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sabato 26 novembre 2016

Avengers 21


Kang “un quadro così complesso va al di là della tua comprensione limitata. Non sei solo un uomo fuori dal tempo, Capitano… sei un’ideologia estinta.”
Steve “riuscite a immaginare quanto sono stanco? E voi dite che non posso capire? Quando in realtà siete voi… che vi definite così saggi… a non capire. Non permetterò che delle persone muoiano solo perché è il minore di due mali, perché è conveniente o perché serve a un bene superiore… non metto a confronto quest’azione con qualcos’altro. Se vedo qualcuno in difficoltà… lo aiuto. La considerate una debolezza. Pensate che sia semplice… ma non è così. E’ ciò che ci rende umani… è proprio ciò per cui dovremmo combattere. So chi sono. Salvo gli impotenti. Aiuto i disperati a rialzarsi. Non valuto le vite delle persone… le salvo.”

Original Sin; Avengers 21

mercoledì 1 maggio 2013

Come poter dimenticare questa?

"You know, the big difference between me and David Cassidy is that I suck way more dick that David Cassidy."



mercoledì 10 aprile 2013

gee...

"C’è stato un periodo in cui avevo l’abitudine di tagliarmi, ma sono riuscito ad andare oltre quel brutto periodo. Voglio dire alle persone che hanno dei problemi che questo non è il modo giusto di risolvere i problemi. È una facile via di fuga, ma non è comunque la strada giusta."
-Gerard Way

Una viso così, e quegli occhi, quella mente... ne hanno viste, sentite e pensate tante. non sempre in positivo, non sempre cose belle. ma appunto per questo, tutto ciò che ha sempre voluto, è che noi capissimo questo. 
Tutto quello che ha sempre desiderato è che noi, noi che lo ascoltiamo, noi che diciamo di sentirci capiti... capissimo, appunto, che non ne vale mai la pena, di farsi del male da soli, sotto ogni punto di vista. Ha fatto qualcosa che non doveva... più di una cosa, più di una volta, e per questo motivo, lui capisce cosa si prova, come ci si sente in certi casi, sotto certi aspetti. Sa cosa vuol dire sentirsi esclusi, derisi, soli, orribili... e con la mente fottutamente incasinata. 
Penso davvero che sia impossibile restare indifferenti alle sue parole, sopratutto se sai quello che ha passato. E ripensandoci, ripensando a come era la sua vita anni fa.. lui è davvero la prova vivente che non importa quanto le cose possano andare male: miglioreranno. E lui, che si dava del pessimo da solo, con estrema certezza eppure sempre con speranza di far arrivare il suo messaggio... oggi, beh, guardatelo: è stupendo. E' stupendo nel senso che ha capito. Lo vedi dal suo sorriso. 
Ed io non capisco, davvero, non capisco tutti quelle che dicono, ancora, che lui è orribile, in ogni senso possibile. Ma forse è semplicemente perché non hanno tempo per fermarsi e ascoltarlo. Io invece l'ho avuto ed ho imparato tanto, davvero tanto. Da lui, dai MCR. Mi hanno fatto capire cose di me solo ora, anche di me come ero anni fa. E... non mi sono mai sentita... sola. Non lo sono mai stata, perché oltre a loro, ho capito che ci sono anche altre persone attorno a me, che non è vero che sono abbandonata, che nessuno piangerebbe la mia morte... si tratta solo... di avere tempo per rendersene conto. Mi ha fatto capito la speranza, l'amore e tutto quello che può creare una mente, seguendo il proprio sogno.
Ecco perché non mi sento abbandonata. Perché... dirlo, sentirlo... sarebbe come dire che per tutto questo tempo ho mentito, quando invece, non è affatto così. Perché ho capito.
Così come mi è chiaro il fatto che tutto quello che sento mi è impossibile esprimerlo così, a... parole, in chiacchiere. Mi perderei da sola. Già lo faccio nella mia testa... no. Intendo mettere tutto in quello che disegno, in quello che scrivo. Nella speranza di far arrivare il mio messaggio. Quindi... l'interruttore magari si è anche già attivato, ma è okay, perché so come stare bene anche quando sto male, perché nessuno vuole stare male, no? Per quanto l'uomo sia più suicida di quel che si possa pensare, abbiamo troppa speranza, amiamo troppo, vogliamo troppo la felicità e l'amore, per inseguire qualcosa che sappiamo, ci fa male. Magari sì, lo facciamo ma alla fine, capiamo che non ne vale la pena. E allora smettiamo di farci del male e iniziamo a capire che ci siamo sempre amati.

giovedì 14 marzo 2013

think different

"Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane. E a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non ama le regole, specie i regolamenti- e non hanno alcun rispetto per lo status quo.
Potete citarli, essere in disaccordo con loro.
Potete glorificarli o denigrarli. 
Ma l'unica cosa che non potrete mai fare sarà ignorarli: perché riescono a cambiare le cose. Perché riescono a far progredire l'umanità.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio.
Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero."
- Think different.

martedì 25 dicembre 2012

sante parole


Onestamente fu solo una normale depressione, capisci?
Però accresciuta dalla dipendenza da alcool e abuso di narcotici. 
Voglio dire, tutti si deprimono, ma è del tutto normale. 
Um..ma al momento non me ne rendevo conto, credevo davvero di essere malato, e mi stavo curando da solo. 
La mia medicina, però, non funzionava. 
E ho davvero pensato...
Ho davvero pensato di morire. 

~Gerard Way 



martedì 18 dicembre 2012

the light behind in your eyes e altre storie


(spezziamo già l'atmosfera dicendo che ho ancora i semi dei frutti i bosco incastrati tra i denti. E che li lascio li perché sì, sono per dopo.)

Quando l'ho sentita erano circa le due di notte e mi sono messa a piangere perché dai, cazzo, è troppo. Lo stesso effetto che mi ha fatto Ambulance. Non so... mi sa tanto di cose vissute, di storia raccontata (maddai? questo loro fanno, altrimenti cosa?) e... beh, di certo non si direbbe che siano proprio i MCR, loro stessi si spaventarono all'epoca, non riconoscendosi assolutamente in queste canzoni. Erano appena usciti dalla Parata Nera, erano stanchi, erano passati da un eccesso all'altro, anche se consapevoli che questo loro album che parlava del paziente malata di cancro sarebbe stata una cosa che gli si sarebbe avvinghiata e che avrebbero dovuto lottare per uscirne- uno di quegli album che o t'innalzano o ti ammazzano o ancora, che prima t'innalzano e poi ti ammazzano. Un po' come è successo a molte band prima di loro. Ma per fortuna, non è successo ai MCR, anche se ci sono andati molto vicini. Insomma, meno male che sono entrati a far parti di quelle band che si sono comunque salvati. In tutti i sensi. Penso infatti che se non fosse mai accaduto tutto questo, non avrebbero salvato loro stessi.

Tornando a parlare della canzone... penso che sia dedicata a loro stessi. Un po' come tutte quelle che stanno uscendo adesso- senza scordare che le hanno annullate, cancellando così l'uscita dell'album, perché non capivano nulla di tutto questo, avevano tolto così tanto che alla fine non si sono più riconosciuti e magari ne avevano anche paura, magari dicevano troppo o troppo poco. 
Perciò... non c'è nulla da stupirsi, se adesso, sentendo queste canzoni, alcuni dicono "ma che è?".
Capace pure che tra un po' le adorino, come è perfettamente capace che non piacciono ora ne più avanti. Insomma, io ci sono canzoni loro che inizio a ascoltare davvero solo adesso, che riesco ad apprezzarle davvero, solo ora. Più che altro perché prima non le sentivo più tanto, più che altro per via anche del ritmo, preferendo altre più dure, rispetto a magari quelle più melodiche. E un po' perché è vero che spesso sono pezzi della tua stessa vita, benché non siano state scritte da te stesso-

Anche se, a dirla tutta, e questa è la parte Frerard della mia mente che parla, mi sa tanto questa canzone, come a dire "okay, non nego nulla, non rimpiango nulla di ciò che ho detto e che ho fatto, lo accetto, accetto tutto di me, di te, non nego che ci sia stato qualcosa. Ma capisco che è passato e che ora siamo felici anche così" nulla di triste o felici, penso che il termine esatto sia serenità. Essere in pace con se stesso. Cosa che ora sono. 
E sì, queste canzoni sono quel qualcosa che ci mancava, quel pezzo mancante per aiutare anche noi ad andare avanti. Ci hanno sempre seguiti, siamo in un certo senso, cresciuti, con loro e quando loro capivano qualcosa ce lo facevano sapere in modo da darci una mano e... non che prima delle cose non le sapessimo, non penso questo, ma che comunque ce l'hanno ripetuto in modo da prestarci attenzione, questo sì. 
Dopotutto, Frank lo sapeva da anni, ma davvero anni che "questa band salverà le nostre vite". Ci aveva visto lungo, questo ragazzo. 

E sì, gli occhi di Gerard Way sono bellissimi. Mavvà? Non sono ne verdi ne castani, ma di tutt'altro colore, forse più di uno e penso che per questo siano bellissimi.
Oddio, beh, parlo io... che in camera ho questa foto in primo piano degli occhi di Frank che se la fisso più di qualche secondo ci resto secca. Fregata. Fottuta. Allegramente e serenamente.
byebye parte razionale- ah, perché, ne ho una adesso?

The World Is Ugly è incredibile. Diciamo che dopo averla sentita solo live farsela andare giù versione studio è un po' difficile, ma c'è anche chi ci ha prestato attenzione solo ora- parlo per esperienza senza riferendomi a quello che ho scritto nelle righe precedenti. Certo, proprio all'inizio in molti magari si saranno chiesti "ma non è che youtube me l'ha caricata male?", "che si sia scaricata male dal pc?", "ma che cazzo gli è successo alla voce?" e via dicendo. Ma mano a mano che l'ascolti... beh, è una di quelle canzoni che penso davvero restino dentro. E che non possono non farlo, un poco come Cancer.

La seconda storia procede abbastanza bene. Devo dire che mi aspettavo dannatamente di peggio. Con questo non voglio di certo dire che è già belle che pronta (si scrive così? Boh) ma che... mh, sto raccattando varie cose per scriverla e per capire come la voglio. Anche se non è molto diversa dall'idea iniziale. Anzi... però mi capita troppo spesso di pensare che magari dovrò cambiare qualcosa, anzi, no, riscrivere la terza storia, in modo diverso, senza variare però la linea generale, perché mi piace ancora, però se stacca troppo dalla seconda... beh, dovrò fare in modo comunque che non sia così, giusto?
Che poi, ci terrei davvero a mantenere la linea di Hey You per quanto riguarda i titoli. Quelle quattro canzoni sono in buona parte uscite fuori dal nulla e l'altra parte mi pregavano di essere inserite lì. Nel senso che queste quattro canzoni mi volevano dire qualcosa- come spesso accade, e stavolta mi parlavano di Bert e Gerard. Cosa strana visto che non li vedo affatto bene assieme e anche se la storia non marca il fatto della bella coppietta... il fatto che l'ho scritta non implica che mi piacciano loro due assieme, diciamo che bisogna leggerla. Visto che non dico ne che fanno schifo ne che sono bellissimi assieme. Racconto solo la loro storia dal mio punto di vista. Tutto qui. E spero di essere stata abbastanza neutrale, senza pendere l'ago della bilancia ne verso Bert ne verso Gerard, anche se il termine ago qui è tanto inopportuno quanto azzeccato. Penso che si capisca che buona parte della storia, è tutta solo mia pura fantasia... visto che non penso affatto che Gee si bucasse o cose così- che bevesse e si facesse e snifasse sì, però questo proprio no, ci mancava anche questa infondo, no? Così come non credo affatto che Bert fosse il motivo che rafforzava in lui fa fede in Dio. 

Se dovessi dire quale parte della storia mi piace di più... direi verso la fine dell'ultimo capitolo, quando Gerard torna da Bert, dopo aver incontrato per caso Frank. 
Gerard non torna da Frank, nonostante tutto, torna da Bert: spero che questo faccia capire qualcosa. Non si tratta solo di droga. Ma di disperazione e in buona parte... d'amore. Va da Bert per dirgli che lo ama comunque ma che vorrebbe continuare a farlo anche facendo un altro tipo di vita più... pulita, ecco. 
E' difficile dire cosa passa per la mente di una persona che non riesce a fare a meno della droga, dannatamente difficile, forse perché si tratta quasi sempre delle stesse cose e tu non vorresti risultare troppo banale dello scriverle. Quindi... non so dire con esattezza perché Bert abbia reagito urlando ed incazzandosi. Posso solo ipotizzare. Magari si è sentito in qualche modo sminuito, tradito. E sicuramente pensa di non poter nulla, senza quella merda... ma al tempo stesso si trova così bene quando è fatto, che la prospettiva di una vita senza gli fa paura. O qualcosa del genere. Sì, okay, avrebbe avuto Gerard. Però... da un lato si sarebbe trattato di due persone che sanno cosa passa l'altro e quindi possono permettersi magari di parlargli, o anche no, e sì, insomma, supportarsi a vicenda. Dall'altro... non so, davvero, se ce l'avrebbero fatta. Può anche darsi di sì, eh. Oppure, visto che sono nella stessa situazione... la tentazione sarebbe stata davvero troppa da reggere e uno si sarebbe fatto tentare dall'altro nel cedere e nel ricominciare a farsi. 
Ma forse tutto questo mio pensiero viene semplicemente dal fatto che sono certa del fatto che non puoi far stare bene sei non stai bene prima tu. Che fa abbastanza a botte col "lecchiamoci le ferite a vicenda", che ci crede la mia parte più... umana?
La tentazione di scrivere un qualcosa di dannatamente idilliaco, da oldschool tutto carino e dolcioso c'è, cazzo se c'è. Ma... così come mi serve tempo per accomulare porcame per scrivere, me ne serve anche per quest'altro genere di cose... Nah, cazzate, non ho bisogno di tempo. Mai avuto bisogno, di questo cazzo di tempo. Mi mi serve mai del tempo in più, e non perché faccio sempre e comunque le cose, o le faccio fatte bene. Non ne sento il bisogno e basta. Me ne frega cazzi, ecco.
Allora cosa m'impedisce di fare questa cosa tutta dolce? Beh, penso che dipenda dall'obbiettivo. Non da ciò che voglio da questa storia, ma da quello che io voglio sentire e poi trasmettere, tramite questa. 
E senza pensare che è da venerdì che mangio come una disperata senza neanche capirne il perché (cazzodicene) dando la colpa all'allegria del bel momento vorrei solo rotolare felice tra boa piumati spargendo brillantini rosa per il pavimento... quello che certo di dire, con questa saga, anzi, con queste tre storie, è esattamente il titolo che le accomuna.
Finché resterai te stesso, non potrai mai fare nulla di sbagliato.
E mi sono sentita dire che ci sono eccezioni e che, come al solito, semplifico tutto. Non è così semplice come dici te, mi sento sempre dire, per qualunque cosa. Quindi meglio specificare: penso che non si possa sbagliare mai nel senso che quando sei in pace con te stesso e fai una cosa e questa cosa ti fa stare bene dopo non serve a nulla avere sensi di colpa o cose così, perché quando l'hai fatta volevi farla, nessuno ti ha costretto e allora perché stare male oppure sentirsi sbagliati in qualche cazzo di modo? Ecco cosa intendo dire con questa frase (che è di Frank Iero, neanche mia, io l'ho interpretata così). Parlando di Hey You. Io non do la colpa a Bert, ne a Gerard. Penso solo che nessuno obbliga nessuno a bere o a drogarsi. Gerard  non è una povera vittima e Bert non è una cazzo di persona che lo sfrutta- almeno non in questa storia, in altre trame mie, magari lo fa. Gerard si droga perché vuole. Tralasciamo che Bert, visto che lo ama così tanto, potrebbe non passargli più nulla, ma Gee la roba la troverebbe comunque, e qui dico: beh, Gee potrebbe fare lo stesso con Bert, no? Lo ama così tanto, no? Bene, allora perché non gli dice di piantarla? Glielo dice solo come una cazzo di ultima chance (ah, ecco quale era l'ultima canzone... Under Pressure) o qualcosa del genere. Che poi Gee è un tipo così romantico... e anche melodrammatico. Io sono romantica e così terraterra cazzo ahahah.
L'altra cosa che vorrei trasmettere è una cosa che ho già scritto qui nel blog, tempo fa.
Perché non parlare? Così almeno non si resta col dubbio, e si ha la risposta. Non conta se era quella che speravi o quella che ti aspettavi. Avrai quello che volevi, a prescindere da tutto; una risposta.
Eccola qui, e avevo scritto che è la base principale di tutto e infatti lo è- ma per questa cosa se ne parlerà nella terza parte, penso che sia troppo presto per parlane nella seconda.
Ne ho già parlato, mi pare, di quanto la cosa sarà dura sia per Frank che per Gerard. Insomma, Gerard deve fare i conti con varie cose, e la parte più difficile sarà avere a che fare con se stesso. Gerard è la causa principale del male di Gerard. E penso che questa sia la stessa linea della realtà di anni fa, purtroppo... dico così perché alcune cose che scrivi, vorresti che non fossero reali. Mentre Frank deve capire/scegliere/decidere/o quel che cazzo è, se aiutarlo o meno. L'idea che Frank baci Gerard appena lo vede è davvero bella, cazzo, ma... beh, nella realtà... non so quante persone lo farebbero. Basta pensarci un attimo per rendersi conto che l'amore fa perdonare tutto ma che queste cose restano sempre.
Provate a far cadere un piatto. Chiedetegli scusa. Fatto? Scommetto che è ancora rotto.
E penso anche che Gerard non abbia nulla da chiedere scusa a Frank o a chiunque altro. Frank non può chiedere spiegazioni o che, perché non ce ne sono, a parte quella che Gerard ha fatto al cosa più giusta che gli venisse in mente in quel momento. Quindi... vedremo come reagirà Frank a tutto questo, a Gerard. 
Nel mentre, per chi passa e a chi gliene fregasse qualcosa, questa foto è un piccolo "indizio".





sabato 27 ottobre 2012

boa ed altro


"Non si può e dico sul serio, non si può vergognare di quello che sei, non importa chi quanta merda si ottiene per esso, o quanto bullismo si ottiene, non è possibile modificare chi sei per chiunque altro. E so che ci vuole molto, ma ti rende una persona più forte e sarai così felice che hai fatto non più tardi nella vita
(in modo molto approssimativo come traduzione)






lunedì 22 ottobre 2012

Gee e Frank quote ♥


"Me and Gerard...We talk, we cry and he's still Gerard Way."

"Frank is extremely passionate,headstrong,kind of rebellious individual but extremely loyal and honest.He's the kind of guy that would do anything for his friends.He'd help you bury the body. " - Gerard

"Usually, when we're playing, me and Gerard can look at each other and no matter what's going on, I can pull back and go for it".

"Gerard, in my view, is the second coolest motherfucker on the Earth,second because I'm first and therefore,cooler!

"I'd date Gerard" [yeah,we've noticed Frank,thank you! XD]

"We used to soak ourselves in fake blood and then me and Gerard would wake up stuck to each other."

"You probably came with your best friend...you to turn to that motherfucker, you grab 'em by the throat and you say, 'You're my best fucking friend, and I would die for you!"


domenica 7 ottobre 2012

il thumpa thumpa continua

Fuck everyone who hates you, a smile is the best revenge


Lo so che la frase è già scritta della foto. Però dai, merita davvero. Merita davvero, perché è vera.
Chissà ora quale sarà la prossima frontiera per i capelli di Gerard Way. Per ora sua SassyDività ha optato per il natural style, tornando il suo colore originario. No, non il black fucking hair. Ma il suo castano- raramente lo abbiamo visto così. Eppure, il nostro Signor Way, a suo tempo, si è fatto anche la cresta. Mi è capitata, per caso, una foto che testimonia questa cosa, ne avevo già sentito, e anche riferitomi dal fatto che Honey mi aveva detto che Frank aveva scritto "Ti sei rasato. Ora chi la sente tua moglie?" 
Insomma, eccolo qui. Al solito, sta bene. 
Gerard è la prova vivente che non importa cosa porti, ma come, lo porti. Cosa che dice anche il mio parrucchiere. 
I capelli, sembrano qualcosa di davvero superficiale. Però hanno un grosso effetto sulla parte esterna di una persona. Su questa, e, per direttissima, sul suo modo di relazionarsi con l'esterno.
Io ne sono una prova, per esempio. Mi tinto i capelli da più di un anno, di rosso acceso- un colore che sento davvero parte di me da anni e quel giorno che fu, presi finalmente coraggio e entrai dal parrucchiere, con una foto di Gerard, dicendo "Fammi così!". A lui, sono brillati gli occhi. Certo, culo che a lui piacciono i colori forti e di carattere però, come ho detto prima "non importa cosa porti. Ma il come, la porti". Ed è fottutamente vero.
Detto questo, avviso che sto scrivendo una storia a capitoli per la mia Honey, che spero le piaccia. Il titolo è My Little Adorable Puppy. Per ora è composto da quattro capitoli, nella mia mente e... uno, reale. Prevalentemente la storia è molto sdolcinata, con vari sprazzi di demenza totale. E... quasi- uh, sì, per 80% è dal punto di vista di Gerard. Ambientata all'epoca di poco prima di Revenge, giusto per far capire come erano. 
E no. Nulla di porno. Nulla di osceno. Niente scene di sesso. Niente di niente di tutto questo. Lo so... lo so, sto gravemente offendendo molte persone in questo momento. Ma che vi posso dire, diciamo che non è il momento, per descrivere del sesso sfrenato, ne tanto meno quello dolcioso. Però non si sa mai. Infondo si scrive di ciò che si sente- certo, ogni tanto quando sono felice scrivo cose che Leopardi, a confronto, pare un cazzo di comico e viceversa, quando sono triste, scrivo favole allegre e divertenti adatte anche per i bambini di tre anni, però... ora, adesso, sesso? Nah. Ovviamente nulla toglie a fantasie, viaggi mentali, seghe- sempre, mentali durante la storia. Così come nulla toglie che quasi sicuramente, continuerò il sequel di Policeman and Criminal.
E dopo essermi persa in una deprimente sessione sulle ultime foto che mi sono state scattate da- cinque? Bo, vabbè. Da cinque anni a questa, parte posso solo dire: ma quanto cazzo sono cambiata?! Tanto. 
Domani... inizio il mio secondo anno, all'accademia del fumetto Comix. Sono piena di adrenalina. Il primo anno il risultato non è stato alto tanto quanto le mie aspettative. Ma quest'anno, punto davvero alla fottutissima borsa di studio, cazzo! 
Inchiostrazione. Mi frega na sega, che non ho mai toccato un cazzo di pennino da intoccià con l'inchiostro! 
Colorazione. Non so mai stata tutta sta maestria col colore. Bene, troverò la mia tecnica. 
Di entrambe le cose, imparerò quanti più trucchi e segreti che posso e ovviamente, praticapraticaeancorapratica. L'unico modo sicuro che conosco per imparare davvero qualcosa.
E come disse nostra signora della disco. La divina Gloria Gaynor: We Will Survive!


venerdì 5 ottobre 2012

spoiler queer as folk

Quando ho sentito la radio, ho provato a chiamarti al cellulare. Ma non rispondevi. 
Ero... così spaventato... 
Riuscivo solo a pensare: per favore, fa che non gli succeda niente.
... Ti amo
Ti amo

Ogni volta che un prete, o un politico, dichiara che l'omosessualità è un abominio o un peccato mortale, autorizza i fanatici ad attaccare.

Non voglio vivere con qualcuno che ha sacrificato la sua vita, con la scusa dell'amore, per stare con me.
Amore è sacrificio, ma rende felici. Non ti deve far sentire sacrificato.

sabato 15 settembre 2012

la mia vita era terribile



Quando ero un ragazzino, ero grasso, piuttosto brutto e avevo capelli terribili.Venivo preso in giro tutti i fottuti giorni. Venivo sbattuto contro gli armadietti, preso a pugni in faccia. L'inferno, ho dovuto andare al ballo con una delle mie amiche, perché non potevo neanche avere un appuntamento decente. Non riesco nemmeno a riguardare quelle vecchie foto perchè stav...o così male. Ho cambiato diverse scuole, ma le prese in giro continuavano. Dopo un, diciamo, "incidente" che ho avuto con la recita scolastica, il bullismo era solo peggiorato. Ma ho superato la scuola superiore, solo per scoprire che la vita reale era praticamente identica. Non facevo che restare nella mia stanza buia per tutto il giorno. Non parlavo con nessuno, non uscivo. Stavo al chiuso e disegnavo. Disegnavo vampiri, mummie, eroi, cattivi. Qualsiasi cosa mi aiutasse a fuggire da tutto il male del mondo. Ho frequentato una scuola d'arte a cui non appartenevo realmente. Tutto quello che potevo disegnare erano personaggi dei fumetti. Ho provato a tirar fuori tutto il mio buon talento possibile, disegnando un cartone animato e lanciandolo - solo per essere rifiutato. La vita per me era semplicemente inutile. Ho iniziato a bere, fare uso di droghe e in generale sprecando la mia vita disegnando. Poi un giorno, ho visto corpi che cadevano dal cielo. Ho visto gente morire. E qui è quando ho deciso di dare una svolta alla mia vita. Ho chiamato tutti quelli che conoscevo che avevano uno strumento e abbiamo formato una band. Essere in tour per i primi anni fu brutto. Tutto quello che facevamo era ubriacarci e drogarci, ma mi è piaciuto. Perché stavo facendo qualcosa che amavo con persone che amavo. E qualche anno fa ho incontrato la donna perfetta. Lei mi conosce senza avermi mai conosciuto davvero, se mi spiego. E ora, 2011. Ho una bellissima bambina, una moglie premurosa eposso esibirmi per tutti i miei fans adoranti ogni giorno. Sono la prova vivente che non importa quanto la vita sia difficile, migliorerà. Sono Gerard Way, e sono sopravvissuto.
/Gerad Way

giovedì 26 luglio 2012

gerard's quote II


Non potrò mai farti del male, te lo prometto.
                                   Gerard Way