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direttamente dal MIO pc


[Intanto che tento di capire se domani a Roma è sciopero dei mezzi o meno…] Primissimo post nel blog scritto direttamente dal mio computer portatile! Emozionante, vero? Ho avuto dei problemi con la connessione da questo. Perché da che aveva sempre funzionato, un giorno la mia chiavetta internet decise di andare in pensione anticipata. Così, senza apparente motivo! Mi ero messa l’anima in pace e usato il pc di mia madre- che è collegato direttamente a internet fisso. Ma più passava il tempo e più madre vedeva riempirsi il pc di foto di ogni cosa (prevalentemente MCR) e diciamo che la cosa… non la faceva impazzire di felicità- quindi in un disperato tentato d’impedirmi d’usarlo, ha messo una password che solo lei sa. Bene. Sì. Peeeccato che il pc è impazzito e che PARE le abbia formatto tutto se non buona parte [quindi, non solo ha tolto la mia roba, che era il suo obbiettivo, ma anche la sua, ma questo sempre in forse]. Quindi ora il suo pc è dal tecnico e il mio [rianimato. Perché sì, aveva dato di matto lo schermo.] ha finalmente di nuovo la chiavetta [ma prima senza volerlo, ho scollegato, o qualcosa del genere, quella di mia madre. DETTAGLI!] e anche se è un po’ lenta… TADAAAN!
Ieri sera mi sono data al colore. Mi spiego: dovevo fare della roba per il corso, ma anziché uscirmi viola mi è uscito un colore non meglio definito. Che ho notato somigliare abbastanza a quell’ombretto tendente al bordeaux [tipo.] a quello usato da Gerard Way ai tempi di Revenge e poi mi piaceva, e non volevo buttarlo. Così, finito i lavori, ho preso un foglio a caso bianco e una foto di Gee vecchia di quel periodo e ho fatto uno schizzo molto approssimativo. Poi ho colorato usando nero, questo colore strano, verde e la sua bellissima nonché improbabile ricrescita verdachiaroacquamarina. Mi sono divertita. Diciamolo ahahah.
Oggi se tanto mi da tanto, faccio quei dannati storyboard sullo storico. Alessandro Magno vs. Nazismo. Quale scegliere?

[Qui vicino ho il mouse di madre e ogni volta mi sbaglio. IO NON HO UN FOTTUTO MOUSE PER QUESTO PC, CAZZO! Non mi serve, quindi, perché la mano va sempre li?]

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You were there for those reasons uncounted,  Through all trials by me you did stand.  I was difficult, silent, and stubborn,  And I wish I could now reach your hand.    I am glad you respect my decision  Although there was no decision to me  There were none left but old friends and children  And I could not let their deaths weigh on me.    I am hurt by your tears but I see they must fall.  I cannot take your sorrow away.  But grieve not for my loss,  For the choice was my own,  And we must all face death in our own way.    So farewell, my t’hy’la, my captain,  Though I shall never be far from your side.  I will remember and cherish the friendship  That I always found there in your eyes.