domenica 30 dicembre 2012

Gerard, io e voi



Sei bellissimo. Tu. Tu. Tu. E tu, sì, anche tu, e tu. Mh, pure tu. Tu. E anche tu, lì infondo. 
Perché sì, il mondo è brutto, ma tu sei bellissima per me.
Anche voi vi sciogliete a queste parole, ammettetelo.

splendido splendente

A parte che mi sono fermata a fissare la gif precedente come una povera imbecille... MA CIAO, bella immaginina mini filmino di pochissimi secondi ma pochissimi fottuti secondi scelti bene cazzo, ma CIAO.
Bene, dopo questo piccolo delirio... vorrei poter dire due parole, e penso possano essere considerate come un discorso di fine anno, visto che l'anno non è ancora finito. Comunque. Vorrei poter dire qualcosa di quest'anno, e magari anche di quello precedente.
Mi rendo sempre più conto, che non sono più quella di una volta. Non sono cambiata. La gente non cambia. Semplicemente il mio modo di vedere le cose, è variato. Così come il mio modo di agire e di pormi verso me stessa, chi mi circonda e il prossimo. E se ripenso a come ero... sì, non si può dire che mi si può riconoscere (anche se la mia conoscenza dell'italiano è rimasta comunque pessima) però. Però. Ricordo cosa ho detto allo scoccare della mezzanotte che dava il benvenuto al 2012 e ricordo cosa ho detto come prima cosa ad alta voce, a me stessa. E sinceramente, penso che quest'anno sarà diversa.
Ad ogni modo, ci stavo pensando l'altro giorno, a quante cose sono successe. Ma anche se fossero poche sarebbe uguale, conta quello che hanno rappresentato, giusto?
E penso che il modo migliore per far capire cosa intendo, sia riportare degli esempi (cosa che faccio spesso).
Scrivo qui adesso due testi (non sono storie, non sono poesie, non sono canzoni non so cosa cazzo siano). Il primo, scritto un anno fa, il secondo, qualche giorno fa.

I kill me

Se ci fosse una stanza 
Dove rimbombasse la mia voce,
Tirerei fuori la pistola dal cassetto.
E' ancora carica da quella volta, dolcezza.
Da quando me l'hai data, dicendomi di usarla per la mia felicità.
Per uccidermi.

Non vedevi altra soluzione.
Così, mi hai dato una pistola,
Per non farmi soffrire delle tue parole,
Avrei dovuto tappare le mie orecchie con il piombo.
La uso come voglio.

Vado avanti. Comunque. Avanti.
E, di quella pistola, resterà solo il rimbombo.
E le mie voci che si spengono.
Per uccidermi.


29.12.2012

Per me è già passato quel tempo
Purtroppo non potrete vedermi compiere questo passo con voi
Perché tutto questo, per me è già passato.

Mi ricordo come è stato.
Mi rivedevo in quello specchio senza volermi davvero vedere. 
Senza accettare quel pezzo di vetro.
Camminare per le strade della città era faticoso. Ogni passo lo era. E quelle occhiate erano davvero pesanti.

Mi odiavo. Provavo disgusto per ciò che ero. 
Con questa certezza di fare lo stesso effetto a chiunque altro.
Non capivo che bastava l'odio che mi sputavano addosso ogni volta che aprivo gli occhi e venivo strappato dal mio mondo dei sogni.

E non m'importa di risultare banale dicendo che così facendo, mi stavo rovinando con le mie stesse mani. 
E m'importa ancora di meno delle vostre occhiate sapute, mentre vi dico che adesso mi amo, che sono salva adesso.

Ecco perché mi dispiace, ma non mi vedrete mai con la testa in un cazzo di cesso, o a bucarmi o attaccata alla bottiglia.
Queste cose non hanno mai patto parte di me.
Sono sempre stata meglio di questo. E anche voi lo siete.

Quella rabbia adesso è solo determinazione.
Quell'odio verso di me, è diventato pura adorazione.
Posso quindi dire che quel vuoto che senti al petto vicino il cuore e i polmoni, non è davvero vuoto. Che ti sembra, così. 
Ma io sono qui per dirti che puoi tutto. Solo che ancora non lo sai. Ancora non sai quanto puoi brillare.

Vedi quel punto laggiù, dopo il sole? Sappi che puoi arrivarsi anche tu, e andare anche oltre.
Perché non ha senso tutto questo vomitarsi addosso rabbia. Fai solo il loro gioco.

Come puoi pensare di essere amato, se prima non sei tu ad amarti?
Che motivo ha altrimenti?
Puoi splendere di tua luce, perché è un qualcosa di personale e unico. E puoi farlo a partire da ora.

E presto noterai che camminare per la città, sarà davvero ciò che appare.
Camminare tra le persone. Felice. Risplendendo.
Facendo luce sul tuo cammino. 


Mh. Sì. Penso che ci sia una certa differenza. In un attimo di vanto potrei dire che essere passata da Revenge a Danger Days- ma tranquilli, perché c'è stata anche la Parade. 
Perché ho riportato queste due cose? Per far capire che quando parlo, non sono parole a caso. Certo, alcune volte mi dico "ma perché non mi faccio gli affari miei? Chi sono io, per rompere il cazzo alle persone?" però non ci riesco mai. Perché so cosa vuol dire non accettarsi. E' davvero brutto. Quindi, adesso chi legge, sa che le mie, non sono parole al vento.
Infatti, se mai mi capitasse questa dannata fortuna di avere una fottuta band... non penso che un giorno troverò storie, fanfic, su di me- mh, magari sugli altri componenti del gruppo sì. Insomma, non ho nulla di interessate, sotto questo profilo. E trovo la cosa dannatamente divertente. E suppongo penserò più che altro alla musica, che non a queste cose. Certo, in alcuni momenti penso che proverei a leggere qualcosa- se mai qualcuno scriverà, qualcosa. Perché mi piace sapere il punto di vista di altre persone.

Passerò il capodanno da Frankie.
E oggi ho scritto fino il capitolo dieci di I'm not drunk or anything. I'm a little stoned. E ne sono davvero, davvero felice. Contando che da Gennaio sarò piena tra tavole e il secondo corso da seguire. Non voglio restare ancora indietro, ma al tempo stesso, non voglio neanche smettere di scrivere.
Ehhh, temo davvero che dovrò scendere a patti con qualcosa con cui faccio a botte da anni. Una cosa tremenda chiamata organizzazione.

Buon fine anno a tutti. 
Ridete e mangiate tanta cioccolata.

ps: a chi interessa, il primo capitolo della storia, sarà pubblicato su EFP nei primi di Gennaio e suppongo che verrà aggiornata una volta a settimana. 








martedì 25 dicembre 2012

sante parole


Onestamente fu solo una normale depressione, capisci?
Però accresciuta dalla dipendenza da alcool e abuso di narcotici. 
Voglio dire, tutti si deprimono, ma è del tutto normale. 
Um..ma al momento non me ne rendevo conto, credevo davvero di essere malato, e mi stavo curando da solo. 
La mia medicina, però, non funzionava. 
E ho davvero pensato...
Ho davvero pensato di morire. 

~Gerard Way 



domenica 23 dicembre 2012

sleep

Non respirare per me, non merito la tua compassione,
Perché non sono affatto dispiaciuto di quello che ho fatto.
E dopo tutto, come potresti piangere per me?
Perché io non so male per questo.
Quindi asciugati gli occhi e dammi un bacio d'addio.
E dormi, dormi e basta,
La parte più dura è lasciar stare i propri sogni.
Un brindisi per l'orrore in cui sono immerso,
per i bravi e i cattivi ragazzi,
per i mostri che sono stato.
Tre urrà per la tirannia, apatia senza una scusa,
perché non c'è nessuna possibilità che io torni indietro.
[Sleep - My Chemical Romance]

Ecco, questa sono io. In tutto e per tutto. Mi sento davvero in questa canzone.
Non sono affatto mortificata per le mie azioni. 
Non voglio rinunciare ai miei sogni. 
Non sto male per quello che gli altri mi fanno.
Il brindisi, è per quella parte di me che adesso non c'è più- quella parte sempre certa di essere sbagliata e ridicola e malata e schifosa. Ecco, non c'è nessuna possibilità che questa torni indietro. Spero che l'abbiate salutata a dovere.

questa non è una storia felice cazzo

Mh, si, okay, ammetto che mi rosica non poco aver cambiato indirizzo e-mail solo perché nonsocome non riesco più ad entrare in quello precedente. Mi diceva che "probabilmente qualcuno sta usando il tuo account" però è stato bloccato, quindi vuol dire che qualcuno ha provato ad entrare ma nisba. E gli sta bene. Cioè, fatti i cazzi tuoi. Cosa pensavi di trovarci dentro? Segreti di stato? Mh? Pwa, gente messa male che rompe il cazzo al prossimo. Fottetevi, okay? Col cuore. Perché era si solo un account mail, però me lo trascino dietro da sei anni. Se non l'avevo cestinato secondo voi è stato solo per compassione? 
Quindi, un attimo di silenzio per il mio povero account msn deceduto. 
...
E diamo il benvenuto a quello nuovo. Nella speranza che me lo ricordi io per prima. Ahahah!

Ieri ho visto al cinema Lo Hobbit. E ogni volta che torno al cinema mi dico sempre la stessa cosa: dovrei andarci più spesso. Già. L'idea iniziare era andare a vedere Le 5 Leggende ma l'hanno tolto (stessa fine di quando, a Settembre, ci sono andata per vedere Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno e sono finita a vedere Prometheus o come si scrive). Però sono contenta che almeno The Amazing Spiderman e The Avengers lì ho visti. Dopo la fine della saga di Harry Potter è davvero raro che m'interesso di cinema e comunque non vede tv, quindi... ah, però attendo Gennaio con ansia, visto che esce l'ultimo di Tim Burton. Ah, questo me lo voglio vedere e gustare, non m'interessa nulla, il giorno stesso che esce, fanculo, ci vado! Con tanto di maglia presa da EMP, oh!
Tornando al film Lo Hobbit: permettendo che io non sono affatto una patita di fantasy e cose così... cioè mh, prediligo un altro genere, ecco tutto. Come per i libri. Al posto di Le Terre del Mondo Emerso (chi chiama così questa saga?) io leggo Acid House di Irvin Welsh oppure, al posto di uno di questi libri che in copertina hanno il primo piano di un bambino o di una ragazza con occhi grandigrandi, qualche documento sulla Seconda Guerra Mondiale o sulla Medicina Nazista. Insomma, nonostante tutto questo, nonostante io prediliga altro genere, sono contenta di aver visto questo film, in molti ne hanno parlato davvero bene e infatti merita davvero molto. Non solo è fatto benissimo, oltre a inquadrature e cose così, anche i paesaggi sono bellissimi, le luci cazzo, le luci era fantastiche! I personaggi ognuno con una diversa personalità che non veniva mai messa in ombra. 
Ho adorato il quinto stregone, quello che vive tra la natura... Lo voglio come marito, per favore! Ahahah!
Ora che ci penso... Prometheus effettivamente... è il mio genere. Questo fantascientifico sporco e ridotto male. Peccato che avevo scelto un pessimo giorno per vederlo... e non me lo sono potuto gustare fino alla fine. Mio padre anche che dice, a distanza di mesi "però a me è piaciuto, e mi sarebbe piaciuto anche vedere la fine." Ed io "beh, potevi anche continuare a guardarlo, tanto non è che io potevo muovermi. Ero per terra priva di sensi, di certo non scappavo, quindi..." nah, sono stronza.

Comunque, cinema a parte, ho avuto un'altra fantastica idea! I titoli dei capitoli (perché cazzo stavo scrivendo capelli?) della storia I'm not drunk or anything. I'm a little stoned. prenderanno i nomi dei titoli delle canzoni dei My Chemical Romance. Visto che volevo seguire comunque la stessa logica (che parolona, cazzo) di Hey You dove avevo usato i titoli di quattro canzoni... beh, volevo portare avanti questa cosa. E, visto che l'inizio della seconda storia non sarà granché delizioso... mi rifaccio principalmente all'album Bullets e Revenge. E sì, qualcosa della Parata, ma penso verso la fine. In modo globale, so cosa voglio e mentre scrivevo, ho capito che davvero le cose vengono mano a mano. Solo che ho questa cosa di fare i capitoli abbastanza... piccoli, ecco. Forse perché voglio che finiscano in un certo modo... boh. E ammetto che mi è dispiaciuto non poco, la fine del quinto capitolo. Ci avevo pensato sopra un bel po', prima di decidermi quale sarebbe stato il finale... a chi leggerà e piacerà la storia, sicuramente mi vorrà morta ma presto passerà questa vena omicida nei miei confronti... per tornare dopo uno o due capitoli, ne sono certa.
Però devo dire che... scrivere questa storia... è un qualcosa di totalmente diverso da quello che mi aspettavo. Forse sarà che, dopo I Kiss You su Harry Potter, non ho più scritto storie a capitoli (se non vogliamo contare quelle di un massimo di quattro/cinque capitoli). Non che con quelle da un solo capitolo sia tanto diverso... parlo dal punto di vista che parti con un'idea e poi magari ti esce fuori qualcosa di completamente diverso ma che cazzo, ti piace. Un po' è così per le long, ma è un qualcosa che accade ad ogni capitolo.
Comunque, la mia nuova idea di suicidio personale: sì, seguendo la stessa logica (arcana) di Hey You dovrei appunto lasciarmi guidare anche dalla musica, che ogni capitolo ha il titolo della canzone e che mi ha aiutata a scriverlo, frasetta fighetta compresa prima del capitolo e che lo racchiude in buona parte. Okay. Però... mh, come dire... non ne ero completamente soddisfatta, non ci stavo abbastanza male a dirla tutta e non va bene. Questa non è una storia felice, cazzo. Non tutta almeno. Ma non è per questo che ho preso la decisione che ho poi attuato e che spero di riuscire a portare avanti senza rimetterci troppo la pellaccia (sì, perché c'è un motivo per cui non mi ero mai cimentata prima di un qualcosa del genere) ma semplicemente perché penso davvero che molte parti delle canzoni siano per loro, per Gerard e Frank, solo per Frank, solo per Gerard, per loro, comunque, in qualche modo. Non dico canzoni sane, ma proprio pezzi sparsi qua e la. E per questo e per complicarmi maggiormente le cose... sì, ho deciso di usare le loro stesse canzoni per la storia, firmando la mia condanna a morte <3.
Come giù detto, prevalentemente saranno quelle dei primi due album, ma visto che beh, vorrei arrivare al 2007 proprio per restare almeno un pelino fedeli al tutto... penso proprio di dover inserire anche la Parata--- e forse so anche in che punto della storia, inserirla. Nella speranza che non me lo scordo ahahah. Può succedere, alla mia età (e mi sento come chi sa piangere, ancora alla mia età... sì, sono stata tentata di metterci Tiziano Ferro, per non parlare di Renato Zero, però... volevo fare tutte canzoni inglesi, poi ho pensato ah, ma perché non rendiamo giustizia mera a queste due anime usando le loro stesse canzoni?). Io dico sempre di essere troppo vecchia, quando in realtà non lo sono. E' che mi pesa il culo.
Ieri sera l'ho passata a spulciare le canzoni. Già. Inoltre devo capire quando mettere un certo titolo, perché ci sono più parti nelle canzoni che possono essere perfetti per altre parti. Un esempio lampante è This is how Disappear! No, giuro. sarà che poi ti ci rispecchi così tanto che arrivati a un certo punto, è difficile vedere le cose da un altro punto di vista...
So in che punto inserire questa canzone. Poi, altro dilemma è quella cazzo di divina The Sharpest Live. Due pezzi più che altro, ma ne posso usare solo uno. Cioè, nessuno mi vieta di metterne di più, però... 
Inoltre, sarebbe davvero bello, iniziare la storia con le canzoni di Bullts, metà parte Revenge e verso la fine, The Black Parade. Già. Assaporate questo sogno con me...
Anche perché... sarà davvero brutto, dover lasciare l'idea iniziale per l'ultimo capitolo- non so neanche come cazzo andranno avanti gli eventi, quanti capitoli saranno e sì, ho già scritto la parte finale dell'ultimo, neanche tutto, solo questa. Perché la canzone ci stava davvero bene, però non è dei MCR. 
E Gerard sembrerà davvero schizzato. E Frank. Frank, amore, spero che tu sappia quello che farai, perché io non lo so.

venerdì 21 dicembre 2012

raccolta pwp frerard

Togliendo il fatto che il mio computer portatile è impazzito, adesso è tutto così stretto e piccolo- ALLARGATI CAZZO, STRONZO! E sempre sul tema di cose vagamente porche, e visto che ho dato una letta al regolamento di EFP riguardo questa cosa sulle Serie, ho capito di non poter fare quello che avevo in mente. Ovvero, raggruppare sotto una Serie, tutte le mie storie PWP. Quindi... beh, eccociquaaaa. 
Ripeto di nuovo, PWP sono delle storie scritte puramente per il porco piacere, ma nel vero senso della parola. Mi piace scriverle, mi diverto. Come un elefante a ballare il tango da un kebabbaro. 

Rage 
E' stata la prima storia che ho messo in questo fandom. Una storia che ho scritto mentre ero arrabbiata. E solo a distanza di tempo mi sono resa conto che la prima che ho postato, è una Gerard/Frank, prima è unica, oltretutto. Visto che il resto sono state tutte Frank/Gerard.
Devo dire che il titolo l'ho preso dal fumetto di Queer as Folk USA.

Ricordo che quando l'ho scritta, avevo la febbre. Era sabato sera. E stavo scambiando delle chiacchiere quelle matte con cui esco sempre. La prima domanda è stata: chi dei due è cosa? Okay, ammetto che la primissima visione, ancora prima della vera e propria nascita della storia, è stata totalmente il contrario, totalmente una cosa diversa. Poi mia madre mi ha detto "ma povero Gerard, sempre la parte del disgraziato" quindi beh, ecco qua questa storia. Che, oltretutto, ne ho in mente un seguito da mh, un fottio di tempo, diciamo. E anche altre versioni.

A dire il vero, Gerard canta di un hotel bella muerte, ma ahahah, sono sorda e non mi vergogno ad ammetterlo. E alla fine mi sono affezionata, a questo titolo, e non me la sento di cambiarlo, e come dire: neanche la storia va bene. Invece mi piace. E' nata... in estate, quando prima di prendere l'aereo, all'aeroporto ho preso questo bellissimo rossetto rosso, che oltretutto è il nome dell'hotel e il numero della stanza è la tonalità del rossetto. Ecco da cosa essenzialmente è nata. Da un rossetto.

Okay, qui mi sono sforzata non poco, per farne uscire due capitoli. Uno mi sembrava boh, troppo... lungo? Non saprei. E poi mi piaceva questa cosa della colazione e di Gerard che non riesce neanche ad andarsi a prendere il suo cazzo di giornale in pace ahahah, ecco da cosa è nato tutto. Da un discorso dove si diceva che questo povero ragazzo non può neanche uscire tranquillamente di casa neanche per il suo cazzo di giornale. 

Scritta dopo un lungo tempo di paura dalle shot pwp. Ci sono state più cose che mi hanno fatto nascere le idee che la compongono e che mi hanno poi permesso di metterla per iscritto. Tanto per cominciare, come sempre, la musica. Un video di Slash. Canzoni di Rihanna. Il ritmo, ragazzi miei, il ritmo. La roba del locale è merito di Slash. Il pezzo della scena vera e propria, l'ho scritta mentre mi facevo tatuare. E sì, se mi uscissero sempre così, penso di dovermi tatuare più spesso. Non mi vanto di nulla, per carità. Dico solo che può succedere che ti piaccia un qualcosa che fai.

L'ultima arrivata, almeno per il momento.
Mi sono divertita e ho scassato il cazzo a molti, per le canzoni. Ne sento così tante così spesso che il mio fottuto essere ne richiede sempre di più. Ahahah! 

E poi ci sono quelle storie che non si possono pubblicare ovunque, e per questo ho creato il mio piccolo spazietto dove posso metterle.
Le storie che vado a mettere ora, il link porta direttamente al testo, nel mio archivio blogfree, okay?

Aah. Già. Un minuto di silenzio per Pansy. E ringraziamola, per lo meno io lo faccio sempre. Visto che, senza di lei, questa storia non sarebbe mai esistita. 
Un mio amico ha letto la prima riga e ha buttato tutto all'aria, andandosi a rifugiare tra le sue carte di Duel Monsters. Urlando che gli stavo violando il cervello.

Oppure era stata questa, la prima che ho scritto? 
Comunque, tra tutte quelle che ho scritto, penso davvero che qua si capisca davvero che non me ne poteva importare davvero di tutto il resto, se non della scena porca.

Degno tributo al "L'hanno fatto... l'hanno fatto" della mia Honey.
E' ambientata dopo il concerto live in diretta TV nello studio del Lettherman Show. Pieno periodo Revenge e me lo sono visto a ripetizione per entrare nell'atmosfera. Sì, ho rischiato grosso. Ahahah.
Però ne è valsa la pena.

Questa è davvero piccola. Veloce. Scritta di notte mentre sentivo la canzone.


Happy Sexy Christmas, Honey!

Potevo mancare di rompere il cazzo anche durante il periodo natalizio? Ma certo che no. 
Anche perché poi ci sarebbero persone disperate che non sanno dove sbattere da testa, senza di me, che non saprebbero con chi prendersela. Aaaw che aMMMore.
Questo è il mio modo per augurare a tutti buonissime feste. No, Natale no. Odio il Natale *smile*.
Non starò qui a intavolare tematiche sul perché e per come. Mh, rettifico? Globalizzazione. Solo obblighi. Eccecc... ecc. 
Ma anzi, metto il link che poterà direttamente alla pagina EFP della storia.
Buona Lettura <3
Ps: è pwp, rossa. Ma c'era bisogno di dirlo? C'era DAVVERO lo stracazzo bisogno di dirlo? Mh? Che oltretutto, rosso non è solo Natale, ma il mio colore preferito, bitch.


Ultima cosa. Sì, anch'io faccio parte di quella schiera di persone che odia i regali natalizi. Perché cazzo, ti ricordi di me solo ora? Solo perché DEVI? Ma vaffanculo! Se io voglio fare un pensiero, non aspetto Natale! Volete farmi un regalo? Il più bel regalo del mondo?

Sii felice. Okay? Grazie.

mercoledì 19 dicembre 2012

fuck off

Il papà ha detto questa cosa sul fatto che Aborto, Eutanasia e Gay, minano la pace terrena. Già... perché ignoranza, guerra e pedofilia no, vero?
Ma, d'altronde, da chi pecca della prima di queste ultime tre, cosa ci si può aspettare?
Checcazzo, ci sono persone che ci metto anni, per accettarsi, e altre che nascono e vivono serenamente. Perché andare a rovinargli la vita a convincerlo di essere sbagliato, cazzo?!
E menomale che le persone sono per l'Amore! Menomale che il papa è portatore della parola di Dio e quindi d'Amore, ma forse sono io che ho frainteso tutto questo, forse sono solo tutte cazzate e penso che sia così, perché solo perché il primo con una toga bianca dice di essere il portavoce di questo Dio, non vuol dire che ogni cazzo di cosa gli esca dalla bocca sia vera.

se mai cominci...

Solo una volta spento e essermi messa a letto mi sono resa conto di quanto cacchio ho scritto per il post precedente. Sarà perché non vedo l'ora di scrivere questa storia... E per il fatto che, quando ne parlo a voce, forse per il troppo entusiasmo o che so io, finisce sempre che l'altra persona non capisce minimamente non solo di cosa io stia parlando ma proprio in che cazzo di lingua mi stia esprimendo. E non ne faccio una colpa al prossimo, so da me che questa storia mi gasa a tal punto che non neanche io cosa dire. Ho così tanta voglia di scriverla che magari parlarne e basta a mio avviso non rende ciò che voglio... E da una parte, vorrei che venisse letta, prima. 

Le vacanze di Natale sono iniziate un giorno prima per colpa delle tubature dei bagni. Così... ho potuto dormire un po' di più, anche se mi sarebbe piaciuto andare alla Comics, dopotutto l'ho scelta perché mi piace e sono felice quando vado lì.
Oggi pensavo di fare dei dolcetti, è un fottio di tempo che non ne faccio.
Da... mh, da tre anni? O giù di lì. 

Stanotte, mentre sentivo varia musica, mi è venuto in mente un pezzo da inserire nella storia, ma non questa, nella terza. Eggià. Dovrò aspettare ancora.
E finire anche quella per Natale ahahah. Sì, un po' di cose da fare- per non parlare dei lavori da finire e portare avanti...

Quindi, che aspetto ad iniziare a fare qualcosa? 



martedì 18 dicembre 2012

the light behind in your eyes e altre storie


(spezziamo già l'atmosfera dicendo che ho ancora i semi dei frutti i bosco incastrati tra i denti. E che li lascio li perché sì, sono per dopo.)

Quando l'ho sentita erano circa le due di notte e mi sono messa a piangere perché dai, cazzo, è troppo. Lo stesso effetto che mi ha fatto Ambulance. Non so... mi sa tanto di cose vissute, di storia raccontata (maddai? questo loro fanno, altrimenti cosa?) e... beh, di certo non si direbbe che siano proprio i MCR, loro stessi si spaventarono all'epoca, non riconoscendosi assolutamente in queste canzoni. Erano appena usciti dalla Parata Nera, erano stanchi, erano passati da un eccesso all'altro, anche se consapevoli che questo loro album che parlava del paziente malata di cancro sarebbe stata una cosa che gli si sarebbe avvinghiata e che avrebbero dovuto lottare per uscirne- uno di quegli album che o t'innalzano o ti ammazzano o ancora, che prima t'innalzano e poi ti ammazzano. Un po' come è successo a molte band prima di loro. Ma per fortuna, non è successo ai MCR, anche se ci sono andati molto vicini. Insomma, meno male che sono entrati a far parti di quelle band che si sono comunque salvati. In tutti i sensi. Penso infatti che se non fosse mai accaduto tutto questo, non avrebbero salvato loro stessi.

Tornando a parlare della canzone... penso che sia dedicata a loro stessi. Un po' come tutte quelle che stanno uscendo adesso- senza scordare che le hanno annullate, cancellando così l'uscita dell'album, perché non capivano nulla di tutto questo, avevano tolto così tanto che alla fine non si sono più riconosciuti e magari ne avevano anche paura, magari dicevano troppo o troppo poco. 
Perciò... non c'è nulla da stupirsi, se adesso, sentendo queste canzoni, alcuni dicono "ma che è?".
Capace pure che tra un po' le adorino, come è perfettamente capace che non piacciono ora ne più avanti. Insomma, io ci sono canzoni loro che inizio a ascoltare davvero solo adesso, che riesco ad apprezzarle davvero, solo ora. Più che altro perché prima non le sentivo più tanto, più che altro per via anche del ritmo, preferendo altre più dure, rispetto a magari quelle più melodiche. E un po' perché è vero che spesso sono pezzi della tua stessa vita, benché non siano state scritte da te stesso-

Anche se, a dirla tutta, e questa è la parte Frerard della mia mente che parla, mi sa tanto questa canzone, come a dire "okay, non nego nulla, non rimpiango nulla di ciò che ho detto e che ho fatto, lo accetto, accetto tutto di me, di te, non nego che ci sia stato qualcosa. Ma capisco che è passato e che ora siamo felici anche così" nulla di triste o felici, penso che il termine esatto sia serenità. Essere in pace con se stesso. Cosa che ora sono. 
E sì, queste canzoni sono quel qualcosa che ci mancava, quel pezzo mancante per aiutare anche noi ad andare avanti. Ci hanno sempre seguiti, siamo in un certo senso, cresciuti, con loro e quando loro capivano qualcosa ce lo facevano sapere in modo da darci una mano e... non che prima delle cose non le sapessimo, non penso questo, ma che comunque ce l'hanno ripetuto in modo da prestarci attenzione, questo sì. 
Dopotutto, Frank lo sapeva da anni, ma davvero anni che "questa band salverà le nostre vite". Ci aveva visto lungo, questo ragazzo. 

E sì, gli occhi di Gerard Way sono bellissimi. Mavvà? Non sono ne verdi ne castani, ma di tutt'altro colore, forse più di uno e penso che per questo siano bellissimi.
Oddio, beh, parlo io... che in camera ho questa foto in primo piano degli occhi di Frank che se la fisso più di qualche secondo ci resto secca. Fregata. Fottuta. Allegramente e serenamente.
byebye parte razionale- ah, perché, ne ho una adesso?

The World Is Ugly è incredibile. Diciamo che dopo averla sentita solo live farsela andare giù versione studio è un po' difficile, ma c'è anche chi ci ha prestato attenzione solo ora- parlo per esperienza senza riferendomi a quello che ho scritto nelle righe precedenti. Certo, proprio all'inizio in molti magari si saranno chiesti "ma non è che youtube me l'ha caricata male?", "che si sia scaricata male dal pc?", "ma che cazzo gli è successo alla voce?" e via dicendo. Ma mano a mano che l'ascolti... beh, è una di quelle canzoni che penso davvero restino dentro. E che non possono non farlo, un poco come Cancer.

La seconda storia procede abbastanza bene. Devo dire che mi aspettavo dannatamente di peggio. Con questo non voglio di certo dire che è già belle che pronta (si scrive così? Boh) ma che... mh, sto raccattando varie cose per scriverla e per capire come la voglio. Anche se non è molto diversa dall'idea iniziale. Anzi... però mi capita troppo spesso di pensare che magari dovrò cambiare qualcosa, anzi, no, riscrivere la terza storia, in modo diverso, senza variare però la linea generale, perché mi piace ancora, però se stacca troppo dalla seconda... beh, dovrò fare in modo comunque che non sia così, giusto?
Che poi, ci terrei davvero a mantenere la linea di Hey You per quanto riguarda i titoli. Quelle quattro canzoni sono in buona parte uscite fuori dal nulla e l'altra parte mi pregavano di essere inserite lì. Nel senso che queste quattro canzoni mi volevano dire qualcosa- come spesso accade, e stavolta mi parlavano di Bert e Gerard. Cosa strana visto che non li vedo affatto bene assieme e anche se la storia non marca il fatto della bella coppietta... il fatto che l'ho scritta non implica che mi piacciano loro due assieme, diciamo che bisogna leggerla. Visto che non dico ne che fanno schifo ne che sono bellissimi assieme. Racconto solo la loro storia dal mio punto di vista. Tutto qui. E spero di essere stata abbastanza neutrale, senza pendere l'ago della bilancia ne verso Bert ne verso Gerard, anche se il termine ago qui è tanto inopportuno quanto azzeccato. Penso che si capisca che buona parte della storia, è tutta solo mia pura fantasia... visto che non penso affatto che Gee si bucasse o cose così- che bevesse e si facesse e snifasse sì, però questo proprio no, ci mancava anche questa infondo, no? Così come non credo affatto che Bert fosse il motivo che rafforzava in lui fa fede in Dio. 

Se dovessi dire quale parte della storia mi piace di più... direi verso la fine dell'ultimo capitolo, quando Gerard torna da Bert, dopo aver incontrato per caso Frank. 
Gerard non torna da Frank, nonostante tutto, torna da Bert: spero che questo faccia capire qualcosa. Non si tratta solo di droga. Ma di disperazione e in buona parte... d'amore. Va da Bert per dirgli che lo ama comunque ma che vorrebbe continuare a farlo anche facendo un altro tipo di vita più... pulita, ecco. 
E' difficile dire cosa passa per la mente di una persona che non riesce a fare a meno della droga, dannatamente difficile, forse perché si tratta quasi sempre delle stesse cose e tu non vorresti risultare troppo banale dello scriverle. Quindi... non so dire con esattezza perché Bert abbia reagito urlando ed incazzandosi. Posso solo ipotizzare. Magari si è sentito in qualche modo sminuito, tradito. E sicuramente pensa di non poter nulla, senza quella merda... ma al tempo stesso si trova così bene quando è fatto, che la prospettiva di una vita senza gli fa paura. O qualcosa del genere. Sì, okay, avrebbe avuto Gerard. Però... da un lato si sarebbe trattato di due persone che sanno cosa passa l'altro e quindi possono permettersi magari di parlargli, o anche no, e sì, insomma, supportarsi a vicenda. Dall'altro... non so, davvero, se ce l'avrebbero fatta. Può anche darsi di sì, eh. Oppure, visto che sono nella stessa situazione... la tentazione sarebbe stata davvero troppa da reggere e uno si sarebbe fatto tentare dall'altro nel cedere e nel ricominciare a farsi. 
Ma forse tutto questo mio pensiero viene semplicemente dal fatto che sono certa del fatto che non puoi far stare bene sei non stai bene prima tu. Che fa abbastanza a botte col "lecchiamoci le ferite a vicenda", che ci crede la mia parte più... umana?
La tentazione di scrivere un qualcosa di dannatamente idilliaco, da oldschool tutto carino e dolcioso c'è, cazzo se c'è. Ma... così come mi serve tempo per accomulare porcame per scrivere, me ne serve anche per quest'altro genere di cose... Nah, cazzate, non ho bisogno di tempo. Mai avuto bisogno, di questo cazzo di tempo. Mi mi serve mai del tempo in più, e non perché faccio sempre e comunque le cose, o le faccio fatte bene. Non ne sento il bisogno e basta. Me ne frega cazzi, ecco.
Allora cosa m'impedisce di fare questa cosa tutta dolce? Beh, penso che dipenda dall'obbiettivo. Non da ciò che voglio da questa storia, ma da quello che io voglio sentire e poi trasmettere, tramite questa. 
E senza pensare che è da venerdì che mangio come una disperata senza neanche capirne il perché (cazzodicene) dando la colpa all'allegria del bel momento vorrei solo rotolare felice tra boa piumati spargendo brillantini rosa per il pavimento... quello che certo di dire, con questa saga, anzi, con queste tre storie, è esattamente il titolo che le accomuna.
Finché resterai te stesso, non potrai mai fare nulla di sbagliato.
E mi sono sentita dire che ci sono eccezioni e che, come al solito, semplifico tutto. Non è così semplice come dici te, mi sento sempre dire, per qualunque cosa. Quindi meglio specificare: penso che non si possa sbagliare mai nel senso che quando sei in pace con te stesso e fai una cosa e questa cosa ti fa stare bene dopo non serve a nulla avere sensi di colpa o cose così, perché quando l'hai fatta volevi farla, nessuno ti ha costretto e allora perché stare male oppure sentirsi sbagliati in qualche cazzo di modo? Ecco cosa intendo dire con questa frase (che è di Frank Iero, neanche mia, io l'ho interpretata così). Parlando di Hey You. Io non do la colpa a Bert, ne a Gerard. Penso solo che nessuno obbliga nessuno a bere o a drogarsi. Gerard  non è una povera vittima e Bert non è una cazzo di persona che lo sfrutta- almeno non in questa storia, in altre trame mie, magari lo fa. Gerard si droga perché vuole. Tralasciamo che Bert, visto che lo ama così tanto, potrebbe non passargli più nulla, ma Gee la roba la troverebbe comunque, e qui dico: beh, Gee potrebbe fare lo stesso con Bert, no? Lo ama così tanto, no? Bene, allora perché non gli dice di piantarla? Glielo dice solo come una cazzo di ultima chance (ah, ecco quale era l'ultima canzone... Under Pressure) o qualcosa del genere. Che poi Gee è un tipo così romantico... e anche melodrammatico. Io sono romantica e così terraterra cazzo ahahah.
L'altra cosa che vorrei trasmettere è una cosa che ho già scritto qui nel blog, tempo fa.
Perché non parlare? Così almeno non si resta col dubbio, e si ha la risposta. Non conta se era quella che speravi o quella che ti aspettavi. Avrai quello che volevi, a prescindere da tutto; una risposta.
Eccola qui, e avevo scritto che è la base principale di tutto e infatti lo è- ma per questa cosa se ne parlerà nella terza parte, penso che sia troppo presto per parlane nella seconda.
Ne ho già parlato, mi pare, di quanto la cosa sarà dura sia per Frank che per Gerard. Insomma, Gerard deve fare i conti con varie cose, e la parte più difficile sarà avere a che fare con se stesso. Gerard è la causa principale del male di Gerard. E penso che questa sia la stessa linea della realtà di anni fa, purtroppo... dico così perché alcune cose che scrivi, vorresti che non fossero reali. Mentre Frank deve capire/scegliere/decidere/o quel che cazzo è, se aiutarlo o meno. L'idea che Frank baci Gerard appena lo vede è davvero bella, cazzo, ma... beh, nella realtà... non so quante persone lo farebbero. Basta pensarci un attimo per rendersi conto che l'amore fa perdonare tutto ma che queste cose restano sempre.
Provate a far cadere un piatto. Chiedetegli scusa. Fatto? Scommetto che è ancora rotto.
E penso anche che Gerard non abbia nulla da chiedere scusa a Frank o a chiunque altro. Frank non può chiedere spiegazioni o che, perché non ce ne sono, a parte quella che Gerard ha fatto al cosa più giusta che gli venisse in mente in quel momento. Quindi... vedremo come reagirà Frank a tutto questo, a Gerard. 
Nel mentre, per chi passa e a chi gliene fregasse qualcosa, questa foto è un piccolo "indizio".





mercoledì 12 dicembre 2012

mcr bullet


Paint


Uno spettacolo c,:
Ecco, è una testimonianza che i sogni possono davvero diventare realtà.
Quei disegni che mostra nel secondo video e alcuni nel primo, nel 2007 usciranno come fumetto The Umbrella Accademy. 
(oddiomio, quanto mi piace quella fede <3)

new song

Mettiamo un poco i vuoi video assolutamente fucking yeah.

Nightmare - A7X
On The Stage - Asking Alexandria
Sei - Negramaro

E questa foto che davvero, non so se è un buon collage o qualcosa del genere o non...

... addioalmiocervello

Una certa, carissima, persona (Mirtale, ciao Nuvoletta) evidentemente mi vuole bene perché mi ha mandato questa assoluta meraviglia di gif che mi ha mandato a puttane il sistema neurologico.

Il destriero di Tacito <3

quadilogia?


Per gran parte di noi, Gee è così. Ma come lo vedi, lo vedi, è sempre Gerard. Ammettiamolo. E ci piace sempre. E dopo aver iniziato con questa bella visione non da poco (aaw, i tempi di Bullets e I'm not okay...) passiamo alle questione serie...
Ho riletto bene l'ultimo capitolo di Hey you e ho scoperto due cose: quando l'ho scritta, ricordavo di averla buttata giù in due/tre giorni, massimo quattro, in cui avevo la febbre e mh, era Aprile. La seconda cosa... la fine. Sì, e mi sono detta "ma davvero ho scritto così? Cioè, scrivo così, io?" ahahah, insomma, ogni tanto fa bene rileggere cose passate ahahah. Come ho capito che mi sono molto addolcita, nelle storie con bollino rosso. Strano, ma vero.
Comunque, nelle tenebre dell'altro giorno (corrente mode:off) ho avuto il via ad una centrale elettrica che potrebbe illuminare il Colosseo (ma non casa mia, purtroppo) e allora mi sono detta che non potevo di certo saltare il rapporto durante, questo, di Frank e Gerard, nella serie che ho in mente da minimo due anni. Nahnah. Allora, adesso, le cose sono un poco variate. Le storie sono quattro, e il titolo dell'ultima storia è diventato quello della seconda, mi pare più adatto, più che altro perché trovo quello della quarta storia davvero cazzuto e molto più adatto. Vorrei far vedere un certo... evolversi, di sentimenti, di emozioni e tutto questo genere di cose, nei personaggi, mano a mano che i fatti si svolgono. Esempio: nella seconda storia, ambientata tra Revenge, fino al Project, Gerard e Frank affrontano il loro rapporto in un modo, avendo determinate reazioni a seconda delle situazioni e del loro carattere. Nella terza storia, ambientata nel tour di Danger Days, un'altro modo di fare, sempre loro, ma mh, diverso. Perché, ovviamente, sono cresciuti.
All'inizio, volevo solo mettere dei piccoli flashback del loro rapporto, di come era, al massimo dedicarci un capitolo, ma davvero andando per le lunghe, proprio nei dettagli di uno o due eventi. Però davvero, voglio rendere omaggio alle emozioni e fare le cose per bene. Ci spero, per bene. E di rendere le cose più vere possibili. 
Dunque, la prima storia, appunto, è Hey you (preso in prestito dalla canzone dei Pink Floyd). Per ora manca solo un capitolo da pubblicare e sono molto gasata per tutte quest'idee che ho in testa. Spero davvero di riuscire a metterle bene per iscritto.
Ah, meraviglia delle meraviglie: ho scoperto cosa sia questo famoso editor di efp, ho anche capito come cazzo di usa, pensate un poco! Sono un cazzo di genio, lo so...
Mh, e dovrei anche decidermi a continuare Art Lessons... tempo al tempo. 
Si inizia con una cosa e la si porta a termine. Giusto?... Ce la farò? Ahahah.

Penso proprio che al più presto, ci saranno dei disegni in più da parte mia (eh?).
Esempio, questo. E magari, anche quest'altro <3.

questa foto mi piace davvero tanto e non riesco ad afferrare bene il perché.

Comunque, aggiungo che di recente sono davvero riuscita ad apprezzare canzoni che prima a dirla tutta, neanche prestavo tanto orecchie e forse è per questo. Oppure perché, alla fine, c'è un tempo per ogni cosa. E magari anche, delle cose, devi prima viverle tu in prima persona, per comprenderle a pieno (ovviamente, a modo proprio). E anche perché, generalmente, non riesco a prestare orecchio pieno a canzoni troppo "lente".
Meglio tardi che mai, vero? <3


domenica 9 dicembre 2012

bring me to life

Prima che io mi distrugga, salvami.
Salvami dal nulla che sto diventano.

Riportami in vita.


sabato 8 dicembre 2012

baffibaffi

Ho preso questo bellissimo anello doppio con i baffi.
E' bello quando trovi tantissime cose del genere che ti piace, così fai scorte e sti cazzi quando non c'è più.
Intanto ora hai quello che ti piace ahahah
Infatti sono stata benissimo quando va roba americana, londinese, zebrata, morbida, baffi e così via ahahahah.

Non riesco a disegnare purtroppo.
Però a scrivere sì e quindi pensavo che se mi scarico dello scritto poi posso disegnare.
Ma le tavole non possono aspettare me, mi uccideranno stanotte nel sonno, lo so.

Ma tanto tra tre giorni di sveglierò, e allora, vorrò caffè.

martedì 4 dicembre 2012

hard to say - the used

Titolo Canzone Tradotto: Difficile Dire (Hard to say)

Finito lo spettacolo, la cantante se ne sta andando
La cantante versa una lacrima per la paura di precipitare
Ed è difficile dire come mi sento oggi
Perché gli anni sono passati, e io ho pianto

Difficile dire che sbagliavo
Difficile dire che mi manchi 
Da quando te ne sei andata niente è più come prima

Le mie preoccupazioni descrivono il mondo per come ero
E ogni cosa (ho freddo) è come una piaga dentro di me
Ed è difficile dire come mi sento oggi
Perché gli anni sono passati, e io ho pianto

Difficile dire che sbagliavo
Difficile dire che mi manchi
Da quando te ne sei andata niente è più come prima
Difficile dire che sono stato zitto
Difficile dire se solo
Da quando te ne sei andata niente è più come prima

La bugia che in passato hai detto migliaia di volte è peggio della paura
Il coltello è peggio della paura
Ma è difficile dire come mi sento oggi
Perché gli anni sono passati, e io ho pianto

Difficile dire che sbagliavo
Difficile dire che mi manchi
Da quando te ne sei andata niente è più come prima
Difficile dire che sono stato zitto
Difficile dire se solo
Da quando te ne sei andata niente è più come prima
Difficile dire
Da quando te ne sei andata IO non sono più come prima

lunedì 3 dicembre 2012

amore

Sono secoli, che l'uomo le prova tutte, per descrivere l'amore. 
l'amore non si può descrivere. è così oggettivo e così soggettivo per non gli puoi dare neanche un'immagine, che è la lingua universale...
forse conosciamo troppe poche parole ancora.
Ovviamente, questo, è un mio personale pensiero.

sabato 1 dicembre 2012

pane e cioccolato. è la risposta a tutto

Aaaaw, al mio nuovo tattoo. Ma ciao. E FTW!

La frase in cui mi rispecchio molto?

Non vivere per me,
che non merito la tua compassione,
perché non sono affatto dispiaciuto di quello che ho fatto
MCR

Em, non sapevo che il disincanto fosse per Bert O.o