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Star Trek, the motion picture, pag. 27/28


“Fino  a quel momento, Kirk si era imposto di non ammettere quanto era stato infelice da un paio d’anni a quella parte, e di ciò era orgoglioso. Infatti era doloroso ammettere di aver commesso un errore sciocco, persino ridicolo, accettando il grado di Ammiraglio, considerato che il suo amico e compagno di tante missioni, il medico di bordo dottor McCoy, l’aveva sconsigliato con tutte le sue forze. Il dottor McCoy aveva addirittura varcato i limiti della sua competenza dichiarando rabbiosamente che James Kirk era uno di quei “lupi d’astronave” il cui rapporto simbolico uomo-nave aveva interessato e sconcertato gli psichiatri (e prima di loro i poeti) fin dall’epoca delle navi a vela. Per uomini così, il comando di un’astronave è probabilmente l’unica soluzione possibile; nessun altro sistema di vita, né onori né ricompense, né soddisfazioni possono sostituire, anche solo lontanamente, le emozioni, le sfide, e la quasi totale libertà garantite dal comando spaziale.”

Star Trek – The Motion Picture 1979, (novel)

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You were there for those reasons uncounted,  Through all trials by me you did stand.  I was difficult, silent, and stubborn,  And I wish I could now reach your hand.    I am glad you respect my decision  Although there was no decision to me  There were none left but old friends and children  And I could not let their deaths weigh on me.    I am hurt by your tears but I see they must fall.  I cannot take your sorrow away.  But grieve not for my loss,  For the choice was my own,  And we must all face death in our own way.    So farewell, my t’hy’la, my captain,  Though I shall never be far from your side.  I will remember and cherish the friendship  That I always found there in your eyes.