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Supergods


“Traumatizzati dai filmati di guerra e dalle registrazioni di disastri, spiati da onnipotenti telecamere di sorveglianza, minacciati da esotici criminali che tramano in caverne e nascondigli sotterranei, tormentati da oscuri monumentali Dei della Paura, siamo inesorabilmente risucchiati nella Realtà dei Fumetti, con solo pochi istanti, come al solito, per salvare il mondo. Torreggianti e cadaverici Angeli della Morte, come quelli sulle copertine delle riviste antinucleari di papà, sembrano far passare in secondo piano le scintillanti vette nel nostro immaginario collettivo.
Che una cultura affamata di visioni ottimistiche del proprio futuro si sia rivolta alla fonte primaria in ricerca di utopistici ruoli modello? Che il supereroe, in mantello e tuta aderente, sia la migliore rappresentazione attuale di ciò che potremmo diventare, se solo ci permettessimo di sentirci degni di un domani in cui le nostre migliori qualità saranno sufficientemente forti da superare gli impulsi distruttivi che mirano allo smantellamento del progetto umano?
Viviamo nelle storie che ci raccontiamo. In una cultura secolare razionale e scientifica priva di una convincente guida spirituale, le storie dei supereroi parlano a voce alta e con coraggio alle nostre più grandi paure, ai desideri più profondi e alle più alte aspirazioni. Non hanno paura di avere speranze, non si imbarazzano a essere ottimiste e sono assolutamente senza paura nell’oscurità. Sono quanto di più lontano ci sia dal realismo sociale, ma le migliori storie di supereroi toccano direttamente gli elementi mitici dell’esistenza umana che ci riguardano da vicino, in modo fantasioso, profondo, divertente e provocatorio.”

Supergods – Grant Morrison

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You were there for those reasons uncounted,  Through all trials by me you did stand.  I was difficult, silent, and stubborn,  And I wish I could now reach your hand.    I am glad you respect my decision  Although there was no decision to me  There were none left but old friends and children  And I could not let their deaths weigh on me.    I am hurt by your tears but I see they must fall.  I cannot take your sorrow away.  But grieve not for my loss,  For the choice was my own,  And we must all face death in our own way.    So farewell, my t’hy’la, my captain,  Though I shall never be far from your side.  I will remember and cherish the friendship  That I always found there in your eyes.