domenica 30 ottobre 2016

basically sarek and jim in Star Trek III

sarek: [busts jim’s door down] wheres my son’s SOUL asshole
jim: ?????????????????
sarek: sorry i just assumed he’d put his soul into your body? my mistake.



"Who mourns for Andonias?"

“Human flesh against human flesh. We’re the same. We share the same history, the same heritage, the same lives. We’re tied together beyond any untying. Man or woman, it makes no difference. We’re human. We couldn’t escape from each other if we wanted to. That’s how you do it, Lieutenant. By remembering who and what you are. A bit of flesh and blood afloat in a universe without end. The only thing that’s truly yours is the rest of humanity. That’s where our duty lies.”
-James T. Kirk (”Who Mourns For Adonias?”)

venerdì 28 ottobre 2016

Star Trek VII (Kirk e Picard)


Kirk “Forse il problema non è solo la casa vuota… forse il problema è quella poltrona vuota sul ponte dell’Enterprise. Da quando ho lasciato la Flotta Stellare non ho fatto niente di buono… Capitano dell’Enterprise, eh?”
Picard “Esatto.”
Kirk “Vicino al congedo?”
Picard “Ancora non ci penso.”
Kirk “Le voglio dire una cosa: no! Non accetti promozioni, non accetti trasferimenti, non accetti niente che la porti via dal suo ponte di comando, perché finché resta lì può fare la differenza!”
Picard “Torni indietro con me, mi aiuti a fermare Soran. Torni a fare la differenza.”
Kirk “… chi sono io per discutere con il Capitano dell’Enterprise? Come si chiama quel pianeta… Veridiano III?”
Picard “Sì.”
Kirk “Allora abbiamo tutto contro e la situazione disperata.”
Picard “Diciamo così…”
Kirk “Se Spock fosse qui, direbbe che solo un essere umano illogico e irrazionale accetterebbe una missione del genere… sarà divertente!”


Star Trek VII – Generazioni (1994)



domenica 16 ottobre 2016

Kirk Prime (ST2009)

Happy birthday to you, happy birthday to
you…
(stops, grins)
I know I know, it’s illogical to
celebrate something you had nothing to do
with, but I haven’t had the chance to
congratulate you on your appointment to
the ambassadorship so I thought I’d seize
the occasion… Bravo, Spock — they tell
me your first mission may take you away
for awhile, so I’ll be the first to wish
you luck… and to say…
(beat, emotional)
I miss you, old friend. 


I suppose I’d always imagined us…
outgrowing Starfleet together. Watching
life swing us into our Emeritus years… 


I look around at the new cadets now and
can’t help thinking… has it really been
so long? Wasn’t it only yesterday we
stepped onto the Enterprise as boys?
That I had to prove to the crew I
deserved command… and their respect?


I know what you’d say — ‘It’s their turn
now, Jim…’ And of course you’re
right… but it got me thinking: 


Who’s to say we can’t go one more round?
By the last tally, only twenty five
percent of the galaxy’s been chartered…
I’d call that negligent. Criminal even —
an invitation. You once said being a
starship captain was my first, best
destiny… if that’s true, then yours is
to be by my side. If there’s any true
logic to the universe… we’ll end up on
that bridge again someday.


Admit it, Spock. For people like us, the
journey itself… is home.



Kirk Prime - ST 2009 Alternative Scene 


domenica 9 ottobre 2016

Star Trek III - Alla ricerca di Spock, il Katra di Spock


Kirk “Ambasciatore… sarei venuto io stesso a Vulcan, per esprimere tutta la mia compressio-“
Sarek “Mi risparmi i suoi convenevoli. Sono stato al suo Ministero, ho saputo della notizia riguardante Genesis e ho letto il suo rapporto.”
Kirk “Suo figlio ha affrontato la morte con grande coraggio.”
Sarek “Perché l’ha lasciato da solo sul pianeta Genesis? Spock si fidava di lei! E lei ha voluto negargli il suo futuro.”
Kirk “… non ho visto alcun futuro…”
Sarek “Soltanto il suo aspetto fisico è morto, Kirk. Lei è stata l’ultima persona ad averlo visto Capitano.”
Kirk “Sì, è così.”
Sarek “Allora saprà che doveva venire con lui a Vulcan.”
Kirk “Ma perché?”
Sarek “Perché lui glielo aveva chiesto, non ricorda? Le aveva anche confidato… la sua vera essenza, tutto ciò che non era corporeo e le aveva chiesto di essere portato da noi. E di portare ciò che le aveva dato: il suo Katra. Il suo spirito vivente.”
Kirk “Signore… suo figlio era per me molto di più di quanto immagini. Gli avrei dato la vita se avessi potuto salvarlo. Mi creda se le dico che non mi ha mai chiesto quanto mi dice.”
Sarek “Sì, ma potrebbe averlo fatto non apertamente…”
Kirk “E allora come-“
Sarek “Kirk! Io devo conoscere i suoi pensieri. Posso raggiungere la sua mente?”
Kirk “… certo.”
[…]
Sarek “… mi perdoni. Lui non è qui… credevo che la sua mente si fosse fusa con la sua, come facciamo noi vulcaniani, quando il corpo è prossimo alla fine.”
Kirk “Eravamo separati… non poteva toccare…”
Sarek “Capisco. Allora tutto quello che lui è stato, tutto ciò che sapeva… è andato perduto.”
Kirk “La prego, aspetti! Non è possibile, Sarek, se c’era tutto questo in gioco… Spock lo avrebbe trovato un modo!”

Star Trek III – Alla ricerca di Spock


mercoledì 17 agosto 2016

Star Trek (TOS)

Spock "must we?"
Kirk "It's faster than walking"
Spock "but not as safe"
Kirk "are you afraid of cars?"
Spock "Not at all, Captain. It's your driving that alarms me."
Kirk "Spock, I've got the hang of it. Now, go on."


domenica 5 giugno 2016

Supergods


“Traumatizzati dai filmati di guerra e dalle registrazioni di disastri, spiati da onnipotenti telecamere di sorveglianza, minacciati da esotici criminali che tramano in caverne e nascondigli sotterranei, tormentati da oscuri monumentali Dei della Paura, siamo inesorabilmente risucchiati nella Realtà dei Fumetti, con solo pochi istanti, come al solito, per salvare il mondo. Torreggianti e cadaverici Angeli della Morte, come quelli sulle copertine delle riviste antinucleari di papà, sembrano far passare in secondo piano le scintillanti vette nel nostro immaginario collettivo.
Che una cultura affamata di visioni ottimistiche del proprio futuro si sia rivolta alla fonte primaria in ricerca di utopistici ruoli modello? Che il supereroe, in mantello e tuta aderente, sia la migliore rappresentazione attuale di ciò che potremmo diventare, se solo ci permettessimo di sentirci degni di un domani in cui le nostre migliori qualità saranno sufficientemente forti da superare gli impulsi distruttivi che mirano allo smantellamento del progetto umano?
Viviamo nelle storie che ci raccontiamo. In una cultura secolare razionale e scientifica priva di una convincente guida spirituale, le storie dei supereroi parlano a voce alta e con coraggio alle nostre più grandi paure, ai desideri più profondi e alle più alte aspirazioni. Non hanno paura di avere speranze, non si imbarazzano a essere ottimiste e sono assolutamente senza paura nell’oscurità. Sono quanto di più lontano ci sia dal realismo sociale, ma le migliori storie di supereroi toccano direttamente gli elementi mitici dell’esistenza umana che ci riguardano da vicino, in modo fantasioso, profondo, divertente e provocatorio.”

Supergods – Grant Morrison