mercoledì 10 aprile 2013

gee...

"C’è stato un periodo in cui avevo l’abitudine di tagliarmi, ma sono riuscito ad andare oltre quel brutto periodo. Voglio dire alle persone che hanno dei problemi che questo non è il modo giusto di risolvere i problemi. È una facile via di fuga, ma non è comunque la strada giusta."
-Gerard Way

Una viso così, e quegli occhi, quella mente... ne hanno viste, sentite e pensate tante. non sempre in positivo, non sempre cose belle. ma appunto per questo, tutto ciò che ha sempre voluto, è che noi capissimo questo. 
Tutto quello che ha sempre desiderato è che noi, noi che lo ascoltiamo, noi che diciamo di sentirci capiti... capissimo, appunto, che non ne vale mai la pena, di farsi del male da soli, sotto ogni punto di vista. Ha fatto qualcosa che non doveva... più di una cosa, più di una volta, e per questo motivo, lui capisce cosa si prova, come ci si sente in certi casi, sotto certi aspetti. Sa cosa vuol dire sentirsi esclusi, derisi, soli, orribili... e con la mente fottutamente incasinata. 
Penso davvero che sia impossibile restare indifferenti alle sue parole, sopratutto se sai quello che ha passato. E ripensandoci, ripensando a come era la sua vita anni fa.. lui è davvero la prova vivente che non importa quanto le cose possano andare male: miglioreranno. E lui, che si dava del pessimo da solo, con estrema certezza eppure sempre con speranza di far arrivare il suo messaggio... oggi, beh, guardatelo: è stupendo. E' stupendo nel senso che ha capito. Lo vedi dal suo sorriso. 
Ed io non capisco, davvero, non capisco tutti quelle che dicono, ancora, che lui è orribile, in ogni senso possibile. Ma forse è semplicemente perché non hanno tempo per fermarsi e ascoltarlo. Io invece l'ho avuto ed ho imparato tanto, davvero tanto. Da lui, dai MCR. Mi hanno fatto capire cose di me solo ora, anche di me come ero anni fa. E... non mi sono mai sentita... sola. Non lo sono mai stata, perché oltre a loro, ho capito che ci sono anche altre persone attorno a me, che non è vero che sono abbandonata, che nessuno piangerebbe la mia morte... si tratta solo... di avere tempo per rendersene conto. Mi ha fatto capito la speranza, l'amore e tutto quello che può creare una mente, seguendo il proprio sogno.
Ecco perché non mi sento abbandonata. Perché... dirlo, sentirlo... sarebbe come dire che per tutto questo tempo ho mentito, quando invece, non è affatto così. Perché ho capito.
Così come mi è chiaro il fatto che tutto quello che sento mi è impossibile esprimerlo così, a... parole, in chiacchiere. Mi perderei da sola. Già lo faccio nella mia testa... no. Intendo mettere tutto in quello che disegno, in quello che scrivo. Nella speranza di far arrivare il mio messaggio. Quindi... l'interruttore magari si è anche già attivato, ma è okay, perché so come stare bene anche quando sto male, perché nessuno vuole stare male, no? Per quanto l'uomo sia più suicida di quel che si possa pensare, abbiamo troppa speranza, amiamo troppo, vogliamo troppo la felicità e l'amore, per inseguire qualcosa che sappiamo, ci fa male. Magari sì, lo facciamo ma alla fine, capiamo che non ne vale la pena. E allora smettiamo di farci del male e iniziamo a capire che ci siamo sempre amati.

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