sabato 6 ottobre 2012

queer as folk usa

Sei più gay di un bar gay
Pensando a un bel complimento che mi è stato fatto di recente E devo dire che è davvero un gran bel complimento.
Ieri ho finito di vedere Queer as Folk USA (per la seconda volta) e, come la prima volta, inizio sempre dalla terza o dalla quarta serie ahahah. Però le sensazioni sono sempre quelle, c'è poco da fare. E risvegliano sempre più forte, quella mia parte combattiva che vuole a tutti i costi, fare qualcosa per aiutare chi ha bisogno d'aiuto, di ogni genere.
So che è un telefilm però dai, non è che si sono inventati di sana pianta ogni genere di cosa. Da qualche parte, devono pur aver preso spunto, no? E quella parte, si chiama realtà. Sono sempre più certa, che merita davvero molto di più questo programma. Insomma, danno spazio in tv a certe schifezze! E a QaF no, perché? Semplice, perché hanno paura. Paura che piaccia troppo. Paura di rimetterci. Okay, sì, lo inizi a vedere per le scene hot- cioè, è una delle tante cose del telefilm, però più passa il tempo e più ti accorgi che continui a seguirlo non tanto per quelle, ma quanto per i personaggi stessi, perché vuoi sapere come supereranno una situazione, vuoi vederli felici e piangi per le cose brutte che gli capitano.
Gli sceneggiatori (che alcune volte vorresti avere tra le mani per strangolarli) hanno fatto un lavoro coi contro fiocchi (visto che fine?!) perché hanno saputo creare storie vere, e trasmetterle in modo umano. Con persone che maturano, che scappano dai loro problemi oppure che li affrontano. 
Scusate, d'ora in poi, forse mi scapperà qualche spoiler!
Brian... oddiomio, quell'uomo! Cinico. Insensibile. Il dono di Dio ai gay. Sa quello che vuole e se lo prende sempre (a dire il vero, mai, è lui che lo da ahahah). Menefreghista. Blasfemo. Che mette il sesso prima di tutto. Ecco come vedi Brian Kenney. Eppure... mano a mano, impari che lui non manca mai di aiutare chi ne ha bisogno. Se vai da lui a chiedere aiuto, lo ottieni. In un modo, o nell'altro, lui una mano, te la da. A Justin, a pensarci, ha sempre dato ogni cosa che gli avesse chiedo e di cui avesse bisogno. Deve succedere una disgrazia nel raggio di otto chilometri? Succede a lui! Poi, nel lavoro, ha proprio le palle. Capisce esattamente quello che la gente vuole, ma che vigliaccamente non ammette. Ecco da chi ho preso il modo di fare del "Il sesso vende". Poi lui lavora in un agenzia di pubblicità, prima in una, poi è stato licenziato e si è aperto una propria società usando un vecchio bagno turco come luogo di lavoro.
Emmett. La regina indiscussa della polvere di fata! E' una persona favolosa, dolce e magnifica. Cerca sempre di trovare una soluzione e dispensa i consigli della leggendaria Zia Lula. Emmett mi ha fatto capire che, dentro ognuno di noi, si nasconde una magnifica regina, che non aspetta altro di uscire. Per poter brillare in tutto il suo favoloso splendore. Al contrario magari degli altri, lui non ha mai potuto nascondere il fatto d'essere gay, e non ci ha mai neanche provato. Perché è fiero, di se stesso. Ecco un'altra cosa che mi ha insegnato la serie: non importa chi tu sia, l'importante è seguire sempre il tuo cuore. Non nascondere mai, dietro a menzogne e bugie per accontentare gli altri, la bellissima persona che sei.
Ben. Persona molto, molto forte. Ammiro tantissimo il suo modo di fare. Come si porge verso il prossimo e affronta le situazioni. Ci vuole proprio uno così, per Micheal. 
Debbie. Mitica. Tosta e dolcissima! La madre di Micheal! E' la mamma che ogni figlio vorrebbe. Quella che non gli frega se lo prendi o lo dai, basta che sei felice e, quando sbagli, non ha certo peli sulla lingua! 
Jennifer. La madre di Justin. Una persona che rappresenta invece, quelle madri che hanno scoperto che il figlio è gay e che non sanno dove sbattere la testa perché è stato come una secchiata di acqua gelida in faccia in pieno inverno. Non odiano il figlio, vogliono solo capire. Infatti finiscono col capire che cazzo, non c'è nulla che non va in mio figlio, mica mi ha detto che ha ucciso qualcuno! Le parti dove lei e Brian parlano le adoro. Lei è contenta che Justin abbia trovato uno come Brian, perché ha capito quanto lui tenga a suo figlio e che davvero, è al sicuro, con lui.
Furore. Non è proprio un personaggio reale. Ahahah, cioè, uhm, è il protagonista del fumetto che disegna Justin. Un supereroe gay. Ispirato a Brian!


QaF è composto da cinque serie, tu vuoi sapere come accidenti va a finire però noooo, non può finire! Ahahah.


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