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martedì 16 giugno 2020

feel

one of the thoughtful things you can ask is: how do you feel?
but it is terrible.
how should i feel?
it's awful.
what should i hear?



martedì 28 aprile 2020

Santi e guerra

"Vedo persone cercare santi nella guerra.
Se ci fossero, non ci sarebbe la guerra."




giovedì 19 maggio 2016

I Vendicatori - Zona Rossa


Visione “Capitano.”

Wanda “Visone. Dagli altro tempo…”

Visione “non abbiamo ALTRO tempo. Dobbiamo muoverci.”

Steve “lo so. Almeno le madri avranno qualcosa…”

Visione “questa epidemia è stata forse diffusa dal nostro stesso paese. Immagino tu ne sia indignato quanto me.”

Steve “sì.”

Visione “e questi soldati ne erano consapevoli.”

Steve “no, sarà un idealista, ma non sono stupido. Il Programma del Super Soldato, il Progetto Manhattan, e questo… Le guardie, la gran parte degli uomini e delle donne destinati a compiti di sostegno e protezione, non avevano idea di cosa stessero facendo. Eseguivano solo degli ordini. Voglio il pazzo che ha impartito loro quegli ordini.”



I Vendicatori – Zona Rossa




martedì 23 febbraio 2016

Superman&Lois


Questa è la sparizione. Questo luogo, questo mondo… ma non è un buco nero… o un buco in tasca. È la tasca. È… la perfezione. O la cosa più vicina all’ideale che ho io.
La vera perfezione… al quale io tendo.
Ha i suoi difetti, certo, ma contribuiscono alla sua perfezione… perché quando sono con lei dimentico i miei.
Io la amo. La amo.
Lei mi fa sentire… umano? No. Io non posso esserlo. Ma lei mi fa sentire… un uomo. Un uomo che può volare… al quale solo questa donna sa far toccare il cielo.
Sono a casa, fra le sole braccia abbastanza forti da sorreggermi. Il suo respiro è come una preghiera sulle mie labbra.
Il suo profumo… pesca? Mi consuma. E lei è… dio. Quanto è bella.
Questo è il paradiso… nonostante i difetti.
Superman

(Superman, per il domandi – Brian Azzarello | Jim Lee | Scott Williams)

giovedì 17 ottobre 2013

g quote

"Se sei razzista, pieno di pregiudizi, omofobo, o semplicemente un completo coglione.. va' a casa, lascia il pubblico, via dal parco, non ci ascoltare, restituisci i nostri CD. Cazzo, va' a casa." 


"Ho imparato che il mondo non vuole essere salvato, e ti prenderà a pugni in faccia se ci provi."



Gerard: Esce fuori dal tessuto, come un fiore. Sembra... Fiorisce all'esterno come un fiore. Frank lo sa.. L'ha visto.. Io sono un uomo, non ho alcun fiore, capite cosa intendo? Nessun fiore.. Beh [Frank] l'ha visto, e dice che sembra un fiore. Probabilmente ha ragione.



"C'è una così grande varietà di gusti nella band. A noi piacciono le melodie. Siamo una band che ha tante doppie facce. Abbiamo un lato buono e un lato oscuro, e cerchiamo di sposare queste due parti. Se una canzone è super orecchiabile e 'carina', farò sì che il testo sia così perverso e dark che non si passa far passare per radio." 



"Sei dalla nostra parte e vuoi essere diverso o sei dalla loro e vuoi tirarmi un pallone in testa?"



"Io sono la prova vivente che per quanto la vita vada male, migliorerà.



"Non voglio che la gente abbia paura di vivere, ciò che credo essere la più grande paura che ognuno prova. Voglio che le persone si esprimano nel modo che desiderano. Ovvero, se vuoi vestirti come una donna, fallo. Sono contro l'intolleranza, il razzismo, il sessismo. Gli uomini vengono ancora trattanti come cittadini di seconda classe, anche nella scena punk-rock. Se è così lì, è così ovunque. Sto davvero dalla parte dell'accettazione."



"Non piaci a qualcuno? Fottitene.
Stai avendo una pessima giornata? Fottitene.
Non sei stato assunto, non hai preso un bel voto o una promozione? Fottitene.
Stai litigando con il tuo amato? Fottitene.
Ti senti grasso? Fottitene.
Perdi il controllo di tutto e tutti? Fottitene.
Ciò che importa adesso presto non importerà più; ciò che importa davvero è che sei vivo e che hai la capacità di fare assolutamente ogni cosa con questa bellissima e pazza coincidenza di esistere su questa terra. Alza il dito medio all'aria e pensa, 'Cazzo, mi è andata bene.'"



"Fare di te un qualcosa è la vera vendetta."




martedì 28 maggio 2013

troppo buono, tzn

è vero è complicato odiarti.
nessuno al mondo può negarlo.
tantomeno oggi io, e...
è vero è complicato amarmi,
né io né te ci riusciamo. 
io da sempre, tu per niente.

E sentire me mentre canto questa è qualcosa da fare almeno una volta nella vita <3


mercoledì 1 maggio 2013

Come poter dimenticare questa?

"You know, the big difference between me and David Cassidy is that I suck way more dick that David Cassidy."



venerdì 1 marzo 2013

nella mia testa e sicuramente in quella di altri


C’era talmente tanta roba nella mia testa, che il mondo fuori lo sentivo appena. 
Passava come un’ombra, la vita era tutta nei miei pensieri.

E mi sono detta wow, nessun modo per descrivermi meglio. Perché davvero… sono così immersa nella mia testa da non rendermi mai conto di quello che mi circonda. Non è mai stata una cosa a mio vantaggio… non capisco mai nulla.
Non mi sono mai creata un mondo per scappare dalla realtà. Un mondo fatto d’eroi e cose così… certo, sognavo di fare cose… di… poter aiutare qualcuno. E in queste fantasie… non ero io, non era il mio aspetto. Avevo capelli colorati e indossavo un ridicolo vestito e saltavo per i palazzi. Tutto. Per aiutare le persone per qualunque cosa. Ripercorrendo indietro i miei pensieri (la mia vita, quindi)… mi rendo conto che l’unica cosa che ho sempre rincorso è il desiderio di poter far spuntare un sorriso.
Forse perché mi sentivo sbagliata pur non avendo nulla che non sia okay. Per questo, forse incosciamente, volevo che il prossimo sapesse che no, non era un mostro, ma una bella persona. E di non piangere, di non dar soddisfazione a chi fa del male. Perché lo fa solo per divertimento. Quando non c’è nulla di divertente, nel veder piangere qualcuno. Nel far del male gratuito.
Nonostante tutto questo… mi guardavo attorno e non capivo come facessero le persone a sentire così tanto loro stessi. Io non mi sono mai posta particolari quesiti. Per me se una cosa era in un modo era così e basta. Non m’importavano i perché esistenziali e cose così. Forse il motivo… è che associo i perché al voler dare per forza una spiegazione… reale, pratica, come se non ci si fidasse di qualcosa. E io ho sempre fatto a pugni con la realtà. Ma ripeto, non ho mai voluto nascondermi nella mia testa. Semplicemente mi piaceva sognare. Mi piace ancora, sognare.
La realtà, il mondo, la luce… per me erano cose del tutto… sensate. La concretezza per me è sempre stata qualcosa di terribile. Quelle cose che per tutti erano normali, problematiche e ragionevoli… per me erano assurde.
Molto meglio la mia testa, molto meglio il buio. Non ho mai avuto paura del buio… sin da piccola per me il non sapere era qualcosa di prezioso. Perché potevo immaginare quello che voglio, e così il nero, l’assenza di luce in una stanza o in uno spazio aperto per me era un parco giochi. Potevo farne quello che volevo. Mi bastava solo la mia mente.
Mh. Non che io abbia mai avuto tutta questa fantasia. Per intenderci… non è che se mi passi un pezzo di carta io ti tiro fuori un capolavoro di chissà quale portata… butterò li sopra solo quello che voglio. Magari ci scriverò, anche.
Datemi un foglio con una penna, ed io finirò con lo scrivere anche sul tavolo. Perché non ho mai badato molto ai limiti. Penso che abbia a che fare ancora una volta con la mia testa… lì non ci sono limiti… ecco perché sono sempre uscita fuori dai margini.
Datemi un foglio con una penna dicendomi “disegna quello che hai in testa”. Oh. Saresti davvero idiota, nel chiedermi una cosa del genere. Perché non basta un foglio, non basta inchiostro, non esiste alcuna sintesi, immagine, parola, forma… per rappresentare, dire, descrivere, quello che una persona può avere nella propria testa.
Quando mi hanno detto che io sono la punk con i capelli tinti e i tatuaggi, che sono ambigua, abbastanza cogliona anche devo dire, io mi sono domandata: davvero sono così? Mi si può davvero… descrivere, in così poche parole, mi si può davvero etichettare? Al mio solito, casco dalle nuvole. So che si etichetta di continuo cose e persone e sorprendentemente… credevo di non far parte di questa cosa, pur sapendo di esserci anch’io. Una cosa che di certo si capisce, è che se non avessi la testa attaccata al collo, la perderei per strada, e neanche me ne accorgerei. Troppo persa chissà dove anche per capire di non avere più una testa…
Cosa penso? Oh, non lo so. Penso a molte cose… e se mi ci soffermo… mi sento male. Ma credo capiti un poco a tutti, no? Dico: il sorprendersi di pensare certe cose. Roba del tipo “ma che cazzo penso?”. Personalmente, non mi sono mai vergognata di ciò che ho nella testa. Non mi sono mai fatta problemi, anche dei pensieri più strani, anche di quelli più schifosi. Ho semplicemente capito che dentro di sé, si ha un potere incredibile, che non sempre si riesce a gestire. Quindi scrollo le spalle e vado avanti. Ma quando mi soffermo su alcune cose… è la fine. Perché mi fa venire solo voglia di staccarmi la testa. Troppe cose. Davvero.
E ci sono quei momenti in cui mandi tutto a fanculo e vorresti solo piangere e basta. Ti dici che non vali un cazzo. Che il mondo è uno schifo. Che nessuno sentirebbe la tua mancanza, quindi potresti benissimo crepare.
Ma per favore! La verità è che il vittimismo è troppo di moda. Che le smorfie non ci rendono migliori, se non fatte col cuore.
C’è sempre qualcuno a cui mancherai. Nessuno ti ha preso per il culo- caso mai si è preso il giro da solo. E… sì, okay, piangi pure. Tanto tornerai a sorridere. Torniamo sempre a sorridere. Perché vogliamo solo stare bene, vogliamo solo essere felici.
Io… penso che ci capiamo solo vivendo. Che non siamo poi così diversi, tra di noi. Solo che ognuno di noi è speciale a modo suo, capisci cosa voglio dire? Possiamo trovare noi stessi in una canzone, in una città, in un libro, in una storia, in un letto. Ovunque. Ma tanto, alla fine, ci sentiamo come se avessimo sempre saputo dove eravamo, perché tutti noi sappiamo quale è la strada di casa… solo che i pullman non sono mai puntuali.

venerdì 18 gennaio 2013

Capitolo Sei; xofrnk

Oggi prima lezione di colorazione <3. 
Cosa avevo detto io, in estate? Ah, sì... che avremmo fatto colore e inchiostrazione... poi ci hanno detto che il programma era cambiato in modo da dare più spazio alla china e da poterci dedicare completamente a questa. E invece hanno convenuto opportuno ficcare in qualche modo questi colori, quindi ci tocca fare un terzo giorno a parte durante la settimana- e quando? Il venerdì! Cioè, cazzo! L'unico giorno in cui o fai le tavole oppure entri in coma e diventi ameba, l'unico fottuto giorno in cui ti senti fottutamente libero. Lo so, forse è complicata come cosa da capire, però è così.
Ad ogni modo... Il muffin di stamattina era davvero buono e, cosa migliore... Ho scoperto che al MC Caffè fanno il caffè americano, non italiano fatto all'americana, NO, americanoamericanocazzo<3<3<3<3<3! E ne sono così felice che ho deciso di anticipare la pubblicazione del sesto capitolo della storia c':. Non so, così ahahah. Basta un caffè per farmi felice ahahah.



I'm not drunk or anything. I'm a little stoned.


Stavolta la canzone è I'm not okay, poteva mancare? Nah, non credo proprio!
T'oh, ho anche trovato la gif adatta! SONO LORO! <3

E ora passiamo alle perle di saggezza di frnk:

‘oro è una parola di 4 lettere... proprio come amore, fottere e merda.’

esci fuori in un disegno a carboncino. è un posto familiare che hai detestato da bambino, ma un ritrovato rispetto ha creato metastasi una volta che la tua schiena ha iniziato a fare male regolarmente.
le città natali sono un inferno, finchè non hai realmente visto l’inferno...ed una vista del genere non può di certo essere ignorata. ma osservandola bene, la tua casa si trasformerà in un paradiso, il tuo paradiso, e i ritrovi locali diventeranno esattamente ciò che sono. un posto in cui tu potresti essere felice di indugiare per sempre, cercando dannatamente di sfuggire a quel tunnel di luce.
le persone molto raramente durano per sempre. i vecchi devono essere vecchi per qualche motivo, e i buoni, come si usa dire, muoiono giovani in incidenti d’auto ed eleganti overdose di droga. probabilmente ciò prima che loro stessi abbiano il tempo di rendersi davvero conto di quanta merda puoi davvero commettere impunemente ed essere ancora considerato ‘buono’.
e quindi noialtri? quelli che gironzolano e osservano. testimoni. dolorosamente mediocri. in pace con ciò che succede attorno a noi nel mondo. non buoni, non cattivi, non vecchi, non giovani...soltanto in servizio. eh, non importa.
perchè non puoi sempre ottenere ciò che vorresti, ma se ci provi talvolta potresti semplicemente scoprire che saresti considerabile per qualche tipo di assistenza governativa. o almeno per un impiego a metà paga nel ristornate economico del tuo vicinato...ma sono le piccole cose, gente, è questo ciò che sto cercando di dire.
non ve ne accorgerete adesso, in effetti probabilmente non lo capirete finchè non sarà quasi troppo tardi. ma riceviamo tutti una chiamata che ci sveglia. alcuni di noi fortunati/sfortunati bastardi risponde ad essa appena prima che la t.v. sfrigoli...(trovate qualcuno che amate, e fate in modo che vi amino dannazione)...e ci accorgiamo che in questo mondo ammalato dalla celebrazione della stupidità, dell’assurdità, e del prezioso commercialismo di (carta)metallo (queste cose, queste fottutissime cose, annegheremo nelle cose!) l’unica ‘cosa’ davvero importante è un sorriso sincero da parte di qualcuno a cui importi davvero di te, totalmente, completamente ed incondizionatamente.
Ma provate ad usare quel sorriso per comprare una bottiglia di vodka di questi tempi.

-2013 frnkiero"

Diciamo tanto di Gee, ma anche Frank non scherza... Beh, dopotutto mi piacciono molto anche i testi che ha scritto lui (sia con MCR che con i lEA) quindi... poi davvero, mi trovo molto d'accordo con quello che dice lui e anche COME, lo dice.
[Al solito, traduzione NON mia]

l’unica ‘cosa’ davvero importante è un sorriso sincero da parte di qualcuno a cui importi davvero di te, totalmente, completamente ed incondizionatamente.




martedì 25 dicembre 2012

sante parole


Onestamente fu solo una normale depressione, capisci?
Però accresciuta dalla dipendenza da alcool e abuso di narcotici. 
Voglio dire, tutti si deprimono, ma è del tutto normale. 
Um..ma al momento non me ne rendevo conto, credevo davvero di essere malato, e mi stavo curando da solo. 
La mia medicina, però, non funzionava. 
E ho davvero pensato...
Ho davvero pensato di morire. 

~Gerard Way 



sabato 1 dicembre 2012

pane e cioccolato. è la risposta a tutto

Aaaaw, al mio nuovo tattoo. Ma ciao. E FTW!

La frase in cui mi rispecchio molto?

Non vivere per me,
che non merito la tua compassione,
perché non sono affatto dispiaciuto di quello che ho fatto
MCR

Em, non sapevo che il disincanto fosse per Bert O.o

lunedì 12 novembre 2012

racconto di una ragazza

"6 years ago, I started cutting and starving myself. 1 year ago, I went to a My Chemical Romance. I was right in the front, almost touching them. All of my scars and cuts were visible but I didn't care. Right after one song, Gerard looked right at me, at the scars and the freshly bleeding cuts and told me; "Don't you ever do that to yourself you hear me? I don't care what people do to you. Fuck them. Fuck everyone. You are too beautiful to hurt any part of your body. You know what? Come up here. This next songs for you." Crying and blubbering, I got upstage where Mikey, Ray, and Frank all hugged me."

L'ho trovato su Facebook, questa tipa l'ha preso da un sito di Tumblr. 
Non ci sono parole. Dal racconto di questa ragazza, si capisce perfettamente tutto.
MCR. I MCR salvano le vite!
Hanno un cuore enorme!
GRAZIE!

giovedì 11 ottobre 2012

qaf seconda stagione

Ragazzo "Per essere uno che ha tanti disturbi da poter riempire un rapporto di psicologia diagnostico e statistico devo dire che tu sei il bastardo più equilibrato e apposto che abbia mai conosciuto in vita mia. Qual'è il tuo segreto?"
Brian "Bah... prima di tutto, sono assuefatto a molte cose. E... non frequento strizzacervelli."

Per superare il dolore bisogna provocarne il ricordo.



mercoledì 10 ottobre 2012

nuova storia a capitoli?

Non so dove porterà questa cosa nuova. Però qualcosa mi dice che, se seguo quello che sento, andrà tutto bene.

[prologo | capitolo uno]

Pubblicato sul mio portfolio, archivio o quello che è.
La storia, non è finita, anzi, è appena iniziata. Quindi, essendo tale, non ho la minima idea di dove porterà- come già detto. 
E' suoi My Chemical Romance, ambientata a prima della band, quando ancora si dovevano conoscere. Ho cercato di seguire una certa logica cronologica nelle cose, anche se spero mi si perdonino delle piccole concessioni che mi sono presa la libertà di mettere.
Beh, suppongo che se la scrivo bene, ci si potrebbe anche passare su.
La coppia? Mh, bella domanda. Ahahah! Okay, sì, è una Frerard, e cosa, altrimenti? Però vorrei anche andare oltre, questo. Cioè voglio provare a vedere loro due sotto più punti di vista, di capire, assieme a loro, e a voi, il loro magnifico rapporto, come è nato e come si è evoluto. Poi andiamo, sono giovani c:.
Le cose più filosofiche e pallose le tengo in serbo per la serie ahahah. Almeno spero. Forse qualcosa mi scapperà, non assicuro nulla!
Questa storia, vuole ricordare a tutti che è sempre bello, avere qualcuno accanto a sé. 
E, appunto, andare oltre, le cose che ti si presentano davanti. Vederle da più punti di vista.

"Sei tu lo scrittore. Scrivi la tua storia." 
cit. Brian Kinney

giovedì 4 ottobre 2012

dialogo bri/jus

Justin "Come fai ad essere così superficiale? Non ti sei ancora stancato?"
Brian "Ci si stanca di qualcosa perché è diventato prevedibile. Insoddisfacente. Noioso. Proprio come... la conversazione che stiamo facendo..."
Justin "Oppure perché si trova qualcosa di più soddisfacente. Di più importante."
Brian "Ma di che stai parlando?"

giovedì 26 luglio 2012

ecstasy prologo due


Alla fine del prologo del secondo racconto dei tre del libro Ecstasy di Irvine Welsh “La fortuna sta sempre nascosta”

Otto giorni più tardi gli affranti Emmerich ricevettero un pacchetto anonimo da Berlino. Conteneva, avvolti in politene, due braccini blu, gonfi, paffuti. Capirono entrambi di che cosa si trattava e che cosa significava: ma soltanto Gunther Emmerih sapeva perché-
I medici legali dissero che non c’era alcuna possibilità che il bambino fosse sopravvissuto a una simile amputazione, eseguita con uno strumento rozzo, tipo una sega. Da certi segni appena sopra le giunture dei gomiti si capiva che le braccia erano state chiuse in una morsa. Se non lo aveva ucciso lo shock, Dieter Emmerich era sicuramente morto nel giro di pochi minuti.
Gunther Emmerich sapeva che il suo passato si era abbattuto su di lui come una vendetta. Andò in garage e si sparò via la faccia con un fucile da caccia che sua moglie non sapeva nemmeno avesse. Brigitte fu trovata dai vicini drogata e in una pozza di sangue, colato da polsi che si era tagliata. Fu portata in una clinica per malattie mentali alla periferia di Monaco, dove ha trascorso gli ultimi sei anno in stato catatonico.

Adoro questo libro, in particolar modo questo pezzo.
In tutta sincerità, ci ho messo non poco ad ingranare la marcia nel leggere questo libro. Ha uno stile che non avevo mai avuto il piacere di leggere: sporco, diretto, malato. Lo amo davvero.
E' stato questo libro che ha dato il nome ai My Chemical Romance.
Al momento, di Welsh sto leggendo Acid House.