatto.
Sicuramente l’idea non sarà delle più originali, ma credo che appunto per questo, sia perfetta al momento. Ovviamente, non lascerò da parte il seguito di I’m not drunk, voglio solo liberare la mente. Buttare fuori tutto quello che non ho potuto buttare in I’m not drunk.
L’atmosfera della nuova storia sarà totalmente differente, e mi diverto molto alla sola idea.
Attualmente ho scritto due capitoli (contando che di questa avevo scritto tre capitoli più uno che poi avrei dovuto mettere in un punto- quale non so, però… poi vari appunti ecc), privi di titoli, così come la storia stessa. E anche se la cosa mi da alquanto fastidio (esattamente come il ronzio), non mi resta che continuare. Le cose verranno a loro tempo, dopotutto.

Per fortuna, ho accanto a me chi mi aiuta a non esplodere. Tilla, che mi consiglia sempre e che mi sopporta da anni. Il mio Arcobaleno dolce, che mi vicina e che mi capisce e che non si stanca di me (come io non mi stanco di lei <3).

mercoledì 10 luglio 2013

hopeless romantic

"I don't know what other people see
or what they think is love
But i know what it means to me
I fall in love so easily
And it's hard to let your guard down
Something you never wanted to
I gave you my love and if you turned away
I guess i'd be screwed, but...

I'M AN HOPELESS ROMANTIC!!!
YOU'RE JUST HOPELESS!!!"


sabato 22 giugno 2013

roba interessante

anche se ancora non l'ho letta. è in inglese- ci metterò un secolo ahahah
è interessante il linguaggio del corpo.

wtf?

Ho addosso una sensazione che non promette nulla di buono. Questa storta di campanello d’allarme che sta lampeggiando facendo un rumore infernale nella mia testa. Non riesco a farlo tacere. Che cazzo è? Non bastare il rumore esterno? In genere sento altro provenire dalla mia testa, ma questa volta è diverso.
Non so se è ansia. Non sono ansiosa. Non è nervoso o che. Non c’entra nulla che oggi sono tre mesi. Non c’entra il 50/50 o il corvo. No. Nulla di tutto questo.
Non c’entra che mi sento inutile tutto il giorno e che cerco di tenermi impegnata perché mi sembra ancora di avere le tavole da consegnare, quando so che non è così e mi manca, cazzo, mi manca.
Non c’entra la scelta da fare per l’indirizzo dell’anno prossimo. No.
Non c’entra neanche al momento è tutta la sera che efp non mi va. Ho disegnato, sto sentendo musica. Sto bene. O almeno, starò bene.

Vorrei solo capire cosa cazzo mi sta succedendo. Da dove arriva tutto questo.

giovedì 13 giugno 2013

-just-

keep your gun close
and die with your mask on if you got to
keep your boots tight 

aerialsts- frnk

"Aerialists" - Frank Iero

"Se affronto le mie paure
I cieli saranno mai limpidi?
Probabilmente no
E poi ancora
Ho sempre tenuto i miei dubbi vicino al mio cuore
Questi fotogrammi catturano tutti i miei giorni migliori
In modo che stiano congelati ed al sicuro
Quindi devo torvare la mia strada per tornare all'inizio
E ho scoperto alcune cicatrici in posti che non ho mai mostrato
A nessuno
Non so perchè ci ho messo così tanto per tornare a casa
Se tu potessi ascoltare i sogni che avevo, mio caro
Sì, lo so
Li già sentiti tutti quanti prima
Se avessi l'occasione di dire tutte le cose che ho sottolineato
Sì, scopriresti che sono un ladro
Ma che i miei gusti sono così raffinati
Ho viaggiato fin così lontano
Ho raggiunto le stelle
Ma le stelle non hanno raggiunto me
Stanno meglio se lasciate da sole
Te lo diranno tutti
Non mi sono mai sentito così a casa come quando sono caduto
Non so perchè io abbia combattuto così tanto per tornare a casa
Ho percorso tutte queste miglia solamente per ritornare a casa
Ho percorso tutte queste miglia solamente per ritornare a casa
Ho percorso tutte queste miglia solamente per ritornare a casa"

---

"If I face my fears
Will the skies be ever clear?
Probably not
Then again
Always held my doubts close to my heart
These frames trap all my better days
That they stay frozen and unscathed
So I’ve got to find my way back to the start
And I’ve found some scars in places I have never shown
To anyone
I don’t know why I took so long to get back home
If you could hear the dreams I had my dear
Yeah I know
You’ve heard them all before
If I had the chance to say all the things I’ve underlined
Yeah you’ll find I’m a thief
But my taste is so refined
I traveled far
I reach for the stars
But the stars don’t reach back
They’re better left alone
Everyone will tell you
I never felt more at home than when I fell
I don’t know why I fought so hard to come back home
Travel all these miles just to get back home
Travel all these miles just to get back home
Travel all these miles just to get back home"

- traduzione by Lulu-chan

https://www.facebook.com/R.Evolve6277?hc_location=stream

martedì 11 giugno 2013

i'm not drunk: quelle che cazzo no, non le voglio usare

Visto che è mattina è che almeno faccio qualcosa (il tempo che i miei occhi riprendano le forze dopo ieri sera)…
Good Morning!
Incredibile ma vero: sono arrivata a--- ah, sì, a pubblicare, ma sul serio? A pubblicare fino a 35 capitoli (e il 36 è pronto!) è davvero un grande traguardo per me. Ma tralasciamo questo punto, ne parlerò all’ultimo capitolo. Adesso invece vorrei brevemente dire (a chi interessa) le canzoni che non sono e che non saranno presenti nella storia e spenderci magari una o due paroline, senza dilungarmi troppo.
Come “traccia” (chiamarlo concept mi pare davvero esagerato) ho sin da subito scelto i primi tre album. Ma mh, ho inserito anche qualche canzone che non è presente nei cd- ma che comunque fa parte del periodo di pubblicazione. Perché, se dovessi usare canzoni per il periodo in cui sono state scritte sarebbe un’ammazzata- basti pensare a Boy Division. Em, questa come molte altre. Oppure The World is Ugly… Kiss the Ring… oppure quelle solo live  e… insomma, non sono poche. E ci sono più versioni, demo e non. Capite quindi che ho dovuto scremare qualcosa… cover comprese…
Quindi, le canzoni che non sono presenti nella storia sono…

Jack the Ripper – è una cover, l’originale è di Morrisey. Ma nulla toglie che un giorno posso scrivere qualcosa con questa.
Desolation Row – ecco, questa ho avuto qualche dubbio. So perfettamente che è una cover ma mh, è comunque prima di DD. Me ne sono ricordata una mattina mentre ero a Termini.
Death Before Disco – è la demo di Party Poison. Mh, è la demo che piano piano si è evoluta per diventare quella che noi oggi conosciamo come Party Poison.
Song 2 – cover Blur e devo dire che qui sono stupendi.
Under Pressure - … Ho già dato con Hey You, thnk!
Shut up and Pray – la pre Disenchanted.
Astro Zombies – cover Misfits, e credo che questo si sapeva.
Skylines and Turnstiles – è una canzone davvero molto significativa. Mh, è… la prima che hanno suonato come band e la prima che Gerard ha scritto, dopo l’attacco alle Torri Gemelle (anzi, diciamo che è stata la prima che ha voluto portare a termine, okay?) assieme al batterista dell’epoca, Matt. Non… non ho voluto metterla nella storia perché mi sembrava davvero una cosa… senza rispetto ecco. Come se svalutassi il significato della canzone. Avrei potuto usare delle frasi che vogliono dire davvero molto, ma sono banale nel dire questo, visto che per ogni frase ci sono mille significati. E solo Gerard li conosce tutti.
Helena – stesso discorso. Non me la sono davvero sentita di toccare l’argomento- l’ho solo sfiorato appena, nel capitolo 35. E tanto basta. Non volevo… mettere questa canzone e poi parlare di tutt’altro oppure metterla e fare un capitolo in cui Gerard non so… va al cimitero e- e cose così. Anche perché avrebbe voluto dire parlare di nuovo anche di Bert. Diciamo che le due cose hanno un che di collegamento (eh?) e non voglio che Gee soffra ancora per questo. Non sto assolutamente mh, prendendo sotto gamba la questione, semplicemente… non me la sento d’immergermi in questo, vorrebbe dire riesumare cose vecchie, al di la che possono essere dolore o meno per me, ma ripeto: è una scelta che ho voluto fare per rispetto. Ma resta comunque un parere e motivi personali.
Cancer – (tento di reprimere qualcosa in merito perché non è ne il momento ne il luogo) la canzone parla di una malattia e NON voglio far fioccare malattie a qualcuno alla PUFF, okay? Visto che sino ad ora non se ne è mai fatto cenno. Anche se c’è un particolare che, ammetto, ho totalmente scordato di trattare--- mi perdo, l’ho sempre detto. Vedrò di sistemare la cosa. Io non trovo soluzioni, ma modi per poter vedere e trattare le cose. E anche per quanto Frank abbia le sue cosine, no, non ha nulla a che vedere con questo. Grazie.
The Ghost of You – (stesso discorso) parla della guerra, di qualcuno morto e che non c’è. Il video appunto, è ambientato nel periodo degli anni quaranta e dello sbarco in Normandia (infatti il video è uscito prima in Europa e poi in America se non ricordo male…) e… ho già usato Mama che comunque riguarda la guerra, e nel corso della storia, cioè mh, il periodo in cui avviene mano a mano no, non è schiattato nessuno. Non vedo motivo per metterla.
Bury me in Black – deve ancora dirmi qualcosa.

Beh, penso e spero che sia tutto.
Inoltre ho fatto qualche conto e… la storia dovrebbe vedere il termine “conclusa” il… 12 luglio. Ma sono poco affidabile nei calcoli. E se contiamo che il primo capitolo l’ho postato ad inizio di quest’anno… 2 Gennaio… Sette mesi… mh. Mi piace il sette, è il mio numero preferito (assieme al nove e il ventisette).
Sto cazzo di 17 ho la revisione e poi posso morire in pace <3.

Vi auguro buona giornata.
Ridete e mangiate cioccolata

xla

domenica 2 giugno 2013

videogames in 3D? Fanculo. Io voglio quelli in 1A

Questo videogame è un killer per le mie corde vocali. E' un gioco stupendo e lo conosco da un bel po'... è il genere di gioco che piace a me. Presente quei videogames pieni di grafica eccezionale, quelli che i capelli woooooowparonoveri, mh? Quelli che ogni piccola cosa è fatta sin nel più piccolo dettaglio nel suo essere dettagliattamente dettaglioso, mh? Quelli che... ci vedi la microminiminimini gocciolina di sudore alla tempia, mh? Perfetto. Scordatevi queste cose, cancellatele. Vi passo la vernice coprente bianca! Vi c'inondo, davvero.


Questo è la tipologia di videogames che adoro. Davvero. 
I giochi che escono ora sono beh, nulla da dire, ovvio. Sono fatti a regola d'arte e moltissimi hanno davvero ottime trame. Però... dai, andiamo... questi sono bellissimi <3. 


Il cinque finisco la Comics. Di nuovo. Il secondo anno. Ed ora che so devo dire che sono più preparata, ogni volta lo sono sempre di più. Imparo in fretta sotto certi aspetti, ma credo che più che altro sia... loro lo chiamano intuito, io lo chiamo botta di culo.
Mi sento davvero soddisfatta di quest'anno. Sotto ogni punto di vista.
Andando a "scuola" i miei anni sono scanditi da questi quindi come anno intendo da ottobre 2012 ad oggi, giugno 2013 e sì, ripeto: sono molto soddisfatta di come sono andate le cose. Ogni anno imparo cose nuove, apprendo altro, sugli altri, su me stessa, dagli altri e da me stessa. Tento di capire insomma... anche se sono un muro di gomma. E lascio stare i mille lati filosofici che ci si possono fare sopra.
E c'è qualcosa sulle stanze che non vedo l'ora di dire.
Per il resto... vedo le mie tavole. E ripenso a quelle dell'anno scorso e a quelle all'inizio del primo anno. Ora so mettere le cose per darci un senso, un perché. E a modo mio, dandoci una mia persona interpretazione. E più vado avanti e più trovo ancora altri motivi per continuare.
Sopratutto perché i più sono certi che i fumetti non valgono nulla. Ma sono gli stessi che dicono che la musica, l'arte, non vale nulla. Il che si spiega da sola la cosa, e di quanto possa essere pessima la vita di queste persone che la pensano così. 
Il diciassette ho la revisione. E poi posso tornare alle recensioni. 
Ho scelto di non recensire più al momento perché non voglio farlo tanto per. Non lo faccio per contentino o per avere i "punti" (che cazzo ci faccio alla fine, ottengo un viaggio a fanculonia o a figaland?) perché se una storia mi dice qualcosa vorrei davvero dire per filo e per segno a chi l'ha scritta COME mi ha fatto sentire la storia. E in questi tempi ho troppo da fare... cose da sistemare sotto molti versi. 
E lo scrivere e sentire musica e disegnare mi salva. Come sempre.



sogni d'oro, dolcezze <3

martedì 28 maggio 2013

troppo buono, tzn

è vero è complicato odiarti.
nessuno al mondo può negarlo.
tantomeno oggi io, e...
è vero è complicato amarmi,
né io né te ci riusciamo. 
io da sempre, tu per niente.

E sentire me mentre canto questa è qualcosa da fare almeno una volta nella vita <3


lunedì 20 maggio 2013

Ho finito il capitolo 33 per I'm not drunk. 
E mi sono resa conto che mi ero scordata per strada due canzoni: una perché convinta d'averla messa visto che l'avevo scritta, l'altra davvero *evanesco*... quindi... non saranno più 37. Il numero si alza; I'm not drunk avrà in tutto 39 capitoli.
[e lasciamo stare quando stamattina a Termini mi sono resa conto che c'era ancora UN'ALTRA a cui non avevo pensato... però... mh... *sbrocca*]

Pensiamo a cose migliori: le nuove foto di frnk!
Partiamo subito da roba forte <3. Presente l'universo? Ecco, qua abbiamo la visuale in stop del busco nero (scusate il gioco di parole però cazzo...) this. E sì, porta delle calzone u.u. Se NON basta- e lo sappiamo che non basterà mai, c'è dell'altro. Sisi. Addirittura! [attenzionenell'aprirequestagif] this.
tutto | questo | mi | uccide | ogni | volta.
perché provo sempre a disegnarlo, ma non ci riesco. E non capisco il perché...

Ora passiamo a roba random dei MCR...
this - AH, l'hai detto Gee. Oramai è fatta!
this - *sospira* 
this - Jamia al concerto dei leA <3... e l'esercito Iero dove sta? O.o
this - oh, la signorina che fuma u.u
this - scatti rubati della signorina, nel 2001 durante una pausa u.u.
this - ... le doti del nostro eroe. Solo alcuni... rispetto alle mille altre cose che sa fare <3.
this - *ennesimosospiro*
this - ciao pancia di Gee *-*
this - interessante...
this - questo è l'attuale testata icon (?) di Gee su Twitter <3.

Piccola foto differenziata: wut? e vorrei provarli tutti ma sono solo in Giappone e ora che ci penso... non sono mai stata in Giappone. Mh. In... Asia, in generale. Il che è una barzelletta per vari motivi...
Queste sono tra le cose che mi fanno davvero sorridere e mettere di buon'umore <3.

Cetrioli. Cetrilove che mi ha passato quel geniacco di Mir <3


mercoledì 15 maggio 2013

way down

Se loro cadono, che fai, cadi anche tu?

No. Sarei sotto di loro, a cercare d'attutire la caduta e a lavare via il sangue dalla loro pelle. Loro lo hanno fatto tante volte per me. Voglio anch'io fargli sapere che mi sento come loro.
Perché quando ami, è così che fai.

venerdì 10 maggio 2013

cap.31 | subway | gioconda?

Aggiornamento di I'm not drunk-

                                My way home is through you


Detto questo... mi sono resa conto, come ho già scritto nelle note di fine capitolo, che questa storia è prevalentemente una transizione, una sorte di strada che una persona in genere fa nella vita per arrivare- per arrivare da qualche altra parte, che in genere è la meta finale, se stesso, tutte ste cazzate qua, no? Dico. Ora, alla bellezza del 31esimo capitolo, riesco a capire un poco di più quello che io stessa scrivo. Questa storia è una subway. Perché fa figo. Volete qualcosa di ancora più figo? Okay.
Sub - lo collego ovviamente con le immersioni, amo il mare. Il profondo... la pace, l'immenso. Che sai che rischi d'annegare ma continui ad andare giù e non sai neanche se hai ossigeno a sufficienza. Ma non ci pensi, in genere non ci pensi mai a quanto ti resta da vivere.
Way - ... no, davvero, serve anche che dica qualcosa?
E se vuol dire quello che ho sempre creduto, la traduzione è metropolitana. Amo le metropolitane. Sono il mezzo più veloce per arrivare ovunque, collegano come nessun'altro mezzo una città. Però in pochi si fidano, a pochi piacciono. La prendono per comodità non per piacere. Io la prendo prettamente per piacere (...) e anche perché mi risparmia parecchia strada.
Ecco, immaginate che... Gerard sia in questa metropolitana, okay? In questo vagone, senza posti a sedere (e quando mai?), che non si capisce mai un tubo degli annunci e che se non ti sbrighi a scendere, perdi la tua fermata. Spesso ti spingono e sei trascinato e puoi anche cadere. Infondo è raro che ci si fidi di qualcuno in metropolitana tranne che per domandare la fermata- senza contare che sono sotto terra e generalmente il pensiero comune collega questo posto ai morti. 
Quindi... diciamo che Bert gli ha fatto prendere la metropolitana sbagliata. Gerard è dovuto scendere e vagare un poco per i sotterranei da solo, finché non ha trovato Frank.  
Mikey? Oh, a lui i musicisti vaganti dedicano serenate <3.

Per ora, le cose... "basi", sono:
- Gerard riuscirà a dire a Frank le parole magiche? Dipende. Finché non riuscirò a dirlo, non vedo perché si debba sentire costretto.
- Frank verrà mai a sapere che Bert e Gerard si sono parlati a quella festa? ... Non è questa la domanda corretta.
- Frank e Gerard parleranno mai apertamente? Eccola qua la domanda corretta! Mh, sì, dai. Gli do fiducia. Io sono una persona che crede molto, nel dialogo in un rapporto [sono molto logorroica] ma non sono questo Gerard ora. Diamogli tempo. Come c'è voluto il tempo perché capisse il sentimento verso Frank e per baciarlo, ce ne sarà per ogni cosa.
- Cosa ha regalato Gerard a Frank? Una mezza idea ce l'ho, anche se Gee è molto geloso dei propri disegni <3.
- Tra Moikey e il tostapane come va? Una storia d'aMMMore immortale. Comunque una storia d'amore indubbiamente meglio di quella di Twilight lol.

Ripetendomi e basta: mi dispiace di raccontare così di Gerard. Mi sembra di fargli rivivere qualcosa di brutto, anche se grazie al cielo, nella realtà è tutta roba passata. 
Lui è passato da Poeta Maledetto a Sassy Diva. Porcaputtana, ma davvero nessuno si rende conto di... di questo? Si è guadagnato entrambe le nomine per come era e per come è ora e per me questo vuol dire "cambiamento" vuol dire che è andato avanti, ha continuato e ha imparato a conoscersi e ad amarsi. Mi domando se anche Gerard nella storia ci riuscirà... l'idea iniziale era di ripercorrere in modo più che fedele come, dal mio punto vista, è nato e maturato il rapporto tra Frnk e Gerard. Però il tutto ha preso un'altra piega.
Esempio: non vanno in tour, non fanno concerti- per ora, poi non si sa <3, però sono una band (un'idea) e su questo non si discute. 

Passando ad altro: ho visto che hanno partecipato davvero in tanti, al concorso indetto da Gerard <3. Sinceramente ci sono rimasta del fatto dei premi fisici, ne sono felicissima ma... non è che la prima cosa che ho pensato è stata "e cosa si vince?", nah, per me era stupenda l'idea che ha avuto di stimolarci a creare arte. 
Ho un concetto di "bel disegno" davvero a sé. Nel senso... per me non ci deve essere la somiglianza, quanto l'essenza. Si deve vedere qualcosa, dal disegno. Deve trasmettere, parlare, comunicare. Penso di essere l'unica pezza dimmerda a questo mondo che non trova nulla di così eclatante nella Gioconda. Pennellate a parte date egregiamente.
La cosa davvero incredibile è che anni fa, mh, ero davvero piccola- andavo alle elementari, non avevo alcun contatto col disegno, con l'arte ecc però mi domandavo perché veniva considerata arte un qualcosa che non aveva senso e che non rispettava... che storpiasse la realtà. Alla fine, per fatalità, è proprio a questa che mi sono avvicinata di più. Questo vuol dire conoscere, non restare nell'ignoranza. Dico: prima di parlare, conosci. E, anche in questo caso, attento a ciò che dici dopo.
Quale mese fa, il mio insegnante, finito di guardare dei miei lavori, mise i fogli sul tavolo e disse "Io non riesco a capire tu cosa vuoi. Cosa cerchi. Cosa vuoi?" era confuso davvero.
Io lo guardai "Bella domanda"
Lui "Cosa ti piace? Che genere ti piace?"
Io "Nessuno. Non è un- non mi piace etichettare." però non potevo stare zitta "A me piace quel genere sembra confuso e senza senso. Non mi piacciono le sfumature da maestro, mi piacciono i colori secchi, forti. Il nero, il rosso."
Lui mi sorrise "Ho capito" digito qualcosa al pc e dopo qualche istante girò lo schermo verso di me, facendomi vedere un mucchio di pagine di fumetto, di illustrazioni e di bozze di Mignola, Miller e Ba. C'era sopratutto una tra tante, che lui prese ed ingrandendola disse "Vedi? E' sintetizzato, ma pieno di dettagli che apparentemente sono privi di senso, quasi macchie. Con poche linee rende. Guarda questo personaggio!"
Io avevo gli occhi che brillavano "Hai capito perfettamente" poi guardai meglio "Ehm, veramente la prima cosa che ho notato è la sagoma nera nel vampiro sullo sfondo rosso".
Poi un mio amico ha voluto sapere anche lui questo.
"Quale è il tuo genere"
E ho ridetto la stessa frase di prima, ciò che non mi piacevano l'etichette. Però alla fine mi sono ricordata di una foto che vidi su Facebook tempo fa, che era l'esempio perfetto.
"Sono di quel genere dove la bambina col tutù nasconde un'accetta insanguinata e il criminale nasconde un mazzo di fuori."
Non so se è qualcosa del tipo: l'apparenza inganna, però ci si avvicina parecchio.
Però, eh, però... ognuno ha le proprie eccezioni, no? La mia è sempre una, sempre quella, sempre lui. Ma questa è un'altra storia... tornando al discorso iniziale della parte finale di questo post- non vedo l'ora di sapere come andrà a finire tutto questo, anche se mi sento davvero piccola rispetto a tutti gli altri perché la potenza e l'amore verso Gerard sono immensi (e qui in mezzo ci sono anch'io, sia chiaro). 
Good Luck a tutti, ox