venerdì 21 dicembre 2012

raccolta pwp frerard

Togliendo il fatto che il mio computer portatile è impazzito, adesso è tutto così stretto e piccolo- ALLARGATI CAZZO, STRONZO! E sempre sul tema di cose vagamente porche, e visto che ho dato una letta al regolamento di EFP riguardo questa cosa sulle Serie, ho capito di non poter fare quello che avevo in mente. Ovvero, raggruppare sotto una Serie, tutte le mie storie PWP. Quindi... beh, eccociquaaaa. 
Ripeto di nuovo, PWP sono delle storie scritte puramente per il porco piacere, ma nel vero senso della parola. Mi piace scriverle, mi diverto. Come un elefante a ballare il tango da un kebabbaro. 

Rage 
E' stata la prima storia che ho messo in questo fandom. Una storia che ho scritto mentre ero arrabbiata. E solo a distanza di tempo mi sono resa conto che la prima che ho postato, è una Gerard/Frank, prima è unica, oltretutto. Visto che il resto sono state tutte Frank/Gerard.
Devo dire che il titolo l'ho preso dal fumetto di Queer as Folk USA.

Ricordo che quando l'ho scritta, avevo la febbre. Era sabato sera. E stavo scambiando delle chiacchiere quelle matte con cui esco sempre. La prima domanda è stata: chi dei due è cosa? Okay, ammetto che la primissima visione, ancora prima della vera e propria nascita della storia, è stata totalmente il contrario, totalmente una cosa diversa. Poi mia madre mi ha detto "ma povero Gerard, sempre la parte del disgraziato" quindi beh, ecco qua questa storia. Che, oltretutto, ne ho in mente un seguito da mh, un fottio di tempo, diciamo. E anche altre versioni.

A dire il vero, Gerard canta di un hotel bella muerte, ma ahahah, sono sorda e non mi vergogno ad ammetterlo. E alla fine mi sono affezionata, a questo titolo, e non me la sento di cambiarlo, e come dire: neanche la storia va bene. Invece mi piace. E' nata... in estate, quando prima di prendere l'aereo, all'aeroporto ho preso questo bellissimo rossetto rosso, che oltretutto è il nome dell'hotel e il numero della stanza è la tonalità del rossetto. Ecco da cosa essenzialmente è nata. Da un rossetto.

Okay, qui mi sono sforzata non poco, per farne uscire due capitoli. Uno mi sembrava boh, troppo... lungo? Non saprei. E poi mi piaceva questa cosa della colazione e di Gerard che non riesce neanche ad andarsi a prendere il suo cazzo di giornale in pace ahahah, ecco da cosa è nato tutto. Da un discorso dove si diceva che questo povero ragazzo non può neanche uscire tranquillamente di casa neanche per il suo cazzo di giornale. 

Scritta dopo un lungo tempo di paura dalle shot pwp. Ci sono state più cose che mi hanno fatto nascere le idee che la compongono e che mi hanno poi permesso di metterla per iscritto. Tanto per cominciare, come sempre, la musica. Un video di Slash. Canzoni di Rihanna. Il ritmo, ragazzi miei, il ritmo. La roba del locale è merito di Slash. Il pezzo della scena vera e propria, l'ho scritta mentre mi facevo tatuare. E sì, se mi uscissero sempre così, penso di dovermi tatuare più spesso. Non mi vanto di nulla, per carità. Dico solo che può succedere che ti piaccia un qualcosa che fai.

L'ultima arrivata, almeno per il momento.
Mi sono divertita e ho scassato il cazzo a molti, per le canzoni. Ne sento così tante così spesso che il mio fottuto essere ne richiede sempre di più. Ahahah! 

E poi ci sono quelle storie che non si possono pubblicare ovunque, e per questo ho creato il mio piccolo spazietto dove posso metterle.
Le storie che vado a mettere ora, il link porta direttamente al testo, nel mio archivio blogfree, okay?

Aah. Già. Un minuto di silenzio per Pansy. E ringraziamola, per lo meno io lo faccio sempre. Visto che, senza di lei, questa storia non sarebbe mai esistita. 
Un mio amico ha letto la prima riga e ha buttato tutto all'aria, andandosi a rifugiare tra le sue carte di Duel Monsters. Urlando che gli stavo violando il cervello.

Oppure era stata questa, la prima che ho scritto? 
Comunque, tra tutte quelle che ho scritto, penso davvero che qua si capisca davvero che non me ne poteva importare davvero di tutto il resto, se non della scena porca.

Degno tributo al "L'hanno fatto... l'hanno fatto" della mia Honey.
E' ambientata dopo il concerto live in diretta TV nello studio del Lettherman Show. Pieno periodo Revenge e me lo sono visto a ripetizione per entrare nell'atmosfera. Sì, ho rischiato grosso. Ahahah.
Però ne è valsa la pena.

Questa è davvero piccola. Veloce. Scritta di notte mentre sentivo la canzone.


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