mercoledì 30 maggio 2012

Le tre C


Copertina, Caffee e Coccole

cupout


Non so se è perché non ho ancora di nuovo raggiunto il mio under pressure giusto oppure per mancanza di tempo, ma ne è passato di tempo. Insomma, è da parecchio che non tocco le storie. Vorrei metterne almeno una nel web di nuova però non ne ho proprio il tempo e, sì, devo litigare con quattro porte.


Ho praticamente fatto un cavolo di errore che potevo benissimo evitare. Non una volta, ma due. Sì, sono un genio. Un fottuto, genio. 
Però dai, al mio solito, vedo il positivo, ovvero: stamattina, alla fumetteria vicino la Comics, in vetrina, c'era lui (onore a lui) The Umbrella Accademy - Dallas, il secondo... il seguito de La Suite dell'Apocalisse. E' fantastico! Lo devo ancora leggere però dai, è una sorpresa stupenda. Sapevo che era uscito, dopotutto esiste in America da un bel po' di tempo e da noi arriva solo ora... 
Mi sono presa un film e ancora non l'ho visto (presa da una settimana). 
Di certo non ho fatto tutto quello che avrei voluto però ho fatto altro ed è stato molto bello, non sono stata con le mani in mano e mi sono divertita.
Ora ho sotto gli occhi (tra me e il portatile) un piccolo panda su un quaderno a sfondo blu che mi guarda e mi prega di usarlo bene. Intenzione sarebbe quella di scriverci sopra tutte le canzone dei MyChem con tanto di traduzione... ce la farò, che non ho tempo di nulla? Ma, ancora più importante: lo terrò in ordine? Bah.

giovedì 24 maggio 2012

room

Stamattina mi sono svegliata con la consapevolezza che cazzo, è il ventiquattro Maggio, a breve finisco il mio primo anno alla Comics (primo e ultimo, nel senso che il prossimo sarò al secondo anno. Ci tengo particolarmente, sapete?). Quindi sì, uno sputo decide cosa ne potrebbe essere della mia carriera da fumettista... Non mi resta che sfruttare al meglio quella saliva alata (generalmente proiettata verso Gee).
Ieri sera stavo cercando gli appunti della tesina che avevo fatto, del quinto integrativo e assieme è spuntato fuori un foglio scritto da me, ovviamente, a penna blu... inutile dire che dopo aver finalmente capito cosa cavolo ci fosse scritto mi sono domandata: che accidenti è? Sicuramente lo userò, non per quello per cui era certamente nato però quello scritto lo inserirò da qualche parte- magari in quella serie che sto facendo ora.
Se non fosse per la mia scarsità nella grammatica italiana... Ehhh, che tocca fa? Però possono fieramente dire che il mio modo di scrittura è molto cambiato, dalla prima volta che ho scritto ad ora. Beh, ovvio, mi preoccuperei se non fosse così... L'unica cosa che posso fare è continuare a scrivere.
Così come continuare a disegnare e a inserire Peace da qualche parte.
Nella settimana dove sono dovuta restare chiusa in casa, oltre a scrivere, fortunatamente- non so, sarà stata la febbre, ho sistemato un po' camera mia. Camera che, in questo caso, si limita a diventare scrivania e mensole. Dovete sapere che non sono molto predisposta all'ordine, come molte persone più o meno della mia età così come altrettante riescono a tenere la stanza linda e pinta. Il punto è che, dopo aver riempito circa cinque buste enormi con solo la roba che avevo sulla scrivania mi sono chiesta: che cazzo ci va, su una scrivania? Per cosa si usa? Ecco, per farvi capire il mio concetto di scrivania... Poi c'erano queste fottute sei mensole dal cavolo, così non solo la scrivania ma anche altri posti da riempire intelligentemente- eh? Insomma: una cosa che non coincide con me. Na, na, na... Nananananana.
Dopo tanto cosare nel mio cervello, finalmente ho trovato la soluzione, o quantomeno cosa accidenti mettere in tutto quello spazio.
- Scrivania: tolto mesi fa il pc fisso, che tanto non usavo, avevo decisamente più spazio libero, così ho messo da un lato fogli e raccoglitori che tanto uso sempre compresi astucci, penne matite e gomme e dall'altra parte gli album. Al centro, da circa una settimana, capeggia la mia divina lavagna luminosa.
- Mensola in alto a sinistra: roba di scuola e fumetti.
- Mensola in alto al centro: libri che ho iniziato a leggere e libri finiti.
- Mensola in alto a destra: libri ancora da leggere.
-Mensola in basso a sinistra: ehm... che cosa c'ho messo lì?... Mhm... Oddio, ma che ce sta lì? Boh... vabbè, mi verrà in mente. Forse... Ah... The Sims con le espansioni e... Mh, altri libri sì, già.
-Mensola in basso al centro: il mio altarino personale...
-Mensola in basso a destra: profumi, bigiotteria e libri per dolci.
Solo ora capisco un lavoro che mi è stato dato da fare mesi fa alla Comics durante l'inverno. Nella tavola si doveva fare un appartamento da varie angolazioni e solo da quello dovevamo dar capire chi ci viveva, senza ovviamente disegnare alcun personaggio. 
Mi sono resa conto che ciò che mi piace ruota attorno al disegno, alla lettura e alla musica e ai dolci: maddai? Però, davvero, l'ho capito solo ora come una camera può dire di ci vive, così come la casa.

lunedì 7 maggio 2012

perché la musica fa girare il mondo

Sì, ne sono fermamente convinta. Inoltre, tra le tante meraviglie, t'ispira anche per scrivere, no? Mh, chissà quanto tempo ci si mette a farsi una cultura come si deve sulla musica... Mi sa tanto e tutto tempo ben speso oltretutto. Giova alla salute, davvero. La musica, intendo.
Oggi niente, tabula rasa proprio, i miei acciacchi mi hanno impedito di fare alcunché però sono arrivata, l'altro giorno, fino al capitolo sei. E, non vorrei dirlo troppo forte, però forse ma forse, ho una sorta di "trama" per la storia, cioè, una cosa un po' più chiara, anche se molto vagante. Ahahah!
Ma era anche saltato in testa di fare tredici capitoli, però è troppo poco e nella realtà non basta così poco per chiarirsi, poi dipende da caso a caso, da persona a persona, no? Però di una cosa ne sono assolutamente certa... il titolo dell'ultimo capitolo. Per due motivi: è un mio tattoo e, ovviamente, trovo che sia adatto ai fini nella storia. Dopo di che, quando sarà, posso iniziare la terza parte. Magari finire alcune one-shot nel mentre e poi fare un'altra di tre/quattro capitoli, che il primo capitolo già ce l'ho (quello che non capisco è: perché cavolo i miei primi capitoli sono massimo due pagine...) poi, se sarò ancora viva, una storia a cui sono molto affezionata, che è la prima storia a capitoli che ho pensato per i My Chemical Romance.
La storia aveva preso il titolo provvisorio di "Art Lessons" (sì, dovrebbe essere "Art Classes" però non sono così acculturata) che poi divenne quello effettivo. Una cosa tranquilla, davvero, ne ho anzi trovate alcune simile però non ho mai pensato che fosse scontata o che, perché comunque ognuno gestisce le cose a modo proprio e quelle storie sono diverse dalla mia come la mia è diversa dalle loro.
E' stato un travaglio fare la trama, infatti mi sa che ancora non ci siamo... però stare nei giardini vicino al centro, in totale tranquillità, mi ha aiutata molto a stendere la prima bozza ufficiale. Forse è solo una bozza confusa, però è pur sempre la prima e quella ufficiale. Forse sarà che, per la prima volta, in una storia sui My Chemical Romance, metto personaggi creati da me, con storia e personalità totale. Ecco, loro li adoro e fanno da contorno perfetto alla storia romantica. Ero così entusiasta di tutto questo, che mi sono anche messa a cercare foto su internet per dare un volto effettivo e visibile non solo a me, dei tre ragazzi creati (veramente sarebbero sei, però, dettagli, dai) e sono riuscita a trovarle. Cazzo: sono loro!
Vado a sotterrarmi a meditare... ovvero a mimare le canzone.
Bey

sabato 5 maggio 2012

ercole, dopo le sue sette fatiche, dopo aver sudato, si prese la febbre, ne sono sicura

La mia cara amica di oggi è la febbre e penso che sia grazie a lei delle varie illuminazioni che ho avuto durante la giornata. Alla fine, pensò che avrò un impianto luminoso da far invidia a Gustave Eiffel:
Lampadina numero uno: ci metto un'eternità ogni cavolo di volta per fare una cavolo di gabbia di una cazzo di tavola. La gabbia è sempre la stessa (la prima tavola ha sei vignette, le altre otto ma a parte questo il resto è uguale) quindi... perché devo rifare ogni volta tutto da capo, usando le mie adorate spade laser (trad. le così dette squadre)? Allora che si fa? Semplice: prendo un foglio e faccio alla cavolo due griglie diverse (una da sei vignette e le altre tre da otto) e scrivo accanto le misure.
Sono un genio o no? 
Lampadina numero due: come iniziare il quinto capitolo di "If you are true to yourself, you can never go wrong" (un giorno imparerò a memoria questo cavolo di titolo...). La bozza ce l'ho da tempo, però non sapevo come poterlo iniziare. Ora sì.
Lampadina numero tre: questa è più che altro una realizzazione. Che mia madre leggerebbe anche le istruzioni della carta igienica, pur di non leggere le mie storie.
Lampadina numero quattro: ogni volta che vado sul terrazzo, sbatto puntualmente la testa contro gli avvolgenti dei parasoli (?).
Lampadina numero cinque: sarà ora che mi faccio una doccia?
Lampadina numero sei: certezza assoluta che, se mai andrò all'altare, il mio abito sarà nero e rosso (in poche parole: quello di Helena nel video dei My Chemical Romance).
Lampadina numero sette: la mia passione per cucinare i dolci e di disegnare abiti da sposa... 
Lampadina numero otto: ho un fottuto bisogno di una lavagna luminosa.
Lampadina numero nove: ho bisogno di un paio di jeans, dannazione.

Detto questo, dopo queste nove lampadine, ovviamente del colore dell'arcobaleno, posso aggiungere che è stato piacevole, svegliarsi durante il mio insolito pisolino pomeridiano, con "Londra Brucia" nei Negramaro. Cambio canale... "we carry on..." eccola l'ha... Il video che mi perseguita. Se lascio su quel canale, puntualmente lo danno "Welcome to the black parade".
Piccola nota: la parata finisce, e quel poverino deve pulire tutto da solo. Ma lui non è solo... ha il calsino shexy!

venerdì 4 maggio 2012

le meraviglie della vita

Tempo fa, avevo un blog. Era tanto carino... ci avevo messo non so quanto per trovare il template esatto e poi un giorno mi sono detta "vediamo come sta il mio blog?" e puf, ho scoperto che non esisteva più. Le meravigliose sorprese della vita sono anche queste.

Ho a stento il tempo per dormire e mangiare e concedermi qualche istante di riposo però, in quei momenti cerco sempre di fare ciò che non riesco a fare per un motivo o per un altro e sì, parlo proprio di quelle faccende che vorresti tanto fare ma non puoi e che, quando puoi, non riesci neanche a pensare... poi capita che dici cazzo, ora posso cosa me lo impedisce? Il tuo stesso cervello, scemo, però dai, un piccolo sforzo e via.
Fatto sta, che non riesco ad immaginare me senza un foglio e una matita... certo, ci sono molte cose che suscitano il mio interesse, che mi affascinano, però come il disegno e la scrittura e la musica... no, nulla è al pari loro in questo caso. 
Questo blog lo apro per i soliti motivi... per linkare nuove storie, per straparlare da sola e per sparare mille cavolate senza aprire bocca.
Tanto per cominciare: sono fiera di me stessa, perché sono riuscita a finire la mia prima storia a capitoli (quattro) sui My Chemial Romance. Non mi era mai capitato prima, mi ero sempre limitata alle storie auto-conclusive (one-shot) senza una trama troppo articolata ma sono idee che mi hanno spinto a farle mettere nero su bianco. Questa volta, invece, la cosa si è allargata di più e dopo aver trovato il momento adatto, capito ciò che volevo dalla storia stessa che trasparisse e preso ciò che mi serviva... a dire il vero, la storia è nata per dare un perché ad un'altra storia- che sto scrivendo piano piano. Queste, fanno parte di una serie (se così si può chiamare) che prende il titolo da una frase di Frank: "If you are to yourself, you can never go wrong" che è anche la storia principale, quella che parla del rapporto passato, di Bert e Gerard, è spiegato nella storia di cui parlavo "Hey you" (titolo preso dalla canzone dei Pink Floyd) e poi c'è la terza e ultima storia, il cui titolo l'ho preso da una vecchia frase di Gerard "I'm not drunk or anything. I'm a little stoned".
So cosa succede in "Hey you", e buona parte della seconda però la terza è ancora un totale mistero anche per me, oppure no. Insomma, tutto si svelerà solo se continuo a scrivere, cosa che davvero non penso smetterò mai di fare. 
Oltre a questo, sono arrivate alla luce anche "La suite dell'Apocalisse" e "Non sono lei". Corte corte e molto confuse. Però volevo che fossero così, a dire il vero.
Spero di riuscire a finire quelle che ho già iniziato, così da potermi dedicare appieno alle altre.
Perché spesso non riesco mai a concludere nessuna storia? Perché penso a troppe storie, devo pensare una storia alla volta.
Ho scoperto l'acqua glitterata.